esperienze

Sora - Aquino - Pontecorvo

Educazione e vocazione

Accompagnamento dei giovani

L’inizio dell’esperienza risale settembre 2013 e a promuoverla è stato il Vescovo diocesano coadiuvato dall’equipe del Seminario diocesano, del Servizio diocesano di Pastorale giovanile e del CDV e vede la stretta collaborazione dei gruppi giovanili parrocchiali, dei catechisti, delle Associazioni e Movimenti ecclesiali. I protagonisti dell’iniziative sono stati ragazzi e giovani che nei vari luoghi della Diocesi si sono posti “a tu per tu” con se stessi e con il Signore.

L’esperienza nasce dal fatto che ci sono bisogni e interrogativi fondamentali che emergono nei giovani: Chi sono? Da dove vengo? Dove vado? Qual è lo scopo e il senso della mia vita? Cosa c’è dopo la morte? Porsi queste domande fondamentali o suscitarle è indispensabile per trovare un senso alla propria vita ed evitare che essa rischi di essere “vuota”.

È importante che ragazzi e giovani siano accompagnati a scoprire la propria vocazione e, nell’unicità ed irripetibilità di ciascuno, approfondire le questioni sui propri progetti di vita: Cosa voglio? Quale studio o lavoro intraprendere? Quali modelli prendere a riferimento? Cosa credo che il Signore abbia pensato per me?

In Diocesi, sono state molte le iniziative che hanno coinvolto i giovani e gli adolescenti, la maggior parte simili a quelle di altre Diocesi. Tra di esse ne sottolineiamo alcune che ci sembrano più caratteristiche del nostro camino diocesano.

Seminario diocesano come luogo e tempo specifico del discernimento vocazionale

  • Inizio: il nuovo vescovo diocesano Mons. Gerardo Antonazzo, cogliendo il contesto sociale e spirituale della nostra diocesi, ha voluto ridare impulso a tutto il mondo giovanile e al discernimento nella vita e a tal proposito ha ridato slancio al Seminario svestendolo delle vesti di “Seminario minore” e affidandogli il delicato compito di “Seminario diocesano e luogo di primo discernimento e accompagnamento vocazionale”, cardine dell’attività pastorale giovanile, familiare e vocazionale della diocesi.
  • Promotori: Vescovo, Seminario, Equipe CDV, Servizio pastorale giovanile, Ufficio pastorale familiare.
  • Campo di intervento: accoglienza del dono della vita, ricerca di senso, educazione alla scelta responsabile e libera, promozione dell’ascolto di sé e dell’altro, promozione bio-psicosociale e spirituale della persona, cooperazione, fratellanza, accoglienza fragilità e talenti, valorizzazione umana e spirituale dei luoghi e delle situazioni di vita quotidiane, dialogo Dio-uomo, educazione alla fede, discernimento e accompagnamento spirituale.
  • Soggetti coinvolti: i sacerdoti della diocesi, le famiglie (i genitori), le Associazioni e i Movimenti ecclesiali, gli operatori pastorali e, in modo ampio, tutti gli uomini di buona volontà, nel cui cuore lavora invisibilmente la Grazia. Il coinvolgimento è vissuto con uno spirito relazionale e operativo di collaborazione, di rete e di sussidiarietà tra le varie realtà pastorali diocesane in un’ottica “sistemica e relazionale”.
  • Soggetti destinatari: adolescenti e giovani (dai 14 anni in su) che in particolare si stanno ponendo la domanda sulla propria esistenza e vocazione che si riassume in quella più radicale: “Qual è il senso della mia vita?” e che vogliono trovarne la risposta con un accompagnamento e discernimento vocazionale alla luce di Dio e della sua Parola. Le attività sono aperte ai ragazzi e alle ragazze. Ai ragazzi che manifestano una speciale sensibilità e apertura, nonché un desiderio di approfondimento verso la vocazione al sacerdozio, sono riservate particolari attività di discernimento e accompagnamento spirituale.
  • Finalità dell’iniziativa. Aiutare i ragazzi e giovani a: scoprire il senso e significato della propria vita scoprendo la propria vocazione, imparare a scegliere con responsabilità e libertà, trovare la direzione (opzione fondamentale) da dare alla propria vita e, in virtù di questa, orientarsi nelle decisioni quotidiane, sentire la gioia di vivere in Cristo e nella Chiesa, facilitare una relazione più autentica e matura con Dio per mezzo della vita sacramentale e della Chiesa, vedere la Chiesa come Madre e sorella che ti aiuta a crescere, ti accompagna e sostiene nella realizzazione del proprio progetto di vita alla luce della volontà di Dio.
  • Strumenti: la Scuola di preghiera per adolescenti e la Scuola di preghiera per giovani (17 anni in su), Campo di spiritualità per giovani, ritiro spirituale dei cresimandi in seminario, Campo vocazionale, Week-end vocazionali per ragazzi (una volta al mese), attività di animazione di gruppo con promozione del cooperative learning delle capacità personali, catechesi, accompagnamento spirituale e dialoghi pedagogici, “passeggiate eco-spirituali per gli eremi/santuari della diocesi” vissute all’insegna della preghiera e del cammino. In particolare svolgiamo attività di riflessione sulle scelte di vita, la meditazione della Parola di Dio, la condivisione delle proprie esperienze e vissuti, la partecipazione ai sacramenti, l’Adorazione Eucaristica, la possibile permanenza in Seminario, l’introduzione ad alcuni elementi della Liturgia, la preghiera della Liturgia delle Ore. Tutto ciò, sottolineando l’importanza della presenza di Dio nella propria vita in vista della ricerca di senso.
  • Frutti sul territorio: maggiore promozione della vita in chiave vocazionale nelle parrocchie e nelle realtà diocesane; giovani che hanno chiesto di fare discernimento in Seminario, maggiori richieste di accompagnamento spirituale, condivisone delle difficoltà di scelta e confronto con i compagni di viaggio, maggiore conoscenza e spirito di fratellanza tra i ragazzi della diocesi, apprendimento mediante learning by doing di una vita di preghiera nelle sue varie forme, apertura al progetto di Dio su di sé.
  • Difficoltà e criticità incontrate: difficoltà a raggiungere i luoghi designati per le attività in quanto il territorio diocesano è vasto, poca partecipazione da parte dei parroci e degli operatori pastorali agli incontri, resistenza dei giovani e delle loro famiglie a proposte di discernimento più profondo, specie se per il sacerdozio.
  • Proposte: coinvolgimento più ampio e presenza attiva dei sacerdoti e degli operatori pastorali alle attività per favorire la partecipazione, maggiore movimento dell’equipe del Seminario nelle varie parrocchie, maggiore coordinamento tra i soggetti coinvolti specificando meglio i compiti di ciascuno, maggiore disponibilità di sacerdoti competenti nel servizio di ascolto, migliore pubblicizzazione degli eventi, potenziamento del sito del Seminario.

