Progetti di accoglienza
Progetti di accoglienza e formazione
La Chiesa di Pompei, fedele al carisma del Beato Bartolo Longo e in linea ai nuovi orientamenti socio-pedagogici e legislativi, affronta le sfide sociali, umanitarie e spirituali che i nostri tempi ci mettono di fronte, con gli occhi, il cuore e l’audacia del Fondatore, le cui intuizioni restano tuttora attuali e validissime.
Il Beato Bartolo Longo è stato particolarmente attento ad ascoltare la voce (spesso silenziosa, ma sempre eloquente) degli ultimi e degli indifesi con gesti, profetici per il suo tempo, che mostrano la perenne validità dell’umanesimo cristiano anche nelle odierne nuove povertà.
All’ombra del Santuario, le Opere a favore della famiglia e dei minori, pur attraverso nuove formule, continuano a dare un’indicazione pregnante della dimensione caritativa.
Con l’applicazione regionale della legge n. 149 del 2001, che prevedeva il superamento del ricovero in Istituto entro il 31 dicembre 2006, i Centri Educativi del Santuario hanno potuto accogliere, solo a titolo semiresidenziale, minori che versano in condizioni di disagio familiare, giudicati a rischio per problemi di socializzazione, di disadattamento e con carenze a livello personale, familiare e sociale. Si realizza un percorso educativo e culturale concordato con il Servizio Sociale di provenienza che, con una dettagliata relazione socio-ambientale, richiede l’accoglienza dei minori che restano comunque sotto il diretto esercizio della potestà dei genitori.
Sono nati così i tre progetti.
Centro Diurno Polifunzionale “CRESCERE INSIEME”
Il Centro Diurno Polifunzionale “CRESCERE INSIEME”, la cui direzione è affidata alle Suore Domenicane Figlie del S. Rosario, fondate dal Beato Bartolo Longo, coadiuvate da un’équipe socio-educativa, impegnata e coinvolta a tempo pieno nella formazione dei minori.
Il Centro è ubicato in Pompei alla Piazza Bartolo Longo 1, accoglie circa 50/60 minori suddivisi in gruppi (attualmente 4). Utilizza aule-studio con servizi all’interno, due soggiorni per le attività ricreative, una sala per le attività occasionali, una sala da pranzo, un salone per rappresentazioni teatrali e un ampio giardino attrezzato con giochi.
Accoglie minori di età compresa tra i 6 e i 13/18 anni per l’intero anno scolastico dalle ore 8.30 alle ore 18.30/19.00; prevede un campo estivo di 15/20 giorni.
I minori sono ospitati gratuitamente dal Santuario, senza alcun onere per le famiglie e per lo Stato e per lo più provengono da contesti multiproblematici: minori a rischio di devianza; orfani; figli di genitori separati o conviventi, tossicodipendenti e/o alcolizzati, detenuti o agli arresti domiciliari, di famiglie mono-genitoriali femminili e/o con precarietà socio-economica-ambientale;.
La “CASA EMANUEL”
La “CASA EMANUEL” per gestanti madri e bambini: una struttura che accoglie madri gestanti e bambini donando loro tutto il necessario nel percorso di crescita personale e sociale, proponendosi come risposta alle problematiche riguardanti: 1. ragazze-madri per le quali sia stato emesso dal Tribunale competente il provvedimento di allontanamento dalla propria famiglia di origine; 2. donne in difficoltà per una gravidanza fuori dal matrimonio; 3. donne con figli costrette a fuggire da una situazione familiare difficile a causa di un partner violento; 4.donne in cerca di aiuto per i mesi di gravidanza, avendo deciso di dare il bambino in adozione; 5.donne che devono affrontare una maternità inizialmente non desiderata.
La prima mamma ed il suo piccolo Emanuele, dal quale prende il nome la casa, sono stati accolti l’8 ottobre 2003 e fino ad oggi si contano circa 70 mamme ospitate, 30 delle quali di nazionalità straniera e 80 minori.
L’accoglienza avviene su segnalazione dei Servizi Sociali territoriali, ed è organizzata per dare ospitalità ad un numero massimo di 6 mamme con bambini.
La Casa Emanuel è ubicata in Pompei alla Piazza Bartolo Longo, 1 e utilizza spazi comuni per la socializzazione, soggiorno, sala giochi per i bambini, sala da pranzo, cucina, lavanderia, camere da letto singole con arredamento anche per neonati e bambini, sala per le visite dei familiari, ampio giardino con giochi e si avvale del supporto di un’équipe socio-educativa che, insieme alle suore, segue le ospiti e i loro bambini, a tempo pieno, offrendo un sostegno in grado di abbracciare tutta la sfera personale e genitoriale.
