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Il saluto al Santo Padre del Card. Bagnasco

Al suo arrivo in Cattedrale il Papa stato accolto dal saluto di S.Em.za il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della CEI. La Chiesa italiana – ha detto Bagnasco – legge i segni dei tempi «a partire da una rinnovata riflessione sull’umano, soffermandoci sul modello di persona diffuso nel contesto sociale di cui siamo parte. Quali mete ideali vengono proposte agli uomini e alle donne di oggi, e soprattutto ai più giovani?». «Comprendere l’antropologia – ha proseguito Bagnasco –, spesso fatta propria da tanti in modo inconsapevole, ci sfida a ripensare la proposta cristiana, trovando linguaggi e iniziative più adatte per proporre il modello di umanità che risplende nella persona di Cristo. Intendiamo far emergere le attese del cuore, mostrando che esse trovano pienezza in un progetto più alto; ci proponiamo di mostrare che il Signore non distrugge ma eleva l’umano, non lo schiaccia ma lo libera. È in questo senso che parliamo di nuovo umanesimo consapevoli che, come ha scritto nell’Enciclica Laudato si’, “non c’è ecologia senza un’adeguata antropologia”. Un umanesimo dove il volto di Gesù appare come volto amico e la sua misericordia ispira il vivere insieme».

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