parole dell'umano

Comandamenti

di Marinella Perroni

Siamo abituati a parlare dei dieci comandamenti. Ma, in realtà, ben prima del racconto dell’Esodo con la proclamazione della legge del Sinai, già il libro della Genesi si apre con una serie di comandi assolutamente fondamentali: siate fecondi e moltiplicatevi; dominate su ogni essere vivente; e poi lasciare il padre e la madre e, implicito ma preciso, il comando di rispettare il riposo sabatico. Su tutti, domina quello complessivo di coltivare e custodire la terra. Lavoro e custodia, non l’uno, il lavoro, senza l’altra, perché, lo abbiamo sperimentato molto bene!, il lavoro diviene allora sfruttamento della natura e degli uomini; non la custodia senza il lavoro intelligente, previdente, sapiente della coltivazione della terra e della ricerca del benessere per uomini, donne e animali.

Certo, problematiche odierne, quanto mai urgenti, ci spingono ad affrontare temi e problemi riguardanti la terra e la convivenza umana sedendo al tavolo delle nazioni e delle religioni in assoluta laicità di pensiero e di intenzioni. Ciò non toglie, però, che noi non possiamo fare a meno di sapere che, solo attraverso l’obbedienza a quei comandi di Dio, per noi la natura diviene “creazione” e l’obbedienza diviene benedizione. Come dice il libro del Siracide: “Ricevettero l’uso delle cinque opere del Signore, come sesta fu concessa loro in dono la ragione e come settima la parola, interprete delle sue opere”.

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