rassegna stampa

Papa Francesco “scopre” Firenze

di Andrea Fagioli

Tutti i momenti della visita del Santo Padre
Dall’arrivo poco dopo le 9 al rientro a Roma alle 17: otto ore intense attendono il Papa martedì 10 novembre, seconda giornata del Convegno ecclesiale: l’incontro con i delegati, la preghiera con i disabili, il pranzo con i poveri, la Messa all’Artemio Franchi, ma anche l’abbraccio di una città in festa

L’elicottero del Papa, martedì 10 novembre, atterrerà poco dopo le 9 allo Stadio d’atletica «Luigi Ridolfi», di fronte allo Stadio di calcio all’interno del quale, nel pomeriggio, Francesco celebrerà la Messa. Il primo contatto del Santo Padre con Firenze avverrà dunque nella zona sportiva della città, Campo di Marte. Il caso vuole che la principale struttura sportiva cittadina, oggi intitolata ad Artemio Franchi, sia un’opera giovanile dell’architetto Pier Luigi Nervi, lo stesso che trent’anni dopo, nel 1964, sarebbe stato incaricato da Paolo VI della progettazione della nuova Aula delle udienze pontificie in Vaticano, per lungo tempo, prima di diventare ‘Aula Paolo VI’, chiamata «Aula Nervi» (e per molti lo è ancora).

Da Campo di Marte, in ‘papamobile’, passando per viale dei Mille, Ponte al Pino, via Cavour e via Martelli, Francesco arriverà al Battistero, il «Bel San Giovanni» cantato da Dante, appena riportato all’antico splendore da un accurato restauro esterno che lo rende ancora di più scrigno delle meraviglie interne: i mosaici della cupola e della volta dell’abside con la storia della Salvezza.

Attraverso il Battistero, il Papa entrerà, dopo pochi passi all’esterno, in Santa Maria del Fiore, la Cattedrale, con la Cupola del Brunelleschi e a lato il Campanile di Giotto. Qui incontrerà e parlerà ai delegati delle diocesi italiane al Convegno ecclesiale nazionale. Inutile sottolineare che si tratta di un discorso molto atteso e che darà il ‘la’ ai lavori dell’assise della Chiesa italiana, dalla sera stessa fino a venerdì 13 presso la cinquecentesca Fortezza da Basso intitolata, come pochi sanno, allo stesso patrono di Firenze: san Giovanni. Intorno alle 11.30 il Papa lascerà la Cattedrale e, dopo aver fatto un giro della piazza del Duomo a bordo della ‘papamobile’, raggiungerà, percorrendo via dei Servi, la Basilica della Santissima Annunziata dove a mezzogiorno si fermerà davanti all’immagine della Madonna, accompagnato nella preghiera da trenta giovani disabili. L’Annunziata è il Santuario mariano dei fiorentini, fondato dai Servi di Maria, da cui deriva anche il nome della strada che collega il Duomo alla Basilica. Sulla stessa piazza, oltre allo storico Istituto degli Innocenti, si trova, sotto il loggiato opposto, la Mensa di San Francesco Poverino, che il Papa raggiungerà a piedi per il pranzo con i poveri, i clienti abituali, solo loro, senza nessuna autorità se non il ‘padrone di casa’, il cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze. La mensa, oggi gestita dalla Caritas e frequentata in un anno da oltre mille persone tra italiani e stranieri, è profondamente legata alla storia della città. A volerla, nel 1949, fu il cardinale Elia Dalla Costa.

Verso le 14 è prevista una breve sosta in Arcivescovado, di fronte al Battistero. Dopo di che, per raggiungere lo Stadio, Papa Francesco uscirà in piazza San Giovanni intorno alle 15 per poi transitare a bordo della ‘papamobile’ per via de’ Calzaiuoli (la strada che collega il Duomo con Palazzo Vecchio), piazza Signoria (dove è prevista una breve fermata) e piazza Santa Croce con la grande basilica francescana. A questo punto il Papa abbondonerà il centro storico. Costeggiando l’Arno si avvierà rapidamente allo Stadio «Artemio Franchi» dove alle 15.30 lo attende il momento più solenne della giornata: la Messa con cinquantamila fedeli all’interno dell’impianto e tanti altri di fronte ai maxischermi collocati in piazza Signoria, piazza Santa Croce e nell’attiguo Stadio Ridolfi dove in seimila lo aspetteranno per la partenza in elicottero alla volta di Roma intorno alle 17.30.

da Avvenire, 18 ottobre 2015

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