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Pescara - Penne

Associazione A.Mar.Lui

In onore dei Beati Beltrame Quattrocchi

L’Associazione di fedeli laici Maria e Luigi (A.Mar.Lui), in onore dei Beati Beltrame Quattrocchi, con l’approvazione dello Statuto da parte dell’Arcivescovo di Pescara, è nata il giorno 18 giugno 2010, a norma del canone n. 299 § 1 del Codice di Diritto Canonico.

Voluta tenacemente dalla ultima figlia dei Beati Enrichetta, al tempo unica rimasta della splendida famiglia romana, che tanto ha donato alla Chiesa attraverso i beati sposi, Maria e Luigi, e i figli Padre Paolino, trappista delle Frattocchie, don Tarcisio, già monaco benedettino e poi sacerdote diocesano, tanto compianto dall’Agesci, Associazione che egli ha seguito e amato per anni, sulla scia del rapporto privilegiato che i genitori avevano con essa, Madre Cecilia Benedettina di clausura a Milano.

Lo statuto è stato approvato e presentato al pubblico dall’arcivescovo di Pescara, mons. Tommaso Valentinetti, proprio il 18 giugno 2010, rispettando, confermando e rafforzando il desiderio dei soci fondatori e di Enrichetta, nel volere che per statuto fosse sempre “una coppia unita sacramentalmente nel matrimonio” alla presidenza dell’associazione. Si tratta decisamente di una significativa novità nella storia della Chiesa. Per il primo quinquennio sono stati chiamati alla presidenza i coniugi Giulia Paola Di Nicola e Attilio Danese, docenti dell’Università di Chieti, esperti in scienze e spiritualità familiare.

AMARLUI ha già celebrato 4 convegni nazionali dell’Associazione: Roma, Campidoglio (2011), Pescara (2012), Roma, Regina Apostolorum (2013), Perugia (2014).

L’associazione ha diverse sezioni in varie parti d’Italia (Roma, Teramo, Torino, Napoli, Pompei, Perugia, Cortona, Sorrento, Treviso, Sulmona, Corato, Nola , Campobasso, Cingoli (MC), Ischia (Na), Laconi (Or), Lanciano (Ch), Pistoia, Ravenna, Roma, San Benedetto del Tronto, Tivoli) e sta estendendosi gradualmente su tutto il territorio nazionale. Ancor più incoraggiante le richieste dall’estero per documentazione e reliquie.

Campo di intervento

Queste le note caratteristiche della nuova associazione:

  • È rivolta soprattutto agli sposi, ma è aperta a quanti sono interessati a sostenere il matrimonio e la spiritualità coniugale (sacerdoti, religiose e religiosi, singoli fedeli laici), nello spirito della reciprocità delle vocazioni
  • Sostiene gruppi che nascono liberamente, in sintonia con gli obiettivi statutari dell’Associazione.
  • Promuove una spiritualità di comunione in famiglia, a seguito della vita esemplare di Maria e Luigi e delle altre coppie di sposi santi, noti e meno noti, con particolare attenzione a:
    • una laicità tipica della ferialità della vita di famiglia
    • la specificità della vita matrimoniale, in unità e distinzione rispetto alle altre vocazioni
    • uno spirito di servizio attivo e responsabile alla persona umana e alla coppia nella società e nella Chiesa, nel rispetto della dignità e della vocazione di ciascuno
    • la valorizzazione dell’inestricabile legame tra eros e agape, senza confonderli né contrapporli
    • l’attenzione premurosa verso tutti, in particolari fidanzati e sposi, così come sono, nelle diverse situazioni materiali e morali che si trovano a vivere
    • la disposizione ad imparare da tutti, interrogandosi insieme sul senso degli eventi e della propria storia di vita, nello spirito della fraternità universale
    • il sostegno all’amore umano e cristiano, con particolare attenzione al rispetto delle differenze, all’obbedienza reciproca tra gli sposi, al compito educativo dei genitori e alla gratitudine filiale.
  • L’Associazione svolge tutte le attività necessarie o utili al raggiungimento delle finalità espresse dall’art. 2.
  • Promuove la conoscenza della vita e delle opere dei Beati Maria e Luigi attraverso manifestazioni e convegni culturali e spirituali, la diffusione e  il sostegno di studi, pubblicazioni, opere artistiche relative ai Coniugi Beati o Canonizzati.
  • Sostiene la postulazione della causa di canonizzazione dei beati coniugi Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi.

Amarlui b

Soggetti coinvolti

Sono membri dell’Associazione i singoli fedeli laici che, dopo il previsto cammino di preparazione, hanno dichiarato di voler operare attivamente nella Associazione ed in essa siano stati accolti.

Alle stesse condizioni di cui al primo paragrafo possono essere membri dell’Associazione: i sacerdoti (cfr. CIC, can 298, § 1) ed i religiosi e le religiose con il consenso dei loro superiori (cfr. CDC, can 307, § 3).

Data la prospettiva nazionale e internazionale dell’Associazione, possono far parte della medesima gruppi o associazioni che vogliano perseguire le stesse finalità, presenti in altre diocesi della Chiesa cattolica in Italia e all’estero, purché con l’approvazione dei rispettivi Ordinari e del consiglio di Presidenza, che provvederà a regolare i rapporti con l’Associazione madre.

Sono membri “fautori” coloro i quali, secondo le loro possibilità ed attitudini, desiderino sostenere ed incrementare l’associazione. 

