rassegna stampa

I tavoli di lavoro sbarcano sul cellulare via WhatsApp

di Mimmo Muolo

E la sinodalità sbarca anche su WhatsApp. Durante i lavori di gruppo, in molti tavoli da dieci, i partecipanti hanno deciso di creare gruppi sulla famosa chat, scambiandosi i numeri di cellulare, per continuare il dibattito, lo scambio di idee, l’arricchimento reciproco, iniziato in questi giorni. «È stata una scelta spontanea che si è sparsa a macchia d’olio», spiega don Filippo Sarullo, parroco della Cattedrale di Palermo e coordinatore di uno dei gruppi dell’“uscire”. È anche il modo per non considerare un’esperienza chiusa il Convegno. In tal modo l’Italia sarà percorsa dai fili invisibili che corrono lungo il mondo digitale, ricreando e rafforzando i rapporti che sono nati in questi giorni. I “tavoli” da dieci erano infatti composti da delegati di diverse parti della Penisola, proprio per favorire un’ampia osmosi. Così il Convegno diventa anche social. Ed è uno dei modi che possono incarnare l’uscire, l’abitare, l’annunciare, l’educare e il trasfigurare. Grazie anche a un uso intelligente di WhatsApp.

da Avvenire, 14 novembre 2015

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