rassegna stampa

«Così la formazione apre la strada all’incontro»

di Augusto Cinelli

Dal Meic a Scienza & Vita fino al Consiglio pastorale diocesano: la mappa dell’impegno

Il quinto Convegno ecclesiale nazionale nel novembre prossimo chiamerà a raccolta a Firenze una rilevante rappresentanza dei cattolici del nostro Paese. Il più importante appuntamento della Chiesa italiana nel decennio in corso coinvolge in modo singolare la comunità cristiana che vive sul territorio dell’arcidiocesi di Firenze. Tra le realtà della Chiesa fiorentina nelle quali più si fa sentire l’impegno di riflessione sulle sfide al centro dell’incontro, ci sono le aggregazioni laicali, sempre in prima linea sul fronte educativo e formativo. Così il Meic, il Movimento ecclesiale di impegno culturale, da qualche tempo sta puntando l’attenzione delle proprie attività su alcuni ambiti culturali chiamati in causa dalla questione del nuovo umanesimo. «Abbiamo promosso di recente – spiega Francesco Michelazzo, presidente del Meic di Firenze – una conferenza su “Umanesimo e umanesimi” e una riflessione biblica sulla misericordia. I prossimi appuntamenti, già programmati, ci aiuteranno a interrogarci su come declinare il tema del nuovo umanesimo sul versante affettivo, mettendo al centro le problematiche della famiglia». Già in campo anche l’associazione Scienza & Vita del capoluogo toscano che, come anticipa il presidente Marcello Masotti, il 24 gennaio terrà nell’abbazia di San Miniato al Monte un convegno dal titolo “Crisi dell’umanesimo in Occidente”, per «mettere a tema in particolare l’oscuramento di Dio, la dittatura della tecnica e la crisi della democrazia, tre nodi di fondo sui quali la proposta dell’umanesimo cristiano è fortemente interpellata». A mettersi in sintonia con l’appuntamento di novembre saranno sempre più le comunità parrocchiali, sollecitate anche dagli organismi dell’arcidiocesi. «Il Consiglio pastorale diocesano, di cui faccio parte – dice Cecilia Nubiè – è già entrato nei temi del Convegno con la presentazione del percorso preparatorio curato dall’arcivescovo di Firenze, il cardinale Giuseppe Betori. Ora si tratterà di suscitare la riflessione e l’impegno nelle realtà parrocchiali ». Occasione propizia è anche la visita pastorale che l’arcivescovo sta svolgendo.

da Avvenire, 6 gennaio 2015

 

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