parole dell'umano

Città

di Simone Morandini

Uno spazio di vita e di vita assieme; un luogo in cui può crescere il dialogo, il confronto, lo scambio di informazioni e conoscenze, ma soprattutto la relazione. Certo, la città può anche apparire talvolta come luogo di anonimato, in cui la forza dei numeri oscura volti e persone; essa è però anche uno spazio di incontro, fondamentale in ordine alla crescita di un nuovo umanesimo.

La società globale si presenta, del resto, sempre più come realtà urbana, in cui cresce la percentuale di coloro che abitano nelle città. Non è casuale che le Nazioni Unite considerino strategico il programma UNHabitat, per gli insediamenti urbani: la forma che assumeranno le nostre città è determinante anche in ordine alla costruzione di società giuste e sostenibili, così come per la formazione di cittadini attivi e responsabili. Per i credenti, allora, essere presenti in tali contesti – con una testimonianza efficace, ma anche nella piena disponibilità al dialogo – significa contribuire alla crescita di un’umanità nuova, per orientarla alla giustizia ed alla fraternità/sororità.

La città, del resto, può anche diventare spazio di esperienza di Dio, del Dio Trino: è la Costituzione Conciliare Gaudium et Spes a suggerire al n. 24 “una certa similitudine tra l’unione delle Persone divine e l’unione dei figli di Dio nella verità e nell’amore”. L’immagine biblica di Gerusalemme, città di pace, richiama uno spazio ospitale in cui la varietà delle differenze si fa accoglienza reciproca per la crescita comune in una vita buona, ma diviene anche occasione per sperimentare lo Spirito che sempre di nuovo tesse legami di carità.