esperienze

Parma

Associazione Viandanti

L’Associazione Viandanti è costituita a Parma da un gruppo di laici di varie realtà italiane nel 2010. La costituzione segue un lavoro preparatorio di tre anni: uno dedicato ad una ricognizione sul progetto, attraverso l’intervista a 23 testimoni privilegiati (presbiteri, teologi, informatori religiosi, fondatori di comunità, ecc.); due di lavoro di un Comitato promotore.

Campo di intervento

  1. La nostra iniziativa

Diverse sono le considerazioni che ci hanno spinto a realizzare un’iniziativa espressione di (e per) un laicato cristiano adulto che sappia operare in modo responsabile ed autonomo sui temi ecclesiali e sociali.

Innanzi tutto l’esigenza di dare piena realizzazione a quanto il Concilio ecumenico Vaticano II dice dei laici in “Lumen Gentium” (capitolo IV), “Apostolicam Actuositatem” e in “Gaudium et Spes”.

In secondo luogo, ci hanno sollecitato alcune constatazioni:

a) Il laicato nella Chiesa continua a rimanere un soggetto debole sia nella capacità di proposta sia nello svolgimento dei vari ruoli che potrebbe/dovrebbe avere nella vita della Chiesa.

b) I laici, pur essendo la grande porzione del Popolo di Dio e nonostante che dal Vaticano II ad oggi si sia riproposta periodicamente l’importanza del loro ruolo, restano in una situazione di sostanziale marginalità.

c) La necessità che emergano adeguate forme di spiritualità evangelica da vivere nella quotidianità. Dall’inizio del ‘900 al Concilio Vaticano II si è pensato ad una spiritualità del laicato sostanzialmente ricalcata su quella dei religiosi. Oggi si avverte sempre più l’esigenza di una chiara e forte spiritualità da proporre al cristiano che vive nella ferialità.

d) L’attività pastorale (metodi e contenuti) richiede sempre più di affrontare le questioni legate ai temi degli ambienti che normalmente sono collocati al margine della vita ecclesiale (donne, divorziati, presbiteri sposati, non credenti, agnostici, gay, emarginati in genere). In questi ambiti, come in quelli ordinari, il laicato può svolgere un ruolo peculiare significativo.

e) La necessità di un laicato che sia capace di contributi qualificati e di libertà di parola (l’evangelica parresia) nelle comunità ecclesiali e nel rapporto con la gerarchia, per superare una situazione di “afonia” che priva la Chiesa della ricchezza del contributo di una sua importante componente.

Soggetti coinvolti / Soggetti destinatari, finalità dell’iniziativa, strumenti

  1. Fare rete per rompere il silenzio. Tra il Popolo di Dio esistono molte iniziative, molti gruppi che svolgono con carattere di stabilità attività di animazione biblica e spirituale, di cultura teologica o di animazione ecclesiale e che sono sensibili ad una visione ecclesiologica partecipativa, potremmo dire sinodale. Si tratta di realtà – più o meno strutturate, più o meno grandi – che vivono e operano a livello di base, di popolo, che in molti casi intercettano quella porzione del Popolo di Dio che non partecipa per motivi diversi alla vita delle associazioni o dei movimenti riconosciuti, delle parrocchie. Una realtà frammentata, con tante presenze vive, vivaci e puntiformi. Molti fanno cose anche di valore, ma tutti sono isolati e il loro agire di solito non supera il livello territoriale, non fa opinione nella realtà più ampia della Chiesa italiana.

In particolare riteniamo che un collegamento in rete possa:

a) favorire l’incoraggiamento reciproco e creare le condizioni per un salto di qualità nell’impegno per il cambiamento;

b) dare visibilità al fatto che vi sono realtà che ricercano e propongono modalità per una Chiesa più partecipata e sinodale;

c) essere uno dei mezzi per far crescere un laicato adulto che sa di poter essere Chiesa sulla base del battesimo;

d) creare e dare voce a un’opinione pubblica responsabile all’interno della Chiesa Italiana.

  1. Il metodo della Rete

a) Rispetto delle identità. L’irriducibile diversità delle varie realtà è un valore da conservare e valorizzare. Ogni gruppo ha una sua identità e specificità che trae linfa e creatività dal territorio nel quale opera, una sorta di genius loci che difficilmente può essere omologato in aggregazioni unitarie sovra ordinate.

b) Messa in comune delle proprie storie. I Gruppi ai quali ci si rivolge, a differenza delle articolazioni territoriali delle Associazioni o dei Movimenti, non hanno storie comuni, costruite attraverso i vari incontri formativi e di democrazia interna che le realtà strutturate solitamente organizzano. Riteniamo perciò importante vi siano uno o più momenti iniziali che servano per riconoscere e condividere i propri percorsi, per trovare i punti di contatto e le possibilità di iniziative comuni.

c) Collegamento “leggero”. La Rete per sua natura è strumento di collegamento agile senza formalizzazioni. Volendo creare una realtà che possa essere opinione pubblica significativa nella Chiesa italiana, la modalità che più può rispondere al nostro scopo ci sembra sia lo strumento federativo.

