letture sull'umano

Dio a modo mio. Giovani e fede in Italia

Nel momento in cui la Chiesa italiana si interroga sulle prospettive di un nuovo umanesimo, quale posto ha Dio nel progetto di vita dei giovani italiani? È una domanda da cui non può prescindere nessun progetto pastorale e nessuna buona pratica educativa. Prova a rispondere il volume Dio a modo mio. Giovani e fede in Italia (edito da Vita e Pensiero) a cura di Rita Bichi e Paola Bignardi, con contributi di Luca Bressan, Michele Falabretti, Claudio Giuliodori,  Giordano Goccini, Fabio Introini, Elena Marta, Antonio Montanari, Maria Paola Negri, Cristina Pasqualini, Alberto Ratti,  Claudio Stercal e Pierpaolo Triani.

Che rapporto hanno i giovani con la fede? Quali sono le loro credenze e i loro atteggiamenti nei confronti della religione? Come hanno vissuto l’esperienza dell’Iniziazione cristiana, quali ricordi hanno del ‘catechismo’? Sappiamo che molti di loro, dopo la Cresima, si allontanano dalla Chiesa: quali ne sono i motivi? E quali esperienze e cammini possono portare a un riavvicinamento? A queste e ad altre domande hanno risposto centocinquanta giovani, ragazze e ragazzi tra i diciannove e i ventinove anni, tutti battezzati, residenti in piccole e grandi località del Nord, Centro e Sud di Italia, con diverso titolo di studio. Cinquanta tra coloro che si sono dichiarati credenti nella prima fase della ricerca, promossa dall’ente fondatore dell’Università Cattolica Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori, sono stati di nuovo intervistati e hanno raccontato – per la prima volta nel nostro Paese con tale estensione e profondità di indagine – la loro esperienza di fede e il loro vissuto religioso, rivelando un interessante spaccato di questa intima dimensione della vita, delle sue luci e delle sue ombre.

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