rassegna stampa

Carismi e associazioni, laboratori di umanesimo

di Antonio Capano

A Roma l’assemblea della Consulta delle aggregazioni laicali verso Firenze 2015. Dal Toso: interpretare il presente. Michelini: chiamati all’annuncio

«Quale umanesimo esprimono le aggregazioni laicali?». Si è articolata attorno a questo temainterrogativo l’assemblea della Consulta nazionale delle aggregazioni laicali (Cnal), che si è svolta sabato scorso a Roma presso la sede Cei di via Aurelia. Il tutto in vista del Convegno ecclesiale nazionale di Firenze. Dopo la celebrazione eucaristica presieduta da monsignor Ugo Ughi, delegato del vescovo Domenico Sigalini (presidente della Commissione episcopale per il laicato), e l’introduzione ai lavori da parte della segretaria generale della Consulta, Paola Dal Toso, ha tenuto una relazione il biblista padre Giulio Michelini. Quest’ultimo ha offerto interessanti spunti di riflessione sul ruolo e lo stile dei laici nella Chiesa e l’importanza del dialogo personale sull’esempio di Gesù, «dopo il quale e – soltanto dopo il quale – può avere luogo l’annuncio». Pertanto «si può chiedere ai laici di aiutare i pastori e tutta la Chiesa perché i contenuti espressi nelle cinque vie della traccia preparatoria per Firenze 2015 (uscire, annunciare, abitare, educare, trasfigurare ndr) non siano solo teorici, ma vengano calati a livello di base, aiutando soprattutto il clero a conoscere meglio la realtà concreta nella quale vivono oggi le famiglie nel cambiamento e nella crisi che connotano questi tempi».

Sono seguiti i lavori di gruppo e nella seconda parte della giornata c’è stato un momento di condivisione prima della relazione della segretaria generale. «È stata una occasione – ha dichiarato Paola Dal Toso – per riflettere sul come, a partire dalla specificità associativa, oggi un carisma incarnato risponda alla necessità di un nuovo umanesimo cristiano. Quanto emerso sarà coordinato dal comitato direttivo della Cnal, incaricato di elaborare un documento che costituirà il contributo dei laici associati al convegno di Firenze».

da Avvenire, 19 maggio 2015

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