letture sull'umano

Un nuovo umanesimo. Per Milano e le terre ambrosiane

di Ernesto Diaco

Di un umanesimo «del dono di sé» parla il cardinale Angelo Scola nel suo Un nuovo umanesimo. Per Milano e le terre ambrosiane, edito dal Centro Ambrosiano nel dicembre scorso. L’arcivescovo del capoluogo lombardo sottolinea la costitutiva relazionalità dell’essere umano e propone una «amicizia civica» per dare forma alla città metropolitana. In una società in grande trasformazione – sempre più meticcia per l’arrivo dei popoli da tutti i contenenti – e in una stagione del disincanto verso le grandi narrazioni e le ideologie convenzionali, gli uomini e le donne rischiano infatti di accomodarsi nel proprio «io» narcisistico, più forte dei suoi dubbi che delle proprie certezze. Ciò che si chiede al nuovo umanesimo, dunque, è un profilo di vita buona molto concreto e quotidiano: «Si tratta di amare e generare, di lavorare e di riposare, di educare, di condividere gioie e dolori, di entrare nei processi storici, di accompagnare e prendersi cura della fragilità, di promuovere la libertà e la giustizia». 

A cura del Servizio nazionale per il Progetto culturale 

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