esperienze

Pesaro

Catechesi innovativa

Un percorso in tre tappe

«Molte sono le cose mirabili, ma nessuna è più mirabile dell’uomo».
Sofocle, Antigone

Si tratta di una iniziativa promossa in occasione dell’Anno della fede, per accogliere l’invito rivolto da Benedetto XVI durante il Suo viaggio in Germania nel 2011: “Oggi la fede deve essere ripensata in modo nuovo […] e occorre ripensarla a partire dalla coscienza di sé, della propria natura umana”.

Per tale motivo è stato articolato un percorso di Catechesi in tre tappe:

  1. “Molte sono le cose mirabili, ma nessuna è più mirabile dell’uomo” (Sofocle, Antigone) :       anno pastorale 2012 – 2013
  2. “E voi chi dite che io sia?” (Matteo XVI, 15) : anno pastorale 2013 – 2014
  3. La Chiesa: una compagnia guidata al Destino: anno pastorale 2014 – 2015  

Tipologia

Il percorso propone una modalità di catechesi innovativa sperimentabile sia per la preparazione al sacramento della Confermazione (e dunque destinata a catechisti e ragazzi di scuola secondaria) sia per l’insegnamento della religione cattolica nelle Scuole Secondarie di secondo grado (e dunque destinata ai docenti di Religione Cattolica e ai loro studenti).

Il percorso, strutturato sull’indissolubile legame tra fede, cultura e bellezza, consiste in tre “rappresentazioni sceniche” di circa un’ ora ciascuna (trasformate in DVD da usare come strumenti didattici – vedi sotto) nelle quali i tre temi suddetti vengono sviluppati attraverso un collegamento organico di testi letterari (sia di poeti, filosofi, letterati sia di papa Benedetto XVI) testi pittorici (affreschi e quadri da Giotto ai nostri giorni) e testi musicali (di musica classica ma anche di cantautori contemporanei) che vengono rispettivamente recitati, commentati o eseguiti dal vivo dagli attori stessi (ragazzi, genitori, catechisti o docenti).

Tutto ciò allo scopo di documentare come con l’avvenimento cristiano sia entrato nella storia un fattore “diverso”, divino: Cristo e la Chiesa, che soli permettono all’uomo una speranza di liberazione.

Per esplicitare meglio i contenuti delle tre tappe, si precisa quanto segue:

  1. Molte sono le cose mirabili, ma nessuna è più mirabile dell’uomo (Sofocle, Antigone). Vuole essere una riflessione sulla “natura umana”, su ciò che identifica “universalmente” l’uomo – pur nel variare delle istituzioni politiche, delle condizioni sociali, delle forze economiche, delle ideologie e delle religioni. Crediamo infatti che il punto sorgivo di un vero “ecumenismo” e di un vero dialogo consista nella presa di coscienza di ciò che è proprio dell’uomo in quanto tale e che perciò accomuna tutti: misterioso impasto di grandezza e meschinità, di energia creativa e di limiti. Impasto spesso disarticolato dalle antropologie moderne e contemporanee, sempre in bilico tra un velleitarismo di onnipotenza e un nichilismo disperato.
  2. E voi chi dite che io sia?” (Matteo XVI, 15). Vuole documentare come il “Dio vicino” non sia una “sovrastruttura”, ma corrisponda alle “esigenze strutturali” di verità, di bene e di bello comuni ad ogni essere umano. La persona di Gesù viene presentata come risposta a tali esigenze, senza tralasciare tuttavia la sua componente ultima di “mistero”, che richiede pertanto a ogni uomo il “rischio” di un giudizio personale e quindi la “libertà” nel prendere posizione di fronte a Lui.
  3. La Chiesa: una compagnia guidata al Destino: ANCORA IN FASE DI REALIZZAZIONE. La terza tappa propone la Chiesa come presenza permanente di Cristo nella storia e come strada per il compimento pieno delle esigenze dell’uomo. 

Promotori e protagonisti

I promotori e i protagonisti di tale esperienza sono stati alcuni laici (docenti, studenti, catechisti, genitori) impegnati nei quattro Uffici Pastorali suddetti (secondo una logica di pastorale integrata), ognuno dei quali ha dato il proprio contributo per la stesura dei copioni, la ricerca del materiale (testi letterari, iconici, musicali), l’allestimento della rappresentazione con il supporto di strumenti multimediali, la recitazione, l’esecuzione dal vivo delle musiche. 

Destinatari, campi di intervento e riflessi sul territorio

Il percorso è stato pensato innanzitutto come “annuncio” per tutti (tanto che i primi due lavori, già realizzati, sono stati rappresentati in un Cinema – teatro di Pesaro per un pubblico eterogeneo).

In secondo luogo, nel desiderio soprattutto che esso fosse facilmente utilizzabile (nel modo spiegato alla voce “Strumenti”), il percorso è stato pensato:

  • per i catechisti e, attraverso di loro, per i ragazzi che si preparano a ricevere il sacramento della Confermazione
  • per i docenti di religione cattolica e, attraverso di loro, per gli studenti delle Scuole Secondarie (di primo e soprattutto secondo grado).

Sono già state fatte  esperienze in questo senso: per “lanciare” l’iniziativa sono state allestite le rappresentazioni in alcuni Licei della città e all’interno di una Assemblea diocesana di Catechisti.

Strumenti

Come si è detto, allo scopo di offrire ai catechisti e ai docen uno strumento didattico facilmente utilizzabile durante le lezioni (a scuola e in parrocchia) sono stati realizzati, per ciascuna rappresentazione, due video (in DVD), suddivisi in “capitolidella durata media di 10 minuti ciascuno: in questo modo il catechista o il docente può proiettare un solo capitolo alla volta, riservando il tempo restante della lezione alle domande dei ragazzi e alle relative spiegazioni.

I capitoli  del primo DVD “Molte sono le cose mirabili…”  sono:

  1. Chi è l’uomo rispetto al cosmo infinito.
  2. Grandezza e inquietudine dell’uomo.
  3. L’utopia dell’uomo padrone del mondo.
  4. La deriva del nichilismo e dell’edonismo.
  5. Sono una creatura” (G. Ungaretti)

I capitoli del secondo DVD “E voi chi dite che io sia?” sono:

  • “Chi era Costui?” : una domanda posta con stupore o con stizza
  • Il fascino esercitato dall’intelligenza, dalla potenza, dalla bontà di Gesù
  • L’ostilità suscitata dalle sue pretese: erigersi al livello della Legge, porsi al centro degli affetti più intimi, fare promesse inverosimili.
  • La vittoria del potere e la vittoria di Gesù
  • Quale la posizione più ragionevole: abbandonarlo o seguirlo? 

Riflessioni conclusive e prospettive

Da sempre la bellezza è stata necessaria alla Chiesa per comunicare se stessa. La bellezza crea condizioni facilitanti per il dialogo con gli altri uomini e con i giovani. Rende più accessibili le verità della fede e più immediato il valore culturale della fede stessa.  E poiché l’arte, la poesia e la musica sono espressioni per eccellenza di bellezza, crediamo che esse debbano essere strumenti privilegiati, oggi come ieri, per “educare alla vita buona del Vangelo”.