esperienze

Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Fondazione TSD Comunicazioni

Un’esperienza pastorale nel settore dei nuovi media

La Fondazione TSD Comunicazioni, sorta nel 1998 per iniziativa della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro e della Provincia Romana dei Frati Predicatori, e sostenuta dalla diocesi aretina, è da quella data l’editore della emittente Telesandomenico (TSD), fondata da p. Giovanni Serrotti o.p. nel 1980. Nell’ambito di un incisivo intervento di rilancio avviato nel 2008 dal vescovo Gualtiero Bassetti e poi energicamente sostenuto dal nuovo arcivescovo Riccardo Fontana, essa è divenuta responsabile del sistema dei media diocesani (tv, settimanale, siti internet).

Campo di intervento

I media diocesani, coerentemente alle indicazioni del Magistero, cooperano alla missione evangelizzatrice della Chiesa, offrendo alla comunità ecclesiale spazi, strumenti e linguaggi comunicativi in grado di raggiungere tutti coloro che vivono e lavorano nel vasto territorio diocesano, nonché nei territori toscani raggiunti dal segnale televisivo.

La trasmissione della fede, l’educazione religiosa e la vita liturgica della Chiesa, che pure costituiscono lo sfondo naturale entro il quale si dipana l’attività dei media diocesani, trovano un’originale declinazione nel palinsesto e nelle video produzioni che hanno nei nuovi social media il loro canale elettivo di diffusione, specie fra i più giovani. Ed è soprattutto nella narrazione della vita quotidiana della città e della provincia, attraverso le lenti del Vangelo, che la trasmissione della fede diventa valorizzazione dei luoghi di spiritualità, sostegno alla persona, attenzione e vicinanza alle diverse fragilità, promozione della carità, del dialogo, del lavoro, della festa, della custodia del creato: con l’uso dei media, la comunità cristiana abita anche l’agorà virtuale della comunicazione e ne fa un luogo privilegiato di pastorale.

Soggetti coinvolti nell’iniziativa

Il sistema di TSD è animato da un gruppo di giovani professionisti: giornalisti, tecnici, operatori, web editor e responsabili di produzione, a cui si affiancano numerosi collaboratori e volontari.

Fondamentale è la rete di collaborazioni e partnership: oltre al prezioso sostegno degli altri Centri pastorali diocesani, la redazione è stata in grado di costruire collaborazioni con le realtà istituzionali, economiche e sociali della provincia. Originale il rapporto instaurato con le realtà formative e accademiche del territorio, in particolare con gli istituti scolastici: ogni anno TSD ospita gli stage professionali promossi dal Liceo scientifico “Francesco Redi” e dal Liceo artistico “Piero della Francesca” di Arezzo. Gli studenti di quest’ultimo sono stati i protagonisti del formatWork in progress”, dedicato al rapporto scuola-lavoro. Inoltre, l’emittente ha seguito i principali progetti formativi del “Redi”, tra cui i viaggi della memoria sui luoghi dell’Olocausto e la trasferta a Lampedusa dedicata ai temi dei flussi migratori e dell’accoglienza. Infine, con il Liceo Musicale “Francesco Petrarca” è stato realizzato il video-laboratorio “Quando le parole non bastano”, dedicato al progetto di musicoterapia per ragazzi disabili.

Soggetti destinatari, finalità dell’iniziativa, strumenti

ll segnale di TSD copre le province di Arezzo, Firenze, Prato, Pistoia e parte del territorio senese, per un raggio che va da Montepulciano fino alle porte di Lucca: il bacino comprende quasi 2 milioni di abitanti, con una media di 160mila contatti giornalieri, a cui si aggiungono gli utenti del web: il sito di TSD (www.tsdtv.it) ha una media di 600 visualizzazioni giornaliere, con picchi che hanno raggiunto anche i 7mila “click” in occasione di eventi significativi. Il sistema è attivo anche sul terreno dei social media: il canale YouTube e le pagine Facebook e Twitter sono sempre aggiornati ed ottengono risultati incoraggianti.

