laboratori nazionali

Perugia: Fraternità, dialogo, ecumenismo

Presentazione e programma

Si terrà a Perugia dal 7 al 9 maggio il primo dei tre “Laboratori” nazionali di preparazione al Convegno ecclesiale nazionale di Firenze. Il Laboratorio avrà per tema Dalla solidarietà alla fraternità: identità, estraneità e relazioni per un nuovo umanesimo. L’evento è organizzato e promosso dall’Ufficio Nazionale per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso della CEI, dal Dipartimento di Filosofia-Scienze Sociali-Umane e della formazione dell’Università degli Studi di Perugia, dalla Commissione politiche sociali e Lavoro della Conferenza Episcopale Umbra e dall’Istituto Teologico di Assisi. La sede del convegno è l’Auditorium Centro Congressi FIGC (Strada di Prepo 2, Perugia).

Il senso del Laboratorio

L’appuntamento rappresenta una tappa importantissima, per tutta la Chiesa italiana, nel percorso di avvicinamento all’appuntamento di Firenze. Il convegno di Perugia ha una sua specificità. Innanzitutto è organizzato in stretta collaborazione con l’Università degli Studi di Perugia, cioè con la massima Istituzione culturale del territorio, ed ha l’ambizione, quindi, di essere un momento di alto profilo scientifico.

In secondo luogo il convegno si colloca sulla scia di altre importanti iniziative culturali che sono state svolte negli ultimi anni. In particolare, prosegue il percorso formativo e culturale sul tema del nuovo umanesimo proposto dall’associazione culturale Stromata; si pone in linea di continuità con i convegni organizzati dal 2007 dalla Scuola di Formazione politica Agorà – nello specifico “Per un nuovo umanesimo” del 2011 e “I desideri l’uomo” del 2013; raccoglie l’eredità dell’importante iniziativa internazionale organizzata dalla Conferenza Episcopale Umbra nel novembre del 2013 dal titolo “Custodire l’umanità. Verso le periferie esistenziali”; e si riconnette, infine, con il recente convegno internazionale organizzato a Rio de Janeiro “Il sé e l’altro”.

Partendo da queste premesse, nel convegno di Perugia vi saranno due importanti momenti di riflessione centrati sulla dimensione interreligiosa che valorizzino alcune esperienze sul campo e che riflettano sul rapporto tra umanesimo e concezioni religiose. In un contesto di dialogo si tratterà di far emergere la specificità del nuovo umanesimo in Gesù Cristo, in riferimento alla questione antropologica, con un’attenzione per i temi della pace e della violenza.

Gli organizzatori

Quest’iniziativa si propone, inoltre, di sviluppare il dialogo intra ed extra ecclesiale. Una garanzia della promozione del dialogo è costituita, non solo, dalla forte collaborazione dell’Università degli Studi di Perugia ma anche dalla partnership con alcune importanti istituzioni di ricerca internazionali, come l’Università Cattolica di Lyon, Notre Dame University, PUC di Rio de Janeiro e l’Istituto Universitario Sophia di Loppiano, oltre che dell’Istituto Teologico di Assisi (aggregato alla Pontificia Università Lateranense). Alcuni docenti di questi Atenei fanno parte del Comitato scientifico del Convegno.

Il programma

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A fare gli onori di casa sarà l’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, S. Em. il card. Gualtiero Bassetti, che aprirà il Convegno con don Cristiano Bettega, direttore dell’Ufficio Cei. Si parlerà di «Fraternità e dialogo interreligioso» con Marco Impagliazzo (Università per Stranieri di Perugia) e Roberto Morozzo della Rocca (Università Roma 3), e di «Società civile, fraternità e dialogo interreligioso» con Francesco Fistetti (Università di Bari), Letterio Mauro (Università di Genova) e Fulvio Longato (Università di Trieste). Venerdì il tema «Nel nome dell’Unico, per un’antropologia di pace» sarà affrontato da Piero Coda (Istituto universitario Sophia), Adnane Mokrani (Pontificio Istituto di studi arabi) e Giuseppe Laras (rabbino capo di Ancona) con l’introduzione del vescovo di Città di Castello, Domenico Cancian. Quindi verrà presentato il tavolo ebraico-cristiano-islamico di Firenze da Marco Bontempi. A seguire il confronto su «Epifania dell’altro e disvelamento del sé» con Maria Clara Bingemer (Pontificia Università di Rio de Janeiro), Paulo Fernando de Andrade (Pontificia Università di Rio de Janeiro) e Roberto Repole (presidente Associazione teologica italiana). Infine il dibattito su «Etica ed economia: la ferita dell’altro» con Emmanuel Gabellieri (Università Cattolica di Lyon), Alain Caillè (Università Paris X) e Luigino Bruni (Università Lumsa). Sabato il dialogo su «L’uomo, tra Oriente e Occidente» con Massimo Raveri (Università Ca’ Foscari di Venezia), Svamini Hamsananda Giri (Unione induista italiana) e Raffaello Longo (Unione buddista italiana). Le conclusioni sono affidate al filosofo Adriano Fabris.

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Partecipazione allargata attraverso i media digitali

Per allargare anche a chi non potrà essere presente fisicamente a Perugia ma è interessato ai temi dibattuti nel primo Laboratorio di preparazione al 5° Convegno Ecclesiale sarà possibile seguire l’evento in diretta streaming. Video interviste, articoli di sintesi e fotografie dell’evento verranno pubblicate sui social network ufficiali (Facebook, YouTubeSoundCloud) e potranno essere condivise dagli utenti. Gli utenti di Twitter potranno partecipare al live twitting con l’hashtag #Firenze2015Lab. Fra le proposte “digitali” anche l’apertura dei momenti di dibattito a quanti seguiranno il Laboratorio a distanza. Sarà possibile infatti inviare tramite messaggi diretti all’account @Firenze_2015 (o via email all’indirizzo redazione@firenze2015.it) domande sui temi discussi nelle sessioni in programma nelle mattinate di venerdì 8 e sabato 9 maggio. Le domande, raccolte e selezionate dalla redazione, verranno girate direttamente ai relatori.


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