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Cosenza - Bisignano

Il seminatore

Fondo di rotazione etico-sociale

La storia di quello che oggi è diventato il Fondo di Rotazione Etico-Sociale “Il Seminatore” trova il suo punto di partenza nella volontà di combattere la rassegnazione e la mentalità legata all’assistenzialismo statico, promuovendo valori umani e cristiani della responsabilità personale, della solidarietà e della cooperazione, in una prospettiva di evangelizzazione e di promozione umana, nella consapevolezza di quanto sia urgente un radicale cambiamento di mentalità e di cultura che porti i giovani ad attivare le loro potenzialità in un’ottica di imprenditorialità personale. La crisi stringente e i numerosi incontri promossi dalla Pastorale del Lavoro e dal Progetto Policoro con i giovani della diocesi, cha hanno dato la possibilità di ascoltare e comprendere da vicino le difficoltà vissute, hanno fatto maturare la consapevolezza di dover cercare una risposta concreta alla domanda, divenuta sempre più pressante, di dignità e lavoro. È nato così, il 27 luglio del 2010, “Il Seminatore”, che in sinergia con il Progetto Policoro e la Banca di Credito Cooperativo Mediocrati (con la quale è stata stipulata una apposita convenzione), è divenuto un piccolo tentativo della chiesa cosentina, utile però a dare una risposta concreta a quanti nutrono la sana aspirazione di vivere e lavorare nel nostro territorio. Al primo investimento della diocesi (pari a 50mila euro) a cui la BCC Mediocrati ha applicato un effetto moltiplicatore (x5) sono seguiti altri investimenti provenienti dalla stessa chiesa cosentina (41mila euro) e dal comune di Cosenza (50mila euro).

Campo di intervento

L’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano, tramite l’Ufficio della Pastorale Sociale e del Lavoro in sinergia con la Caritas, la Pastorale Giovanile e con l’apporto del Progetto Policoro, ha stipulato con la Banca di Credito Cooperativo Mediocrati una convenzione con lo scopo di offrire alla comunità diocesana nuove opportunità e risorse per affrontare il problema della disoccupazione giovanile in una prospettiva di evangelizzazione e di promozione umana. Le risorse finanziarie provenienti dal bilancio diocesano, sono state impiegate per garantire l’erogazione di finanziamenti a tasso agevolato, concesso dalla banca di competenza convenzionata, per la creazione di imprenditoria giovanile.

Alla luce del dramma di tanti giovani che, in mancanza di un lavoro hanno chiuso il cuore alla speranza di una vita realizzante, il Progetto etico-sociale di microcredito “Il Seminatore” voluto e sostenuto dal nostro padre Arcivescovo mons. Salvatore Nunnari, si pone come segno di vicinanza e atto di incoraggiamento verso chi vuole mettere in gioco le sue capacità, sfruttando i suoi “talenti” per “creare impresa” nel territorio diocesano. Questo Progetto vuole essere la risposta della Chiesa ai giovani dando fiducia a quanti hanno il sogno di restare nel nostro territorio investendo le loro energie e capacità in progetti di promozione non solo economica ma anche umana e sociale. 

Soggetti destinatari, finalità dell’iniziativa, strumenti

I soggetti destinatari dell’iniziativa sono i giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni, residenti in uno dei Comuni ricadenti nel territorio dell’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano, che intendano intraprendere un’iniziativa imprenditoriale nelle forme riconosciute dalla legge. Lo strumento principale è la promozione del progetto, attraverso attività di incontro in parrocchie, associazioni, scuole; e l’ascolto dei giovani che si recano presso il Centro Servizi Diocesano all’imprenditoria Giovanile per proporre la loro idea d’impresa. Per facilitare la presentazione della domanda di finanziamento è stata predisposta una modulistica (scaricabile dal sito web della pastorale del lavoro) con la quale si richiede al giovane di mettere “nero su bianco” la sua idea imprenditoriale.

La finalità è stata quella di aver creato uno strumento concreto utile a sostenere la promozione di microimprese facilitando l’accesso al credito, incoraggiando l’avvio di attività imprenditoriali e sostenendo investimenti per attività già esistenti coprendo l’acquisto di materiali, strumenti e attrezzature con un prestito fino a 15mila euro, da restituire nei tempi e nelle modalità definite, da concordare col la BCC Mediocrati grazie ad una convenzione stipulata con l’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano. 

Frutti sul territorio

A quasi quattro anni dalla sua nascita il fondo di microcredito diocesano ha sostenuto l’avvio o l’incremento di 53 imprese presenti in 20 comuni dei 66 che fanno parte dell’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano. Quattro sono state finanziate nel 2010 per un totale di 51mila euro di investimento; 15 sono state finanziate nel 2011 per un totale di 145mila euro di investimento; 5 sono state finanziate nel 2012 per un totale di 60mila euro di investimento; 30 sono state finanziate nel 2013 per un totale di 298mila euro di investimento. Il totale di investimenti effettuati è pari a 555mila euro. Le imprese sostenute si diversificano nei seguenti settori di attività: 33,3% Servizi; 9,2% ristorazione; 33,3% commercio; 12,9% artigianato; 9,2% agricoltura.

Eventuali difficoltà e criticità incontrate

Una delle principali difficoltà incontrate negli anni è stata quella di non poter soddisfare tutte le richieste di finanziamento pervenute presso i nostri uffici diocesani. Infatti, a fronte delle richieste maturate dai numerosi incontri avuti presso il Centro Servizi Diocesano all’imprenditoria Giovanile (n. 20 nel 2010; n. 213 nel 2011; n. 230 nel 2012; n. 149 nel 2013) e a quelle frutto degli incontri con gruppi giovanili presso parrocchie e associazioni, non sempre è stato possibile dare risposte positive.

Altra difficoltà da menzionare è quella legata ad una antica, ma ancora attuale in alcuni ambienti, mentalità assistenzialista che ha visto nel microcredito diocesano la possibilità di “arraffare” dei fondi senza l’intenzione reale di mettere a punto e creare una “vera” attività d’impresa utile a dare lavoro. 

Eventuali proposte per superare il nodo problematico

Consapevoli del forte disagio giovanile e sempre più preoccupati dall’elevato tasso di disoccupazione che affligge il nostro territorio e più in generale il sud Italia, abbiamo inteso lavorare in sinergia con le istituzioni del territorio (principalmente i comuni) per implementare la rete di partner che potessero garanzie ulteriori fondi da immettere nel fruttuoso circuito messo a punto dal programma di microcredito diocesano. Si è predisposta così una convenzione da proporre e stipulare con i comuni ricadenti nel territorio diocesano alla quale hanno già aderito il Comune di Cosenza (50mila euro) e stanno per aderire quello di Lattarico e di Bisignano. Si sta, ancora, cercando di sensibilizzare attraverso le parrocchie l’intera comunità diocesana, attraverso l’istituzione di una giornata di Solidarietà pro il Seminatore (18 maggio 2014) finalizzata alla raccolta di risorse da immettere nel fondo.

Per quanto concerne il problema legato al cambio di mentalità, lo si sta cercando di scardinare attraverso una lento, ma costante, attività di incontro-dialogo con i giovani (soprattutto in scuole e parrocchie).

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