rassegna stampa

«Dalla Chiesa parole nuove per l’uomo»

di Gianni Cardinale

Crisi, sfide e speranze nella Traccia per il Convegno ecclesiale di Firenze 2015

È con uno stile «partecipativo» e «dialogico » che la Chiesa in Italia è in cammino verso il quinto Convegno ecclesiale nazionale in programma a Firenze dal 9 al 13 novembre 2015. In modo da affrontare con «realismo e speranza» le grandi sfide dell’oggi. Lo ha ribadito l’arcivescovo di Torino, e presidente del Comitato preparatorio, Cesare Nosiglia, incontrando ieri la stampa per presentare la Traccia che servirà a preparare l’evento. Il presule, vicepresidente Cei, ha anche informato che è stato richiesta la presenza di papa Francesco all’apertura dell’evento e che «la proposta è stata presa in considerazione». L’importante appuntamento della Chiesa italiana, sul tema «In Gesù Cristo il nuovo umanesimo», vedrà la partecipazione di 2.300 delegati in rappresentanza di tutte le componenti della comunità cristiana. E Nosiglia ha spiegato che ad esso si va con la consapevolezza che «la Chiesa ha qualcosa da dire sull’umano, nel tempo della tecnica senza limiti, di un’economia che ha perso l’aggancio con la realtà, della natura che sfruttata si ribella», sottolineando come la Traccia sia «un testo aperto, corale», che vuole stimolare il protagonismo «dal basso». «Non si tratta di un documento in cui si indicano le linee-guida per l’umano – ha evidenziato il presule – ma di un contributo, frutto di un lavoro collegiale, per mettere in movimento un percorso all’interno delle nostrecomunità e nel Paese ». «Sull’umano non si afferma mai ma si dialoga », ha precisato l’arcivescovo, «iniziando dall’ascolto, anche dei luoghi dove sembra non trovare spazio la speranza, come le periferie esistenziali» di cui parla il Papa. Avendo presente in primo luogo i giovani, «per ascoltare ciò che hanno da dire», e interpellando «anche il mondo laico».

Alla conferenza stampa, moderata da monsignor Domenico Pompili, sottosegretario Cei, hanno partecipato anche l’antropologa dei media Chiara Giaccardi e padre Bernardo Gianni, monaco dell’Abbazia di San Miniato a Firenze. La Giaccardi ha osservato come la Cei abbia scelto i social media per l’individuazione del logo ufficiale dell’evento, che sarà proclamato il 7 dicembre. Sono stati oltre 200 i contributi arrivati alla segreteria del Convegno tramite l’apposita pagina Facebook. Sarà la giunta del Convegno a selezionare il logo vincente scegliendolo fra i tre più votati in rete sui dieci giudicati più idonei dalla giunta stessa. Padre Gianni da parte sua ha sottolineato come quella delineata nella Traccia sia una Chiesa «estroversa», che come scrive Papa Francesco nella Evangelii gaudium vuole «correre il rischio di andare incontro al volto dell’altro», in un costante «corpo a corpo» con lui. E ha messo l’accento sul fatto che si sia scelto un «occhio femminile» per impreziosire il volumetto della Traccia, con la «narrazione parallela» delle belle fotografie scattate da Mariangela Montanari, oblata benedettina secolare.

da Avvenire, 2 dicembre 2014

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