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La diocesi di Potenza verso Firenze

Diocesi di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo

È stato l’arcivescovo della diocesi di PotenzaMuro LucanoMarsico Nuovo, monsignor Agostino Superbo a guidare il pomeriggio di riflessione e di preghiera svoltosi nell’auditorium del Seminario interdiocesano di Basilicata a Potenza l’8 marzo 2015. L’occasione è stato l’incontro in preparazione del quinto Convegno ecclesiale nazionale in programma a Firenze dal 9 al 13 novembre a Firenze.

A offrire spunti di meditazione la relazione di don Gianluca Bellusci, docente dell’Istituto superiore di Scienze religiose. Parroci, diaconi, religiose, laici impegnati nelle della diocesi hanno seguito con attenzione gli spunti offerti per trasferire, in una seconda fase, le analisi all’interno delle proprie parrocchie, laddove si dovrà svolgere il lavoro che poi sinteticamente sarà trasferito ai delegati lucani che parteciperanno all’incontro nel capoluogo toscano sul tema “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo”. Ecco alcuni passaggi della relazione di don Bellusci:

«Camminare nella novità di vita – la sollecitazione di monsignor Superbo – facendoci collaboratori di Gesù per dare all’uomo del nostro tempo una nuova speranza, promuovendo il passaggio dalla cultura del distruggere a quella del costruire, dell’edificare la nuova Chiesa che riscopra la centralità dell’umanesimo di Gesù Cristo».

«Dobbiamo porci in ascolto sapienziale del nostro tempo. La nuova gerarchia dei valori regola le relazioni e legittima un vissuto ampiamente condiviso, un vissuto nel quale l’opzione della non credenza e dell’indifferenza religiosa sono diventate scelte di massa. Due gli orientamenti kerigmatici degli ultimi due Pontefici. Quello di Benedetto XVI, tipicamente europeo, caratterizzato da un approccio dialettico e quello di Francesco, tipicamente latino-americano, caratterizzato da un approccio profetico ed empatico. La fede cristiana per Benedetto XVI custodisce nei confronti del mondo una tensione: è conferma di quanto è genuinamente umano e opposizione a ciò che tradisce il disegno di Dio sull’uomo. Accanto a Benedetto XVI, l’approccio di Francesco che attraverso un ritorno al Vangelo e alla gioia e bellezza della fede cristiana, intende rilanciare la missione della Chiesa. Papa Francesco pone al centro dell’attenzione la vita concreta che deve essere profondamente trasfigurata dalla testimonianza evangelica e da un impegno coraggioso a favore della giustizia e dei poveri. Per non ridurre a evento o a dispute e dibattiti i convegni ecclesiali, e nel nostro caso un tema così rilevante, non possiamo non chiederci, cosa dobbiamo fare? Ovvero quali prassi pastorali adottare? Quale volto della Chiesa locale e delle parrocchie mostrare?».

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«Un punto di forza per il rinnovamento missionario delle nostre Chiese Locali e delle parrocchie è la ricezione del convegno di Verona, soprattutto nello sforzo intrapreso di allargare gli ambiti della vita delle persone. Se vogliamo rendere visibile il nuovo umanesimo radicato e generato dal Verbo fatto carne, non possiamo tirarci fuori dalle sfide che accompagnano il vissuto quotidiano delle persone di oggi, facendoci carico, spinti da un nuovo, creativo e coraggioso slancio missionario, della grave responsabilità della trasmissione della fede. Queste sfide esigono l’assunzione di un nuovo volto delle Parrocchie, capace di superare il modello «fontana del villaggio» per intraprendere un deciso percorso missionario, dove Presbiteri e Laici, nella logica della corresponsabilità e fedeltà alla specifica vocazione e ministero, devono essere protagonisti. Parrocchie aperte al territorio nei quali sono inserite, capaci di creare un sistema di rete e di relazioni pastorali autentiche con le altre parrocchie, nella logica di una vera spiritualità di comunione, senza la quale non ci sarà mai una seria “pastorale integrata”».

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