parole dell'umano

Sofferenza

di Edoardo Mattei

Tutti vogliamo essere felici e cerchiamo un modo per non soffrire. 

Immaginiamo che una vita gioiosa sia una linea dritta senza sbavature dimenticando come un cardiogramma piatto indichi la morte mentre la vita è rappresentata da una linea piena di picchi: alti, bassi, ravvicinati, distanti, sistole, diastole, extra sistole… tutto questo è vita.

Vogliamo allontanare la sofferenza perché abbiamo paura eppure nel dolore diamo la vita e nel dolore la riceviamo.

La sofferenza è un problema di scelte: cosa è così prezioso da meritare la nostra sofferenza? Molte volte neanche un figlio merita questo sacrificio, incapaci come siamo di distoglierci dagli idoli cui chiediamo un senso esistenziale: lavoro, soldi, successo, sesso.

Quale libertà può aver raggiunto chi accetta di soffrire per l’altro, per un figlio malato, per un nemico; quale Verità può aver conosciuto chi accetta di limitare la propria vita perché se abbiamo solo questa esistenza non potremmo mai più essere felici se non ora e adesso. Ogni attimo passato nella sofferenza è un attimo di felicità che non sarà mai più goduta.

La sofferenza non chiede spiegazioni ma ha bisogno svelare il suo senso, il suo significato.

Nel dolore non sei allegro, non sei ottimista, non vedi il mondo rosa e i martiri non erano certi allegri sapendo di morire, non erano certamente ottimisti sul loro futuro che non vedevano rosa eppure la loro sofferenza era intrisa di speranza e di gioia perché ne avevano scoperto il senso, la Verità e il Bene che si celano nella vita e avevano scelto liberamente di attuarlo per essere felici, anche a costo di soffrire, perché la sofferenza non è uno stato dell’essere.

Cristo non ci ha redenti nella Passione per assecondare il volere di un dio cattivo e crudele, ma perché Lui per primo, nuovo Adamo, ha scoperto la dimensione di questo amore che è oltre la sofferenza, oltre la vita tanto da svuotare la morte di significato.

Noi soffriamo i dolori della carne ma soffriamo veramente se il nostro dolore è inutile, senza senso, fine a se stesso.  Nella sofferenza di Cristo scopriamo improvvisamente il senso della vita.

La sofferenza è una modalità della vita, quella che ci obbliga a fare i conti con noi stessi. Tanto più è il dolore, tanto più pressanti e urgenti sono le domande e se le risposte mancano o sono insufficienti, tanto più grande è la sofferenza.

Dare un senso alla sofferenza è dare un senso alla vita.

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