contributi

Globalizzazione e frantumazione. Le nuove comunità

dall'Associazione di varia umanità

Nel pomeriggio del 28 aprile 2015 si è svolto ad Anacapri il secondo incontro mensile del Gruppo di studio dell’Associazione di Varia Umanità per riflettere sul nuovo umanesimo cristiano attraverso il tema Globalizzazione e frantumazione. Le nuove comunità.

La relazione introduttiva è stata svolta da Raffaele Vacca, fondatore ed organizzatore del Premio Capri – S. Michele, il quale l’ha iniziata ricordando che la frantumazione era stata già intravista da Friedrich Hölderlin sul finire del Settecento, di essa aveva parlato Hugo von Hofmannsthal agli inizi del Novecento, ed era stata profetizzata da Gabriel Marcel nel dramma Le monde cassé, pubblicato nel 1934.

Ha detto poi che, proprio dopo che c’era stata la disintegrazione dell’atomo, si è verificata la globalizzazione, dapprima dei mercati, poi del traffico e delle comunicazioni. E che, come si poteva desumere da un brano dell’introduzione a Il tramonto dell’Occidente di Oswald Spengler, le decisioni ora si prendono in “tre o quattro metropoli” e da lì, con la forza del denaro e l’uso dei mass – media, sono psicologicamente imposte a piccole città ed a paesi, sconvolgendo le loro tradizionali culture e impedendo che esse, con la propria, alimentino l’autentica cultura del proprio popolo e dell’umanità, come avveniva nei secoli precedenti.

Citando Gente di Pasqua del cardinale Luis Antonio Gokim Tagle, opera vincitrice del Premio Capri – S. Michele Grotta Azzurra del 2013, ha sostenuto che è necessario ricostituire comunità di persone, che insieme condividano esperienze, sappiano guardare ai loro antenati e, con responsabilità, al futuro. E che, come ha anche detto il cardinale, un fondamentale contributo possa essere dato da cristiani che vivano ispirandosi alla comunità che si costituì dopo la Resurrezione.

Lascia un commento

You must be logged in to post a comment.