Un umanesimo che trasfiguri i luoghi da abitare
dal Movimento adulti scout cattolici italiani (MASCI)
Il MASCI, Movimento adulti scout cattolici italiani, ha come sua peculiarità offrire a uomini e donne di oggi una proposta di vita attiva nella società e nella Chiesa, in un mondo che cambia sempre più velocemente e che ha perso i riferimenti che davano senso al cammino. E lo fa con il metodo scout.
Il mondo degli adulti vive un’emergenza valoriale senza precedenti; in questo frangente ci siamo resi conto che è giunto il tempo di pensare e progettare l’educazione degli adulti; rispetto a questo tema abbiamo programmato un grande evento denominato “L’agorà… l’educazione”, che si svolgerà a Caserta dal 16 al 18 ottobre 2015.
La nostra aspirazione è quindi per un Masci adulto nella fede e presente nella storia; per poterlo realizzare abbiamo la prospettiva di un cantiere nel quale siamo chiamati tutti a lavorare, uniti al cammino che la Chiesa italiana sta facendo per prepararsi al V Convegno ecclesiale di Firenze (9-13 novembre 2015), avente come riflessione di fondo il tema: “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo”.
Ma se è vero che lo scautismo si caratterizza per il learning by doing, “l’imparare facendo”, penso che per dare il giusto significato alla parola umanesimo dovremo cercare di incarnarlo, altrimenti che umanesimo sarebbe?
E quindi:
- Un umanesimo di ascolto: che significa ascoltare i fratelli dando spazio alle relazioni.
- Un umanesimo concreto: che significa essere testimoni di Cristo attraverso gesti di vita fatti di azioni più che di belle parole.
- Un umanesimo al plurale: che significa riconoscere nei tanti volti il volto di Gesù.
- Un umanesimo di trascendenza: che significa riscoprire la dimensione del silenzio e del rapporto con l’alterità.
E per fare questo si aprono davanti a noi le cinque “parole”, suggerite dagli atti preparatori al Convegno, che diventano vie, strade che vorremmo poter percorrere e intrecciare tra loro in quanto, tutte insieme, formano un cammino educativo di nuova umanità.
Le cinque parole: uscire, annunciare, abitare, educare, trasfigurare, le consideriamo a tutti gli effetti un itinerario educativo per avere una Chiesa viva; bello, quindi, se riusciamo a coniugarle l’una all’altra in modo armonico e complementare: non è possibile “uscire” se non per “annunciare”, con la consapevolezza che l’annuncio è vero se “abitato”; solo così si è in grado di “educare” per “trasfigurare” il mondo!
In questo percorso educativo ci deve essere una “predisposizione” al cambiamento, che scatta proprio nel processo vitale fatto di relazioni, d’incontri, di esperienze, che continuamente aprono il nostro cuore e la nostra mente a prospettive diverse, a forme di apprendimento che ci fanno ravvedere sulle posizioni assunte, cambiare l’atteggiamento di fronte alla vita e agli avvenimenti, mutare opinione (Indro Montanelli diceva che solo gli imbecilli non cambiano mai idea); noi – adulti scout – questo percorso abbiamo scelto di viverlo avvalendoci di un metodo, il metodo scout.
A noi spetta il compito di dare forma e concretezza al percorso, calzando gli scarponi e abbandonando le pantofole, per camminare non come semplici viaggiatori, ma facendoci pellegrini (etimologicamente essere pellegrini deriva dal latino “per-agros”, camminare attraverso i campi, fuori dalle strade delle città, in territori a noi estranei), dove bisogna farsi riconoscere, annunciando esperienze e testimonianze.
“L’educazione non finisce mai!” è l’affermazione che il nostro fondatore Robert Baden-Powell ci ha consegnato e che per tutti noi significa scoprire la ricchezza che ci appartiene nel vivere insieme i valori che sono contenuti nella Legge scout; è il continuo e avvincente percorso educativo (pur se faticoso) per mantenere fede ai valori della nostra Promessa.
Il nostro essere adulti scout in cammino ci fa inoltre compagni di strada con tutte quelle persone che con fatica cercano di dare un senso alla loro vita per poter abitare da protagonisti la quotidianità.
Solo così potremo avere un umanesimo capace di trasfigurare i luoghi dell’abitabile!
