esperienze

Ordine Francescano Secolare e Gioventù Francescana d’Italia

Famiglia in missione nelle periferie

Ordine Francescano Secolare e Gioventù Francescana d’Italia

«Andate, carissimi, a due a due per le varie parti del mondo e annunciate agli uomini la pace e la penitenza in remissione dei peccati; e siate pazienti nelle persecuzioni, sicuri che il Signore adempirà il suo disegno e manterrà le sue promesse. Rispondete con umiltà a chi vi interroga, benedite chi vi perseguita, ringraziate chi vi ingiuria e vi calunnia, perché in cambio ci viene preparato il regno eterno».(Vita Prima di Tomaso da Celano))

Storia

L’incontro con Gesù Cristo è un evento che cambia la nostra vita , il modo di orientare le nostre scelte davanti alla Parola… “luce e lampada per i propri passi”. L’incontro personale di fede con Gesù, viene vissuto in maniera efficace all’interno della Chiesa, attraverso le celebrazioni liturgiche, la vita sacramentale, l’ascolto della Parola e la condivisione della vita comunitaria spesso attraverso l’incontro con movimenti o associazioni ecclesiali ( es. l’OFS e la Gi.Fra). La chiamata alla sequela di Cristo cambia la nostra vita personale, e ci spinge come ci indica la Chiesa, all’annuncio e alla missione.

Negli ultimi anni l’OFS è impegnato in alcune esperienze missionarie inviando all’estero su mandato della Chiesa alcuni francescani secolari spesso come nuclei familiari (Venezuela, Romania, Cile). In questo periodo, di grande crisi dei valori umani e religiosi anche nel nostro Paese, c’è proprio bisogno di persone che, in nome della Chiesa, portino l’annuncio del Vangelo nelle “periferie” essenziali dell’esistenza, per far rinascere il senso religioso della vita, ridare speranza e gioia di vivere. L’OFS e la Gi.Fra si rendono disponibili a questo servizio missionario nelle nostre comunità ecclesiali che ne facciano richiesta, attraverso il modello di coppie di sposi che annuncio il Vangelo attraverso la loro vita semplice e fraterna nello stile dei primi frati di San Francesco. “Prototipo” di questa esperienza è Qiqajon, “Una famiglia di prima accoglienza” a Milano che da 10 anni offre accoglienza a bambini, ragazzi e giovani attraverso molteplici attività educative di animazione.

Campo di intervento

Collaborazione con i sacerdoti delle parrocchie nell’attività catechetica; gruppi familiari, lettura e riflessione del Vangelo, attenzione alle situazioni di difficoltà familiari (relazioni di coppia, compito educativo, etc), agli anziani e ai poveri; cura delle relazioni fraterne e mediazione dei conflitti, ecc.

Soggetti coinvolti nell’iniziativa

Coppie di sposi francescani (OFS e Gi.Fra) in collaborazione con i pastori delle comunità nelle quali potranno essere inseriti per il loro servizio. Sarà necessario un capillare lavoro di rete, sia nel mondo ecclesiale, che in quello amministrativo.

Soggetti destinatari, finalità dell’iniziativa, strumenti:

I destinatari saranno non solo i parrocchiani, ma anche quei fratelli che vivendo alla ”periferia” delle nostre comunità ecclesiali non possono che ricevere l’annuncio del Vangelo se non attraverso una testimonianza di vicinanza e accoglienza fraterna.

Frutti sul territorio

Aiuto alle comunità parrocchiali che sono in difficoltà nell’opera di evangelizzazione e testimonianza di vicinanza agli ultimi. Presenza accogliente e “gratuita” soprattutto nei territori delle nostre città caratterizzate dalla   multiculturalità, multietnicità e multireligiosità.

Eventuali difficoltà e criticità incontrate

Non sarà semplice superare le difficoltà relazionali nel contatto con le persone alle periferie esistenziali della vita e l’integrazione con gli operatori pastorali già operanti in loco

Eventuali proposte per superare il nodo problematico

Sarà necessario un lavoro preparatorio delle coppie che vivranno questa missione e un   loro coordinamento con i pastori e le comunità che ne faranno richiesta

Riflessioni conclusive e prospettive

L’OFS e la Gi.Fra d’Italia intendono con questo progetto rispondere all’invito di Papa Francesco “ad uscire” e ad “annunciare il Vangelo alle periferie della vita”, privilegiando il rapporto fraterno.