rassegna stampa

Vangelo e bellezza, raccontare Firenze 

di Andrea Fagioli

Solidarietà e cultura verso il Convegno Ecclesiale
Dall’arcidiocesi un cartellone culturale con due mostre, uno spettacolo su Dante e un volume. Betori: la fede non può rinunciare a dirsi anche con l’arte

Solidarietà e cultura vanno di pari passo. Firenze mette insieme la dimensione culturale a quella solidale, che attraversa la storia di una città in cui sulla stessa piazza sono nate la Cattedrale e la Confraternita della Misericordia. La fede si fa immagine di bellezza e allo stesso tempo vita di carità.

È nel contesto di questi due elementi che l’arcivescovo di Firenze, cardinale Giuseppe Betori, ha inserito ieri la presentazione degli eventi culturali promossi dall’arcidiocesi per raccontare il volto della città ai delegati al Convegno ecclesiale nazionale di novembre, ma anche ai fiorentini e a coloro che da settembre a gennaio passeranno dal capoluogo

«La fede non può rinunciare in ogni tempo a dirsi nelle forme dell’arte e l’arte non può fare a meno di pensarsi nei termini della trascendenza e del confronto con le religioni in quanto esperienza di cultura», ha spiegato Betori, aggiungendo che «gli eventi proposti, dedicati al tema del rapporto tra fede cristiana e umanesimo, stanno a dimostrare proprio questo».

Nel dettaglio le iniziative culturali ufficiali (alle quali se ne aggiungeranno altre a corollario realizzate da varie istituzioni) sono quattro: la mostra in Palazzo Strozzi (26 settembre 2015-24 gennaio 2016) “Bellezza divina tra Van Gogh, Chagall e Fontana”; la mostra nei sotterranei della Basilica di San Lorenzo (9 ottobre 2015-9 gennaio 2016) “Si fece carne. L’arte contemporanea e il sacro”; lo spettacolo “Dante” nel complesso monumentale di Santa Croce dal 9 al 14 novembre; il volume “Icone dell’uomo. Arte e fede a Firenze nel Rinascimento”.

La prima mostra sarà dedicata alla riflessione sul rapporto tra arte e sacro dalla metà dell’Ottocento alla metà del Novecento proponendo i capolavori di 90 artisti tra cui la Pietà di Van Gogh o le Crocifissioni di Guttuso e Chagall. La seconda mostra partirà dall’ex voto realizzato nel 1961 dal francese Yves Klein, uno tra i più trasgressivi e raffinati artisti del Novecento. Intorno, divise in tre sezioni, saranno esposte le opere di alcuni grandi nomi del panorama internazionale: Goldin, Paladino, Vangi e molti altri.

Lo spettacolo in occasione dei 750 anni dalla nascita di Dante si annuncia come una possibilità per lo spettatore, in un ambiente di struggente bellezza come il complesso di Santa Croce, di attraversare i paesaggi descritti nella Divina Commedia.

Il libro “Icone dell’uomo”, edito da Mandragora, offrirà una rilettura in venti brevi schede di venti opere dell’Umanesimo fiorentino, «che è in primo luogo un umanesimo cristiano», attraverso la penna di illustri storici dell’arte come Cristina Acidini, Antonio Natali, Antonio Paolucci e Timothy Verdon. «Firenze ha congiunto cultura e carità e l’arte ne parla con grande eloquenza», ha ribadito monsignor Verdon annunciando il volume e confermando che a fine ottobre sarà inaugurato il nuovo Museo dell’Opera di Santa Maria del Fiore da lui diretto. Confermata per settembre la fine dei lavori di restauro e ripulitura del Battistero di San Giovanni.

da Avvenire, 2 luglio 2015

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1 Commento a “Vangelo e bellezza, raccontare Firenze ”

  1. Santino Verna
    il

    L’evangelizzazione attraverso l’arte ha segnato il mio povero cammino di fede. Cammino che l’anno scorso mi ha portato alla professione perpetua dei consigli evangelici nell’Ordine dei Frati minori conventuali. Pace e bene e complimenti agli organizzatori, ecclesiastici e laici, per tutto!!!

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