rassegna stampa

Giovani protagonisti a Firenze e con il web

di Matteo Liut

Martedì sera spazio alle loro domande attraverso i social network

In un Convegno che ha fatto dell’ascolto una questione non solo di metodo ma anche di stile non poteva mancare uno spazio particolare per le nuove generazioni. La voce «delle donne e degli uomini di domani», infatti, come spiega la Giunta per la preparazione di Firenze 2015, sarà fondamentale per i lavori nella Fortezza da Basso. Nel capoluogo toscano, infatti, l’intento è quello di mostrare il volto autentico della Chiesa e delle comunità cristiane della penisola, che vedono nel quotidiano camminare insieme giovani, adulti e anziani.

E la partecipazione al Convegno ecclesiale nazionale delle nuove generazioni avrà un duplice «canale»: innanzitutto ci saranno tavoli di lavoro composti esclusivamente da giovani (uno per ognuna delle cinque vie, oltre alla presenza di delegati giovani attorno a tutti i tavoli); poi il contributo alla riflessione arriverà anche da «fuori» grazie ai mezzi digitali, in particolare i social network.

Questa seconda modalità di «presenza digitale» avrà il suo cuore martedì sera, quando alcuni gruppi nelle diocesi e nelle regioni ecclesiastiche della Penisola saranno chiamati a confrontarsi e a «postare» i propri pensieri attraverso Internet. E questi spunti digitali non andranno persi nel flusso magmatico della grande rete informatica: arriveranno infatti dritti ai delegati che prenderanno parte ai lavori di Firenze 2015. In questo modo si creerà uno scambio che andrà ad arricchire il confronto tra i partecipanti ai «tavoli dei giovani» e di tutti gli altri gruppi. L’intenzione, inoltre, è di far tesoro di questi contributi per offrirli a tutti attraverso un testo che sarà disponibile sul sito del Convegno.

L’attesa più viva è per gli stimoli che offrirà papa Francesco nei suoi discorsi e nelle sue meditazioni durante la visita a Prato e a Firenze: parole che aiuteranno di certo anche i giovani a diventare concretamente e con i mezzi a loro più consoni (come i social media) costruttori di un nuovo umanesimo.

da Avvenire, 8 ottobre 2015

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