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Catania riflette verso Firenze

dall'Arcidiocesi di Catania

Il Santuario della Madonna della Sciara a Mompileri, nell’arcidiocesi di Catania, ha accolto lunedì 15 giugno l’assemblea pastorale diocesana che ha visto un’ampia presenza dei componenti dei Consigli pastorali parrocchiali e diversi altri partecipanti. Al centro della riflessione è stato il prossimo Convegno ecclesiale nazionale di Firenze, prima con la proiezione di un video esplicativo della traccia e delle cinque vie da percorrere pastoralmente, poi con la relazione del vescovo di Caltagirone, Calogero Peri.

Il tema è stato presentato da quest’ultimo con un taglio antropologico e problematizzante per fare emergere l’attuale contesto sociale in cui la Chiesa è chiamata ad incarnarsi ed alle cui problematiche dare risposte senza assolutizzare l’uscire, l’annunciare, l’abitare, l’educare, il trasfigurare. Peri ha invitato a porre attenzione ai termini e al significato di questi oggi, a partire da «umanità » e «uomo» che ormai non sono più uguali per tutti, ma da cui nascono tante domande di senso che possono aprire al mistero. Tutto sembra cambiare senza però procedere in unità di intenti o verso una meta: dal sapere alla comunicazione, dalla memoria alle immagini, dal tempo alla concezione della natura, si procede senza Dio perché ciò pone dei limiti all’uomo che ha scelto di autocomprendersi. Dunque, una via maestra è quella della misericordia che aiuta a ritornare alle origini ricostruendo l’uomo di cui solo Dio conosce la verità, lavorando per ridare un senso alle cose di fronte al caos.

L’arcivescovo di Catania, Salvatore Gristina, ha sottolineato l’importanza di riflettere e progettare guardando al Convegno ecclesiale, ma anche all’Anno della vita consacrata e particolarmente al Giubileo straordinario della misericordia. In questi giorni, infatti, i quindici vicariati etnei si ritroveranno autonomamente per prendere in esame alcuni dei cinque verbi della traccia, al fine di contestualizzare l’azione pastorale in modo più efficace e a dimensione locale.

da Avvenire, 15 giugno 2015

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