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Educare, un progetto di alleanza

di Patrizia Bertoncello

Il Convegno ecclesiale si colloca a metà del decennio in cui le comunità cristiane in Italia sono impegnate a ripensarsi nella prospettiva dell’“Educare alla buona vita del Vangelo”.

Un’autentica educazione deve essere in grado di parlare al bisogno di significato e alla ricerca di felicità degli uomini e delle donne del nostro tempo. Se il nuovo contesto richiede un formidabile impegno formativo a fronte della crisi delle agenzie educative di base – famiglia e scuola –, sarà necessario allora reimparare a guardare ad esse non solo come a problemi, ma come risorse fondamentali, immaginando e realizzando nuove alleanze e sinergie che ridefiniscano interscambi proficui e nuovi spazi di interazione. Se si supera la logica dell’emergenza per arrivare a nuove forme di alleanza educativa, si potrà provare a superare la frammentazione degli interventi ed unire forze, risorse e creatività, con la finalità di educare all’unità della persona e della famiglia umana. Esistono già reti di famiglie che sostengono le fragilità di altre famiglie, scuole capaci di connettersi fortemente tra loro e con le realtà territoriali, famiglie e associazioni che aiutano le proprie scuole a ridivenire luoghi di incontro autentico e centri di promozione culturale. Ma è necessario investire e sostenere queste interconnessioni, potenziarle, stringendo alleanze educative capaci di accompagnare le persone in processi di educazione permanente.

«Educare è un’arte», ricorda il documento preparatorio.

Educare è dunque avere un progetto di alleanze da costruire per saper leggere i “segni dei tempi”, comprendere il mondo in cui viviamo con le sue attese, le sue aspirazioni, le sue drammatiche domande, le nuove risorse offerte e le potenzialità che vi sono celate. Educare è re-imparare insieme a tessere reti relazionali all’altezza delle sfide che ci sono poste. E farlo alla luce del Vangelo ci guida a rispondere ai “perenni interrogativi degli uomini sul senso della vita presente e futura e sulle loro relazioni reciproche” per penetrare con la luce della Speranza cristiana, il buio delle periferie umane.

Testo integrale su www.cittanuova.it

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