contributi

Nuovi contesti e nuove periferie esistenziali

CNAL di Perugia-Città della Pieve

L’osservazione della realtà pone in evidenza le gravi difficoltà che il sistema socio-economico incontra nel rilanciarsi secondo le modalità pre-crisi, e in ogni caso l’attuale impossibilità del sistema stesso di mantenere le sue promesse, e in specie di consentire a ciascuno un’auto-realizzazione attraverso le scelte di consumo, spacciate come alta manifestazione della libertà dei singoli.

In corrispondenza, si manifesta una domanda diffusa di ripresa dell’economia, quindi delle opportunità di lavoro e delle possibilità di spesa, ma anche di maggiore equità sociale (o sostenibilità sociale, con una minore disuguaglianza), di sostenibilità ambientale, di qualità delle relazioni (sul fronte del lavoro, dell’assistenza…).

Questo nuovo approccio presuppone un concetto d’uomo radicalmente diverso rispetto a quello sino ad oggi prevalente (cioè il cosiddetto “homo oeconomicus”, concentrato sui propri interessi, specialmente economici ed orientati al periodo breve). Si pensa ad un uomo costitutivamente relazionale, dunque una persona, che pervenga alla stima di sé in larga misura grazie al riconoscimento altrui e quindi sia mosso dal desiderio di tale riconoscimento, e per questo sia spinto ad impegnarsi anche al di là dell’interesse materiale. Un uomo che intrecci, come suggeriscono alcuni studiosi, la propria libertà e la propria realizzazione con la realtà che lo circonda, e che avverta la responsabilità delle conseguenze sociali delle proprie azioni nello spazio e nel tempo. Un uomo a più dimensioni, che si senta a pieno titolo parte della sfera pubblica, capace di dare il proprio contributo alla vita della città, ed alla realizzazione di una configurazione di bene comune.

Queste brevi considerazioni sulla nostra realtà contemporanea ci interrogano su come può nascere questo uomo “nuovo” e il primo immediato riferimento va Papa Francesco un uomo che ha stupito noi e il mondo. Una figura che ci costringe a porci una domanda: cosa ha a cuore il Papa?

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