rassegna stampa

«Non faremo accademia, a tema l’umanesimo riuscito e negato»

Perché il Convegno ecclesiale di Firenze sia «frutto di sensibilità ecclesiale» bisognerà «non andare a fare accademia, dove chiamiamo il teologo di turno, magari che non fa parte delle nostre sacrestie per fare più bella figura, ma creare un momento in cui la Chiesa si interroga su che cosa si sta facendo della Chiesa qui in Italia». L’ha detto il segretario generale della Cei, Nunzio Galantino, nei giorni scorsi a Tv2000.

«A Firenze – ha spiegato – la Chiesa italiana viene chiamata a chiedersi una cosa: qui l’umanità vive veramente con dignità? Vive il sogno di Dio su di noi? E quali sono le situazioni di umanesimo negato? Cosa fare perché diventino esempi di umanesimo riuscito?». Secondo Galantino occorre «prendere coscienza di una cosa: che esistono impegni straordinari, esempi straordinari non inventati oggi con papa Francesco ma di uomini, donne, sacerdoti che lavorano per dare dignità alla persona. Oggi è tutta la Chiesa che vuole presentarsi come Chiesa che coltiva la sensibilità ecclesiale e non resti chiusa nei suoi schemi».

da Avvenire, 2 agosto 2015

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