rassegna stampa

Fedi insieme per una Carta sull’uomo

di Chiara Domenici

Una Carta sull’uomo, condivisa dalle diverse religioni: è questo uno dei progetti a cui sta lavorando la diocesi di Livorno, in vista del convegno ecclesiale di Firenze 2015.

L’idea è scaturita dal progetto culturale diocesano che in accordo con il vescovo Simone Giusti dal settembre scorso sta proponendo una serie di eventi per studiare l’uomo in ogni sua componente. Il ciclo di conferenze con diversi ospiti, come Stefano Semplici, monsignor Fiorenzo Facchini, il cardinale Lorenzo Baldisseri, Chiara Atzori, vuole introdurre i numerosi partecipanti, tra cui oltre 200 insegnanti, a una riflessione antropologica a 360 gradi. Una riflessione che vede naturalmente coinvolta anche la dimensione spirituale, aprendosi al confronto con le fedi presenti sul territorio. Per questo anche l’annuale Simposio organizzato dal Ce-DoMei (Centro di documentazione del Movimento ecumenico italiano) e dall’ufficio diocesano per l’ecumenismo ed il dialogo interreligioso, guidato da don Piotr Kownacki, è stato incentrato su queste tematiche. La visione dell’essere umano è la base su cui professori e rappresentati islamici, cristiani, ebrei e buddisti si sono incontrati in questi giorni, partendo dalla comune idea che l’uomo è un essere in ascolto di un progetto che « viene da un Altro » , ma soprattutto la convinzione che il fondamento principe della dimensione umana sia la relazione con Dio e con gli altri. L’uomo è uomo in quanto in grado di confrontarsi continuamente con i propri simili e con il proprio creatore ed è da questo confronto, da questa « sfida » , che trae nutrimento per la propria crescita. Da qui la necessità di interrogarsi continuamente se le nostre comunità siano veramente luoghi di crescita e di prossimità ai fratelli. Gli incontri del progetto culturale continueranno in marzo con la presenza di Franco Nembrini, che interverrà sulla dimensione educativa, mentre le confessioni religiose torneranno a incontrarsi per raccogliere e preparare i diversi contributi che arricchiranno la Carta.

da Avvenire, 27 febbraio 2015

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