rassegna stampa

Lorizio: «È necessaria un’alleanza tra popoli»

di M. Michela Nicolais

“Il nuovo umanesimo che nasce dalla fede chiama all’universalità e a un modello di globalizzazione” che richiede il ristabilimento della “alleanza fra popoli”. Ne è convinto il teologo Giuseppe Lorizio, che oggi al Convegno ecclesiale di Firenze ha introdotto i lavori nei gruppi. “Alla solidarietà delle persone, dei nuclei familiari, delle comunità soprattutto del sud del Paese verso gli immigrati – ha fatto notare – non ha fatto riscontro un altrettanto spirito solidale nell’alleanza fra nazioni e popoli che ancor oggi affrontano divisi il fenomeno”. Solo “l’unità dei cristiani e l’alleanza fra le religioni può costituire una valida testimonianza” contro le violenze in nome della religione. Le fedi costituiscono “una risorsa e non degli ostacoli all’unità del genere umano”. Necessario ricostituire anche l’alleanza cittadino-istituzioni “che a volte si infrange” a causa di “sospetti e diffidenze, anche verso l’istituzione ecclesiale” e “impone un’attenzione peculiare alla conversione di quelle ‘strutture di peccato’”. Quanto alla “alleanza Cristo–Chiesa”, è “drammatico” il dover riconoscere “le infedeltà” dei membri di quest’ultima e le conseguenti controtestimonianze. Di qui il monito a non “abbandonare il sogno di una Chiesa libera e povera” e l’invito al metodo della sinodalità.

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