Nei laboratori l’eco di un mosaico di voci
di Antonio Giuliano
A Milano su fragilità, lavoro e società l’ultimo degli incontri preparatori
Dopo Perugia e Napoli nei mesi scorsi, il 1 ottobre l’ultimo appuntamento a Milano. Volge al termine l’esperienza dei Laboratori nazionali, l’iniziativa in preparazione al Convegno di Firenze che ha coinvolto la nostra penisola da nord a sud mettendo al centro questioni decisive come l’educazione o il lavoro. «È significativo – spiega don Bassiano Uggé, sottosegretario della Cei – che poi ogni laboratorio abbia generato in tutt’Italia altri incontri ed esperienze a tema. Mi pare in linea con l’intento di voler dare con i Laboratori un taglio concreto al ‘nuovo umanesimo’». «C’è stato da subito – continua – don Uggè – un grande coinvolgimento con la partecipazione di tutti e tre i vicepresidenti del Comitato preparatorio: Gianni Ambrosio, vescovo di Piacenza-Bobbio, per il Nord Italia; monsignor Mansueto Bianchi, assistente ecclesiastico generale Azione cattolica italiana, per il Centro; e Antonino Raspanti, vescovo di Acireale, per il Sud». La formula messa in campo è andata incontro all’auspicio del presidente Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino, nel volere i Laboratori «aperti alla viva partecipazione di tutte le componenti cattoliche, religiose e laiche del nostro Paese, per favorire un confronto e dialogo costruttivo sull’umanesimo, a partire da dimensioni fondamentali del vivere delle persone e della cittadinanza». Se Perugia ha messo a fuoco l’ecumenismo e il dialogo interreligioso e Napoli il campo della cultura e dei media, a Milano si discuterà di lavoro e sociale. Un altro tassello per costruire un nuovo umanesimo cristiano.
da Avvenire, 20 settembre 2015