Capacità di integrazione con altre iniziative

Collaborazioni con altre associazioni partner individuate negli anni soprattutto in occasione dei Convegni nazionali annuali dell’AMARLUI. Sono state esperite collaborazioni con gli Uffici di Pastorale diocesana della famiglia sia a livello del Vicariato che delle Diocesi in cui ci sono sezionii decentrate dell’associazione. Inoltre si sono strette collaborazioni significative con l’Azione Cattolica Nazionale in più occasioni, con il Movimento Famiglie Nuove, l’Ordine degli Avvocati di Roma, con il Rinnovamento dello Spirto, con gli Scouts, con L’Unitalsi.

Soggetti destinatari, finalità dell’iniziativa, strumenti

L’Associazione è rivolta soprattutto agli sposi, ma aperta a quanti sono interessati a sostenere il matrimonio e la spiritualità coniugale (a qualsiasi vocazione appartengano e qualsiasi credo religioso professino o non professino). Si pone a servizio degli sposi e di quanti vogliano aderire in piccoli gruppi, che nascono spontaneamente in sintonia con gli obiettivi statutari e che possono costituire le sezioni diocesane locali, previa l’approvazione dei rispettivi Ordinari.

L’Associazione svolge la sua attività attraverso:

  1. seminari ed incontri di studio;
  2. convegni, tavole rotonde e conferenze;
  3. indagini e ricerche;
  4. pubblicazioni e notiziari cartacei, audio o video (DVD);
  5. convegni nazionali e internazionali sulla figura e l’opera dei Beati
  6. edizione di riviste, giornali, periodici in forma cartacea e telematica;
  7. edizione di testi sia in forma cartacea che telematica;
  8. sito web con news e collegamento in mailing list e in link con altre associazioni;
  9. compartecipazione come associazione a convegni, seminari, corsi, manifestazioni artistiche, letterarie, teatrali e musicali, a livello nazionale ed internazionale, intesi come strumento di formazione e di arricchimento della sfera culturale e spirituale;
  10. ogni attività idonea al raggiungimento del fine associativo, tra cui la stipula di convenzioni con enti pubblici o privati fornendo tutte le garanzie richieste, per il raggiungimento dello scopo sociale.

Frutti sul territorio

L’asssociazione opera nei diversi contesti diocesani sempre in sintonia con gli Uffici diPastorale diocesana per la famiglia. Sviluppa e sostiene le attività in favore della spiritualità coniugale. Sintetizza e fornisce gli strumenti di approfondimento sul tema dell’anno associativo attraverso il Convegno che normalmente si svolge intorno al 25 novembre, memoria liturgica dei Beati, e alla vigilia dell’Avvento, inizio dell’intero anno associativo. Durante la preparazione del Sinodo straordinario dei Vescovi ha discusso e formulato le risposte al questionario, inviate alla segreteria generale deel Sinodo attraverso la Cei. Durante il Sinodo straordinario dei Vescovi l’Associazione si è messa a disposizione fornendo le reliquie ex ossibus da esporre in Santa Maria Maggiore durante l’inaugurazione del Sinodo e per tutta la durata del medesimo.

Raccoglie testimonianze di grazie spirituali e cerca di istruire pratiche canoniche per il riconoscimento del miracolo necessario alla loro Canonizzazione, guidati dall’esperienza del Postulatore e di altri membri del Consiglio direttivo.

Eventuali difficoltà e criticità incontrate

Le difficoltà incontrate sono dovute a diversi ordini di fattori:

– come laici manchiamo di un regolare sostegno da parte delle istituzioni ecclesiali;

– essendo stati cooptati   dalla figlia dei Beati Enrichetta, non abbiamo potuto scegliere i collaboratori e pertanto talvolta facciamo fatica a far condividere la linea statutaria.

– dal punto di vista economico, siamo nati senza un fondo cassa, essendosi il patrimonio esaurito nella precedente esperienza della Fondazione che fu chiusa dalla CEI, e abbiamo dovuto fare notevoli sforzi per mantenere in vita la neonata associazione. Non ancora abbiamo ricevuto il contributo promesso dall’allora segreteria della CEI (mons. Crociata) sulla base della somma attribuita alla Fondazione Beltrame ormai estinta.

Nonostante tutto, abbiamo tenuto in piedi un sito web: http://www.luigiemaria.com ; distribuiamo un foglio di collegamento trimestrale on line e via email: Tracce di spiritualità coniugale, portiamo avanti un’attività ordinaria di formazione,  di corrispondenza on line e di segreteria, abbiamo costituito un archivio storico del Processo di Beatificazione sito in Pescara nella Sede dell’Associazione medesima, inviamo regolarmente a quanti domandano da vari paesi del mondo, le reliquie di cui dispone il postulatore, ogni anno onoriamo la data liturgica dei beati, che corrisponde al loro matrimonio il 25 Novembre, con un convegno nazionale.

Eventuali proposte per superare il nodo problematico

Porsi al servizio della diffusione del messaggio spirituale dei Beati collaborando con la pastorale della famiglia. Sviluppare un’attenzione per la santità coniugale e rimanere in sintonia con i percorsi della CEI ( vedi Firenze 2015) e dei lavori Sinodali ( ottobre 2015) cercando di contribuire con le nostre povere forse ad immettere testimonianze e riflessioni utili per far crescere le famiglie cristiane nella vocazione universale e feriale alla santità.

Riflessioni conclusive e prospettive 

All’interno dell’Associazione e condividendolo con i responsabili locali abbiamo prodotto un documento che si ritiene utile affidare alla Segreteria del Comitato come base e finalizzazione per il nuovo umanesimo di ispirazione cristiana. Si tratta di una proposta di Umanesimo familiare e di una testimonianza di sacerdozio familiare, termine tipico dei Beati.

Si veda in particolare il documento preparato in funzione della Quaresima verso Firenze 2015 che utilizzeremo settimanalmente durante la Quaresima per la meditazione e la preparazione al Convegno Ecclesiale di Firenze.

 

» Sito web

 

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