rassegna stampa

Le 12 chiese dove ha preso il via ogni giornata

di Riccardo Bigi

Molti partecipanti al Convegno di Firenze hanno detto di essersi sentiti abbracciati dall’arte e dalla bellezza, dalla storia di questa città. Un abbraccio che ha segnato le varie giornate fin dal primo mattino, quando i convegnisti si sono raccolti per la Messa prima di iniziare i lavori. Le celebrazioni si sono svolte in dodici chiese, dislocate in modo che ognuno potesse raggiungerle a piedi dall’albergo: tra queste anche le basiliche più significative dal punto di vista artistico, storico, religioso. C’erano alcune delle chiese da cui il Convegno ha preso il via, lunedì scorso: Santa Croce, la Santissima Annunziata, Santa Maria Novella. Ma anche altre splendide chiese del centro come San Lorenzo, Ognissanti, Santa Trinità. Altre chiese invece erano in quelle periferie in cui la presenza della Chiesa è particolarmente vivace: Rifredi, Novoli, Coverciano… Tra i celebranti di queste Messe, nelle giornate di mercoledì, giovedì e venerdì, ci sono stati anche oltre cento vescovi. I partecipanti hanno potuto incontrare anche le comunità religiose (Benedettini, Francescani, Domenicani, Servi di Maria…) o le comunità parrocchiali che per tre giorni hanno aperto loro le porte. «In ogni chiesa – sottolinea don Roberto Gulino, direttore dell’Ufficio liturgico dell’arcidiocesi di Firenze – c’era una commissione che ha curato la liturgia nei vari aspetti, i canti, le letture: abbiamo cercato di fare in modo che i convegnisti sentissero che la Chiesa di Firenze pregava con loro e per loro».

da Avvenire, 14 novembre 2015

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