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Chiesa nel Cenacolo, Chiesa in Uscita dal Cenacolo

Avezzano • 20-22 novembre 2015

La Diocesi di Avezzano ha celebrato il suo annuale Convegno Ecclesiale sul tema di Firenze 2015: In Gesù Cristo il Nuovo Umanesimo. Chiesa nel Cenacolo, Chiesa in uscita dal Cenacolo.

Il tema diocesano dell’Anno pastorale, Chiesa nel Cenacolo Chiesa in uscita dal Cenacolo, indicato dal Vescovo Pietro Santoro come percorso interiore e di rinnovata passione evangelizzatrice, si è fuso con l’orizzonte del Convegno ecclesiale nazionale di Firenze “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo”, in programma l’anno prossimo, per riflettere sulla costruzione di una comunità ecclesiale nella dimensione dell’ascolto orante del Signore, della misericordia donata e ricevuta, della “lavanda dei piedi” e, nello stesso tempo, di missione verso le periferie esistenziali e storiche.

L’assise diocesana è stata guidata e presieduta dal Vescovo Pietro. Si è aperta giovedì 20 novembre, nel Teatro cittadino, alla presenza di oltre 700 delegati dalle parrocchie, dalle aggregazioni laicali, dal mondo dell’associazionismo, con la prolusione del cardinale Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia e Città della Pieve, e gli interventi di Matteo Truffelli, Presidente nazionale dell’Azione Cattolica, e Raffaele Bonanni, già segretario nazionale della Cisl.

Le relazioni hanno messo a fuoco il tema del Convegno, affrontando i temi della famiglia, del lavoro e della città come realtà collegate, da leggere nella loro sistemicità e interdipendenza.

«La famiglia senza Cristo, è come un tavolo a tre gambe: cadrà. Forse non subito, ma il suo equilibrio è precario» – così il cardinale Bassetti ha esortato i presenti a non sottovalutare il miracolo che solo Cristo può perché «mentre l’amore umano finisce, non finisce l’amore di Cristo per i suoi figli. Amore che regge e si moltiplica».

E toccando l’argomento scottante della crisi economica e del lavoro non si è potuti venir meno dal riconoscere la terribile crisi valoriale che genera ed accompagna la crisi globale. Crisi etica che investe anche il mondo del lavoro che, costruito senza Cristo, non può che «produrre solo scarti» come ha sottolineato Papa Francesco in più occasioni.

E se l’interrogativo è la collocazione dell’uomo moderno nella società contemporanea, la vera questione è far abitare Dio nelle nostre città… attraverso «la testimonianza viva di noi cristiani, che siamo sempre e continuamente chiamati ad amare, con la creatività dell’Amore di Dio, per costruire città nuove di un umanesimo cristiano, sfida del futuro e del presente» (Card. Gualtiero Bassetti).

«Perché solo se saremo capaci di diventare uomini in Cristo, ovvero uomini capaci di chinarsi verso altri uomini, capaci di accogliere le attese più profonde degli uomini, camminando accanto alle persone, sapremo svelare la speranza che nasce dal sentirsi amati dal Signore, incrociando la ricerca di senso di ognuno» (M. Truffelli).

Venerdì 21 novembre i delegati, dopo l’intervento di sintesi di Monsignor Santoro, attraverso i laboratori tematici hanno focalizzato e condiviso gli approfondimenti ricevuti dalle relazioni, A chiudere le giornate di studio di studio è seguito, sabato 22, lo spettacolo teatrale “Chiamatemi don Tonino”, testimonianza e rievocazione della vita di Mons. Tonino Bello, Vescovo di Molfetta.

Una comunità ecclesiale in cammino, dunque, per «trasfigurare la vita per non sterilizzare il Vangelo» (Mons. Pietro Santoro).

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