Il Centro di Accoglienza Oratoriale Semiresidenziale Bartolo Longo
I Fratelli delle Scuole Cristiane, chiamati da Bartolo Longo, fin dal 1907, a curare il percorso educativo di ragazzi e ragazze in difficoltà, provenienti da un difficile contesto familiare e sociale, dirigono quest’opera di carità del Santuario di Pompei, avvalendosi della collaborazione di Educatori esperti ed entusiasti.
Il Centro è dotato di ambienti funzionali, adeguatamente attrezzati: sale per lo studio, sale da gioco, di musica, di informatica, teatro, palestra, laboratorio di ceramica, cortili e campetti per le attività sportive, un parco-giochi per i più piccoli e una Cappella per i momenti di Preghiera personale e di gruppo.
L’accoglienza, gratuita, è rivolta a minori dai 5 anni ai 17 anni dalle ore 8.00 alle ore 19.30 in una struttura ubicata nel centro di Pompei (Via Sacra, 39).
Il programma quotidiano è ben definito: scuola, pranzo, studio pomeridiano attività ricreative e complementari (sport, musica, ceramica, teatro, informatica), esperienze di socializzazione, formazione spirituale e partecipazione a campi estivi.
Particolare attenzione è rivolta verso i minori a rischio: orfani, figli di carcerati, di separati, di tossicodipendenti, di ragazze madri, di immigrati, operando in stretta collaborazione con i Servizi Sociali, con i Parroci e con le Associazioni di volontariato impegnate in ambito socio-educativo.
Fiore all’occhiello dell’Istituzione e del Santuario è la Banda musicale, la cui fondazione risale al 27 maggio 1894 e fu voluta da Bartolo Longo per le elevate risorse educative e spirituali insite in essa:
La Musica! Ecco la grande arte, l’arte eminentemente educatrice, cui ricorremmo per sciogliere in parte l’arduo problema della nostra opera pedagogica. Volemmo che ogni fanciullo, mentre apprendeva un mestiere da servirgli per la vita, imparasse pure a suonare uno strumento; …
Come il fanciullo progrediva nel suonare il proprio strumento, la sua anima s’ingentiliva; si mutava anche nel comportamento esteriore, il viso prendeva nuova leggiadria e nuova grazia. Certi volti arcigni dallo sguardo obliquo e diffidenti, dopo lo studio della musica son divenuti volti ridenti di fanciulli felici, dallo sguardo sereno e franco (Bartolo Longo).
Lungimiranza del cuore: vera e propria forma di comunicazione e di interazione con gli altri, la Banda offre anche … possibili sbocchi lavorativi.
Attualmente il Complesso bandistico è formato da circa 55 elementi ed è un cantiere in continua costruzione.
Oltre a vitalizzare varie manifestazioni cittadine, partecipa anche a manifestazioni regionali e nazionali, a tournée internazionali.
Tanto impegno, tante attività, tutte volte alla crescita e alla formazione dei minori dimenticati e spesso emarginati, “ in tal modo sono stati combattuti e vinti tre insormontabili e letali pregiudizi: il pregiudizio sociale, che faceva considerare con spietato ribrezzo questi poveri innocenti fanciulli come eredi e non già come vittime delle colpe paterne; – il pregiudizio scientifico, che li proclamava incorreggibili e come tali li condannava all’abbandono ed alla selezione naturale, cioè alla morte; – il pregiudizio giuridico, che dal genitore reo e dal recidivo non sperava più ravvedimento alcuno …
Questa Carità … non è la limosina, non neppure la Beneficenza, … non è neppure la filantropia, o l’Umanesimo, cioè il beneficar l’uomo perché nostro simile.
La parola “Carità”, come l’intendo io […] vuol dire amore” (Bartolo Longo).
Il Santuario di Pompei è un cantiere continuo di fede e di carità: come si aggiungono nuove di annuncio evangelico dell’Uomo Nuovo, così l’inventiva della carità affianca nuove realizzazioni concrete per aiutare gli ultimi ad essere integrati nella novità dell’umanesimo cristiano.
Forse ai visitatori e ai pellegrini – che contribuiscono in maniera decisiva al mantenimento delle nuove e vecchie strutture – giunge ancora l’eco della loro freschezza. Attualmente, infatti, vanno almeno elencati tra le più recenti Opere pompeiane: 1. il Centro per il recupero dei tossicodipendenti (“Comunità Incontro”), 2. la Casa Famiglia per Minori Oasi Vergine del Sorriso (“Fraternità di Emmaus”), 3. la Casa Famiglia Maria, Madre di Misericordia. Casa di preghiera e accoglienza (Associazione “Comunità Papa Giovanni XXIII”).
