rassegna stampa

La gioia del Vangelo sorgente del nuovo umanesimo

di Enrico Lenzi

L’intervento di mons. Galantino all’Arcidiocesi di Rossano-Cariati

«Camminare insieme in un reciproco arricchimento, che possa illuminare i diversi ambiti della nostra vita». Il segretario generale della Cei, il vescovo Nunzio Galantino indica con chiarezza la strada che la Chiesa è chiamata a percorrere in questi tempi. Un cammino alla luce dell’esortazione apostolica di papa Francesco, la Evangelii gaudium, che trova un passaggio importante nel prossimo Convegno ecclesiale nazionale di Firenze. E proprio in preparazione a questo evento previsto per il prossimo novembre, il segretario generale della Cei è intervenuto all’assemblea dell’arcidiocesi di Rossano-Cariati guidata dall’arcivescovo Giuseppe Satriano, che si è svolta ieri pomeriggio a Schiavonea (provincia di Cosenza), nei locali della parrocchia Santa Maria ad Nives. La relazione di Galantino – dal titolo ‘La gioia del Vangelo sorgente del nuovo umanesimo’ – parte proprio dall’Evangelii gaudium per tracciare l’immagine che la comunità cristiana rischia di vivere in un contesto non più «naturalmente cristiano». Può così accadere di «camminare con lo sguardo rivolto al passato» che «si risolve spesso in una prospettiva davvero paralizzante», in un «attivismo sterile», con il risultato di «raccogliere frustrazioni e risentimenti». Ecco allora l’invito che il Papa fa nell’esortazione di richiamare «a una reale conversione pastorale nel segno di un’esperienza ecclesiale viva, propositiva e cordiale», che si può chia-mare una pastorale missionaria. E, ricorda ancora Galantino parlando del documento papale, questo resta comunque un tempo fecondo per l’evangelizzazione, perché «l’uomo di oggi, spesso così vituperato, è un uomo che attende l’annuncio del Vangelo: dobbiamo accostalo con questa fiducia che chiede che ala nostra missione sia una passione per Gesù ma, al tempo stesso, è una passione per il suo popolo». Insomma passare «da una pastorale di semplice conservazione a una pastorale decisamente missionaria».

Indicazioni, sottolinea ancora il vescovo Galantino, che si trovano «negli orientamenti di fondo a cui il Convegno ecclesiale di Firenze non solo non è estraneo, ma ai quali guarda con attenzione per una Chiesa che si esprima davvero in una pastorale di comunione che coinvolge soggetti e strutture di partecipazione ». Così la Chiesa ‘in uscita’ e ‘missionaria’, cui guarda papa Francesco, trova nelle cinque piste di lavoro di Firenze 2015 la via «per dare vita a un nuovo umanesimo: uscire, annunciare, educare, abitare, trasfigurare». «Lungo queste strade – ha concluso il segretario generale della Cei – siamo sicuri di incontrare ogni uomo di buona volontà, con la disponibilità a camminare insieme in un reciproco arricchimento, che possa illuminare i diversi ambita della vita».

da Avvenire, 10 maggio 2015

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