umanesimo digitale

5 vie (+ una) verso Firenze

di don Giovanni Berti

Quando sono entrato in seminario a Verona a 19 anni nel 1986 ho portato con me tutto quello che mi serviva, matite e fogli bianchi compresi. Avevo abbandonato il progetto di fare l’architetto o lo scenografo, ma non la voglia di disegnare e divertirmi con le vignette che facevo fin dai tempi del liceo. Sorridere della vita e di quello che mi succede attorno è una cosa che sempre mi ha caratterizzato e che mi è stata messa dentro dalla mia stessa famiglia che mi ha trasmesso i valori della vita, la fede e la gioia di vivere.

Sono 22 anni che sono prete e sono contento di non aver perso questo modo di affrontare la mia vita e il mio ministero. L’avvento di internet e dei social network mi ha aiutato a diffondere e condividere in maniera più ampia quel che penso e i miei disegni, che prima condividevo sul mio diario scolastico o la bacheca in sala mensa in seminario. E questo mi piace perché alla fin fine il sorriso condiviso diventa occasione di incontro, scambio di idee, fraternità…

Ai cinque verbi del Convegno di Firenze 2015 – uscire, annunciare, abitare, educare, trasfigurare –, che ho provato a illustrare in alcune vignette, personalmente ne aggiungerei un altro che è il segno di una umanità vera: sorridere. Il sorriso sta tra la risata e la faccia seria, è come un ponte ad arco rovesciato (con gli estremi dell’arco verso l’alto) che unisce le persone, dà il benvenuto a chi è nuovo o straniero, infonde coraggio a chi si sente in difficoltà e crea quel clima di ascolto che è fondamentale nella Chiesa. Anche se tante gloriose icone e immagini artistiche del passato ci rappresentano Gesù in atteggiamento serio e ieratico, io me lo immagino invece spesso sorridente verso tutti…


DonGiovanniTondoDon Giovanni Berti (1967), è sacerdote nella diocesi di Verona dal 1993.

Sito web » www.gioba.it
Twitter » @gioba67
Facebook » /giovanni.berti

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