L’Associazionismo sportivo che muove le persone, i cuori e le idee
Roma • 23 aprile 2015
«Oggi lo sport ha bisogno soprattutto dell’irruzione di un nuovo umanesimo. Ciò che le persone, specialmente i giovani, chiedono oggi allo sport è di dare innanzitutto senso alla loro vita. Prima del bisogno di sport, c’è bisogno di vita, di amore, di felicità, di salvezza dal male, dalla paura, dalla menzogna. Per essere socialmente significativo, allora, lo sport deve diventare principio generativo di relazioni, stile di vita, comportamento, dialogo, partecipazione, cittadinanza attiva. Si tratta di un assunto che nemmeno le istituzioni hanno chiaro, cosicché lo sport viene preso in considerazione solo quando costituisce un’attività economica».
La sfida educativa, Progetto Culturale Cei, Laterza, Bari, 2009
L’Ufficio nazionale per la pastorale del turismo sport tempo libero, con la collaborazione del Pontificio Consiglio della Cultura – Dipartimento “Cultura fede sport”, riflette sul tema Uno sport per l’uomo aperto all’Assoluto con una “scuola di pensiero” intitolata “Un nuovo umanesimo per una nuova cultura sportiva”.
Affermare la necessità di un Nuovo Umanesimo significa anche affermare la ricerca di un Senso trascendente che giustifichi l’esistenza umana al di là della provvisorietà della vita.
Un Senso che si incontra nel profondo di ogni essere umano e che, una volta individuato, si traduce in un modo nuovo di vedere e di vivere la vita fondata sul cristianesimo. Un nuovo umanesimo cristiano, che potrebbe diventare il punto di riferimento per la costruzione di un nuovo modello di cultura sportiva.
Questo Nuovo Umanesimo, per definizione plurale ed inclusivo, non pretende un mondo uniforme o un pensiero unico, bensì la convergenza, il dialogo e l’azione congiunta di tutti coloro che si riconoscono in questa nuova sensibilità ed hanno a cuore la dignità della persona umana.
Se vogliamo formare persone umane attraverso la pratica sportiva è necessario recuperare parole e comportamenti che favoriscano nei ragazzi e nei giovani la formazione di atteggiamenti e qualità morali che siano il presupposto per una vita buona e felice. Infatti, il binomio umanesimo ed educazione, proprio in un’era altamente tecnologizzata come la nostra, viene ad assumere il valore di una sfida.
Pertanto, l’educazione nello sport non può ridursi mai ad addestramento, anche se l’applicazione e l’esercizio ne sono parte integrante e ineludibile. In questa dimensione di ininterrotto divenire dell’uomo verso quello che potremmo definire l’infinito educativo, ovvero l’idea di una dimensione umana che si completa in tutto l’arco della vita terrena e che, su questo slancio di ricerca, tende sempre di andare oltre, possiamo lanciare la sfida di un nuovo umanesimo nello sport.
Un nuovo umanesimo che può avere un unico «fulcro, Gesù Cristo». Le riflessioni maturate in questi tre anni dalla Scuola di Pensiero, trovano eco e incoraggiamento da Papa Francesco, che nel suo magistero quotidiano offre parole e gesti di sapore antico ma, altamente rivoluzionari per la cultura attuale, di cui ne abbiamo un immenso bisogno di sentire e di vivere.
Pertanto, in continuità con lo spirito di dialogo e di ricerca degli anni passati, la Scuola di Pensiero intende offrire uno specifico contributo al cammino della Chiesa italiana sul tema del prossimo Convegno ecclesiale: In Gesù Cristo, nuovo umanesimo (Firenze 2015).
PROGRAMMA
SEDE: Roma, presso Casa per Ferie “I Cappuccini” Via Veneto 21
Giovedì 16 ottobre 2014 |
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Introduzione |
Un nuovo umanesimo nello sport Il 4° anno della Scuola di Pensiero |
Mons. Mario Lusek |
Lectio |
Cos’è l’uomo perché te ne curi? (Salmo 143) |
Edio Costantini presidente Fondazione Giovanni Paolo II per lo sport |
Relazione |
Sport e fragilità: vite di successo, vite di scarto. Dall’idolatria al nuovo umanesimo. Esempi e testimonianze |
Luca Grion docente di morale all’Università di Udine |
Giovedì 20 novembre 2014 |
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Lectio Divina |
«Smarrendo il senso di Dio, si tende a smarrire anche il senso dell’uomo, della sua dignità e della sua vita» EV n°21 (Giovanni Paolo II) |
Mons. Melchor Sanchez de Toca y Alameda Sottosegretario del Pontificio Consiglio Cultura |
Relazione |
Consumismo, profitto e narcisimo: la disumanizzazione dello sport amatoriale. Come reagire? |
S.E. Mons. Carlo Mazza Vescovo di Fidenza |
Giovedì 22 gennaio 2015 |
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Lectio Divina |
«Poiché chi è il minimo fra tutti voi, quello è grande» (Luca 9:48) |
Don Giordano Trapasso Assistente regionale unitario Aci e Consulente eccl.co regionale Csi |
Relazione |
Sport, umiltà e pienezza di vita. La forza salvifica della pratica sportiva |
Marco Calamai allenatore professionista di basket |
Giovedì 19 Febbraio 2015 |
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Lectio Divina |
“C’è più gioia nel dare che nel ricevere “ (Atti 20,35) |
Mons. Vinicio Albanesi della Comunità di Capodarco |
Relazione |
Sport e gratuità. Come è cambiato il volontariato sportivo. Nuove idee per risvegliare le coscienze |
Edio Costantini |
Giovedì 12 Marzo 2015 |
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Lectio Divina |
“Vi ho dato l’esempio perché come ho fatto io facciate anche voi” (Gv 13,15) |
Candido don Dionisio, Responsabile del Settore dell’Apostolato biblico dell’ Ufficio Catechistico Nazionale |
Relazione |
L’umanità del Vangelo nella cultura sportiva. Il ruolo della formazione |
Paola Bignardi del Comitato Progetto Culturale, già Presidente Nazionale Aci |
Giovedì 23 Aprile 2015 |
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Lectio Divina |
«Il Figlio dell’uomo è venuto non per farsi servire, ma per servire e dare la vita» (Mt 20,28) |
Candido don Dionisio, Responsabile del Settore dell’Apostolato biblico dell’ Ufficio Catechistico Nazionale |
Relazione |
L’Associazionismo sportivo che muove le persone, i cuori e le idee. Esempi e prospettive |
Daniele Pasquini resp. area territorio Csi, Incaricato Regionale Lazio sport, turismo, tempo libero |