rassegna stampa

Il Convegno di Firenze inizia al cinema

di Emanuele Genovese

La Fondazione Ente dello Spettacolo con la Commissione valutazione film della Cei lancia alcune «proposte di visione» a tema

Cinema e fede, un percorso per un nuovo umanesimo. Con il progetto «Proposte di visione in cammino verso Firenze», la Fondazione Ente dello Spettacolo e la Commissione valutazione film della Cei hanno ideato un nuovo progetto di proiezioni e approfondimenti rivolti a tutti i docenti e gli operatori che lavorano nel campo dell’educazione. Un’iniziativa voluta per costruire un percorso più strutturato e ispirato dal cinema più recente, in preparazione al quinto Convegno ecclesiale nazionale (9-13 novembre) su «In Gesù Cristo il nuovo umanesimo». «La Chiesa tutta sta lavorando e si sta preparando per l’appuntamento di Firenze,– spiega don Davide Milani, presidente dalla Fondazione Ente dello Spettacolo –. Abbiamo programmato insieme alla Commissione nazionale una serie di iniziative. Tra queste c’è la proposta di un percorso di visioni cinematografiche che accompagna il territorio fino all’appuntamento di novembre».

Le proiezioni affrontano temi contemporanei e nascono dalle suggestioni degli insegnamenti di papa Francesco. Primo tra tutti la dignità del lavoro come spazio vitale che l’uomo è chiamato ad abitare ma anche come bisogno per condurre una vita piena dal punto di vista familiare e sociale. Secondo argomento, al centro anche del Sinodo in corso, è la centralità della famiglia come protagonista della società e non semplice problema da risolvere; poi la malattia intesa non solo come sofferenza ma anche nella capacità di generare speranza; le migrazioni e la solidarietà che suscitano, l’umanità nascosta nelle periferie, il ruolo missionario del sacerdote e infine una corretta ecologia, argomento ispirato dalla recente enciclica. «È un modo – sottolinea Milani – per mettere il patrimonio e il lavoro quotidiano della Commissione Film della Cei al servizio della comunità e di tutte le figure operose che animano la Chiesa e il territorio: famiglie, sacerdoti, docenti, catechisti, animatori della comunicazione e della cultura. Il cinema è capace di fornire e di mettere in condivisione suggestioni di senso sui grandi temi del quotidiano, del nuovo umanesimo ». Settimana dopo settimana sarà proposto un film, accompagnato da una scheda approfondita sia dal punto di vista estetico che etico. Il ciclo segnalerà anche altre opere, che hanno avuto circolazione nei festival ma anche nei cinema italiani. Disponibile sui siti www.cnvf.it, la rassegna, avrà anche visibilità sul portale dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali (www.chiesacattolica.it) e su quello del Convegno Ecclesiale di Firenze. Tra i titoli suggeriti ci saranno pellicole distribuite nelle sale italiane entro il 2015 come La legge del mercato (La loi du marché), film sulla crisi del lavoro diretto da Stéphane Brizé e vincitore del premio per il protagonista assegnato a Vincent Lindon (in sala a fine novembre) e Un mondo fragile, esordio di César Augusto Acevedo, ambientato nella valle colombiana del Cauca minacciata da continui incendi.

I film

Ispirati al magistero di Francesco, i temi suggeriti dal progetto «Proposte di visione in cammino verso Firenze» che prende il via oggi sono ampi e profondi e attraversano non solo il cinema d’essai ma anche il cinema popolare di qualità. Il primo tema scelto è «La dignità del lavoro» con Due giorni, una notte, il film dei fratelli Dardenne, presentato al Festival di Cannes nel 2014, mentre la centralità della famiglia è affrontata da Io, Arlecchino, il film italiano di Matteo Bini, e Father and Son di Kore-Eda Hirokazu. Anche il dolore ha uno spazio specifico nel ciclo di film selezionati: il tema della speranza nella malattia trova un naturale approfondimento in Teneramente folle, il film di Maya Barnes ispirato all’infanzia della regista, che ha vissuto con un padre affetto da bipolarismo, e Colpa delle stelle di Josh Boone, pellicola amata dai più giovani. Non poteva mancare anche un’analisi contemporanea come quella suggerita dal tema «Migrazione e solidarietà»: Villaggio di cartone, il penultimo film di Ermanno Olmi, e Io sto con la sposa, il documentario diretto da Gabriele Del Grande, Khaled Soliman Al Nassiry e Antonio Augugliaro. Con Se Dio vuole, la commedia di Edoardo Falcone vincitrice del David di Donatello, si affronta la testimonianza del Vangelo. Infine la periferia e l’ambiente al centro delle ultime due proiezioni: per il tema «Carità nelle periferie dell’esistenza» si vedranno Trash di Stephen Daldry e Still life, il film prodotto in Inghilterra ma diretto dall’italiano Uberto Pasolini. Mentre Il sale della terra, il film di Wim Wenders nato dalla collaborazione con Juliano Ribeiro Salgado, conclude la rassegna esplorando le implicazioni del vero rispetto dell’ambiente.

da Avvenire, 13 ottobre 2015

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