L’attenzione ai temi enunciati costituisce il proprium di questa esperienza pastorale e segnala l’originalità della linea editoriale dei media diocesani rispetto agli altri operatori del settore, come emerge dai numerosi progetti avviati dalla Fondazione negli ultimi anni, che si concretizzano principalmente in rubriche, reportage, format. Primo e più longevo esempio è la rubrica “Nessuno Escluso – Lo spazio del terzo settore”, appuntamento settimanale con le associazioni che lavorano in ambiti legati al sociale come la disabilità, l’educazione, i diritti della persona, la salute e il volontariato; peculiarità del format, che rientra nel progetto “Le abilità diverse della disabilità”, promosso dalla Caritas diocesana e finanziato dal bando CEI 8×1000, è la conduzione affidata a Gianmarco e Paolo, ragazzi con disabilità. Gli studenti delle scuole medie inferiori diventano reporter e presentatori nel “TSD Notizie Kids”, un tg a misura di bambino che in un linguaggio chiaro e coinvolgente aiuta a sviluppare una coscienza critica. Sono i giovani, invece, i protagonisti del progetto “Flight Zone”, che ha raccontato la formula vincente della formazione alla pari tra adolescenti per combattere il disagio giovanile. Un nuovo punto di vista sul complesso rapporto tra mondo della scuola e del lavoro è quello offerto da “Work in progress”, format che ha come protagoniste cinque studentesse alle prese con tirocini professionali. Ma l’informazione non dimentica nessuno e parla tutte le lingue del mondo: “TSD Week World” è un notiziario settimanale in multilingua (albanese, arabo, francese, inglese, polacco e rumeno) realizzato con la collaborazione degli studenti di origine straniera che frequentano le scuole e le università del territorio. Si esce dai confini locali anche con “Terra Santa LinkLinea diretta con Gerusalemme”, rubrica settimanale dedicata alle realtà cristiane del Medio Oriente e ai ponti di solidarietà che collegano le due sponde del Mediterraneo, sull’impulso del gemellaggio che dal 2010 lega la Diocesi al Patriarcato Latino di Gerusalemme.

Alle diverse culture religiose dei cittadini che abitano in provincia di Arezzo è stata dedicata la trasmissione “La tavola delle religioni”: Ebraismo, Islam, Buddismo ed Induismo vengono riscoperti attraverso gli autentici valori dell’ospitalità e della convivenza, grazie alle originali finestre culinarie che punteggiano la trasmissione.

La cucina fa da cornice di “Arzillamente con ribollita e cous cous”, laboratorio televisivo sulla vita domestica, dedicato soprattutto ad anziani, casalinghe e assistenti familiari. Infine, agli anziani è stato dedicato il ciclo di reportage “Insieme”, nel quale si sono raccontati gli istituti di accoglienza del territorio, per riflettere sulla qualità di vita degli anziani con uno sguardo più attento e più vicino, senza stereotipi, e per ripensare le politiche di welfare e di comunità.

Frutti sul territorio

L’attenzione rivolta a temi, fasce di popolazione e formazioni sociali spesso estranee al dibattito massmediale ha sollecitato e continua a suscitare collaborazioni, partnership, progetti e proposte di collaborazione.

Eventuali difficoltà e criticità incontrate

Gli incoraggianti risultati, quali emergono dalle rilevazioni statistiche e dalla crescente attenzione che i progetti della Fondazione riscuotono sul territorio, segnalano come le difficoltà si concentrino pressoché esclusivamente sul tema della sostenibilità economica del sistema, resa più difficile per l’elevata qualità tecnologica richiesta e per la perdurante contrazione dei contributi pubblici e del mercato pubblicitario.

Eventuali proposte per superare il nodo problematico

La strada individuata per superare il nodo problematico è principalmente quella di incrementare la collaborazione con le istituzioni, pubbliche e private, presenti sul territorio, nonché di accrescere la partecipazione a bandi locali, nazionali e anche internazionali, al fine di realizzare i progetti allo studio e quelli in corso di realizzazione.

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