Meeting della “Maturità”

Iniziativa volta a prestare attenzione ai passaggi nodali e ai “momenti sensibili” dei giovani, in particolare dei maturandi. L’iniziativa vede la collaborazione del servizio di pastorale giovanile diocesano, l’ufficio scuola. Il Vescovo, dopo aver scritto una lettera sull’educazione rivolta a studenti e insegnanti delle scuole all’inizio dell’Anno Scolastico, ricevute le dovute autorizzazioni dai dirigenti scolastici ha visitato i singoli Istituti per incontrare direttamente gli studenti. Vi è stata un dialogo proficuo tra studenti e vescovo su argomenti di vario genere, lasciando spazio alle più disparate domande. In particolare, il dialogo è continuato con gli studenti che si apprestavano a vivere gli esami di Maturità e con alcuni delle classi Quarte per un appuntamento umano e spirituale: ritrovarsi nel Santuario diocesano sui “sentieri di S. Giovanni Paolo II”. In mattinata, dopo una breve preghiera, ci si è incamminati a piedi alla volta delle “Cascatelle” luogo che nel luglio 1985 hanno visto sostare Giovanni Paolo II in preghiera in una delle sue tante uscite private dal Vaticano. Dopo il pranzo, il Vescovo ha tenuto la catechesi e a seguire, un dibattito e confronto tra studenti, vescovo e insegnanti.

Meeting dei fidanzati

Momento di condivisione e di festa con tutte le coppie della diocesi che nel corso dell’Anno Pastorale hanno frequentato i vari itinerari di preparazione al sacramento del matrimonio. Il campo d’intervento è stata la preparazione al sacramento del matrimonio, l’educazione alla relazione e al noi coniugale, alla condivisione, all’amicizia e al sostegno reciproco tra coppie, importanza di camminare insieme nella coppia e tra coppie, la crescita umana, affettiva e saper riconoscere e accettare i limiti propri e del partner come dono su cui può agire la Grazia.

La “parrocchia invisibile”

  • Promotori: Servizio di pastorale giovanile, l’Azione Cattolica e la Pastorale Vocazionale.
  • Campo d’intervento: la relazionalità, la crescita umana, culturale e spirituale in uno spirito di condivisione e di dialogo anche attraverso l’uso di Social network.
  • Destinatari: adolescenti e, soprattutto, giovani che frequentano i gruppi parrocchiali e delle associazioni laicali della diocesi.
  • Obiettivo: essere in contatto nella quotidianità con la preghiera in modo riservato. Non a caso il cardine dell’iniziativa è la preghiera tratta dalla Parola di Dio o da Scrittori ecclesiastici che a turno la sera alle ore 22.00 viene condivisa mediante Whatapp o facebook. Spesso si affrontano anche discussioni su questioni di teologia e bioetica, in un esperienza di crescita e arricchimento reciproco. Il referente del servizio di Pastorale giovanile diocesano ne è il “parroco virtuale” e i sacerdoti iscritti i “padri spirituali”.

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