4 All’interno di un processo più ampio

L’iniziativa della Rete si colloca all’interno di un progetto di iniziativa laicale che si chiama “Viandanti”.

L’impegno che l’Associazione “Viandanti” vuole sviluppare è il seguente:

  • di creare uno spazio d’incontro, di dialogo e di elaborazione, nel quale vi si possano incontrare – senza censure preventive, nella libertà e nell’autonomia -, credenti di vari orientamenti, credenti e non credenti, esponenti di vari orientamenti culturali e politici;
  • di mantenere viva una visione plurale, nell’oggi come nella prospettiva storica, della realtà e della vita della Chiesa nei vari ambiti (liturgico, teologico, esegetico, ecclesiologico, del diritto, della tradizione e del magistero ordinario);
  • di affrontare a tutto campo, con un lavoro costante nel tempo aperto alla più ampia possibilità di collaborazione con altre realtà, le questioni nodali nella vita della Chiesa e nel rapporto Chiesa-Mondo.

Gli strumenti già realizzati o che stiamo progettando per dare concretezza agli obiettivi sono:

1) La Rete dei Viandanti.

2) Il sito web (www.viandanti.org on-line dal giugno 2011)che pensiamo come: (a) portale per la Rete che si sta costruendo; (b) strumento di espressione dell’opinione pubblica nella Chiesa; (c) filtro e rilancio di quanto di significativo c’è in rete su laicato/laicità, vita/riforma della Chiesa, impegno per trasformare e “animare le realtà che costituiscono l’ordine temporale”.

3) Le iniziative di formazione e dibattito (seminari/convegni/corsi) che devono: (a) avere un carattere di organicità; (b) prevedere momenti di scambio e di incontro che favoriscano la circolarità delle idee e il crearsi una “comunità di idee” in senso lato.

4) Un’attività editoriale che si ponga come scopo: supportare la formazione, l’impegno e la cultura di un laico adulto; creare un’opinione pubblica nella Chiesa; creare una visione plurale della realtà e della vita della Chiesa; di dare dignità pubblicistica e diffusione nazionale ai materiali significativi prodotti dai gruppi della Rete e dalle diverse realtà locali vivaci e profetiche.

Frutti sul territorio

La Rete dei Viandanti oggi è costituita da 27 gruppi e riviste [r] che svolgono varie attività. La compongono: Associazione “Amici don Germano”- Venezia; Associazione Mounier – Cremona; Associazione Oreundici [r] – Civitella san Paolo (RM); Casa della solidarietà – Quarrata (PT); Chiesa oggi – Parma; Chicco di Senape – Torino; Città di Dio – Invorio (NO); Comunità del Cenacolo – Merano (BZ); Comunità ecclesiale sant’Angelo – Milano; Dialoghi [r] – Lugano (Svizzera); Esodo [r] – Mestre (VE); Fine Settimana – Verbania; Fraternità degli Anawim – Roma; Galilei – Padova; Gruppo ecumenico donne – Verbania; Koinonia [r] – Pistoia; Il Concilio Vaticano II davanti a noi – Parma; Il filo/Napoli;. il Gallo [r] – Genova-Milano; Itinerari e incontri – Fonte Avellana (PU); Laboratorio di Sinodalità Laicale (LaSiLa) – Milano; l’altrapagina [r] – Città di Castello (PG); Lettera alla Chiesa fiorentina – Firenze; Matrimonio [r] – Padova; NOTAM [r] – Milano; Oggi la Parola – Camaldoli (AR); Pluralismo e dialogo – Colognola ai Colli (VR); Sostenere, non Sopportare (SnS) – Bologna; Tempi di Fraternità [r] -Torino 

Le iniziative di formazione e dibattito organizzate dall’Associazione e dalla Rete sono state varie:

A livello nazionale

  • Lettera alla Chiesa che è in Italia (2013), elaborata dai Gruppi aderenti alla Rete e inviata a tutti i vescovi italiani. Presentata con un seminario al Centro san Fedele a Milano. (http://www.viandanti.org/?page_id=3967)
  • Convegno nazionale della Rete: “Separati, divorziati, risposati, Fallibilità dell’amore umano nello sguardo di Dio” (Bologna, 13 settembre 2014). Un contributo per il Sinodo. (http://www.viandanti.org/?page_id=8144)
  • Incontri fraterni, che hanno lo scopo di fare visita, in piccoli gruppi, a testimoni privilegiati della vicenda ecclesiale e civile italiana. Si tratta di visite che sono occasione di colloquio e di conoscenza, per testimoniare amicizia e affetto e per uno scambio di idee. (http://www.viandanti.org/?page_id=3836)

A livello locale

  • Letture bibliche. Una giornata dedicata ad una lettura trasversale, a tema, della Bibbia, con biblisti preferibilmente laici. Siamo al quinto incontro.

(http://www.viandanti.org/?page_id=3831)

  • Giornate di Mamre, per una ricerca e un approfondimento dei temi della spiritualità.

Riflessioni conclusive e prospettive

Il costante feed-back che si attua con i Gruppi della Rete ha messo in evidenza la grande utilità del collegamento in rete per un incoraggiamento reciproco, per rafforzare la consapevolezza e l’attività dei gruppi, per l’apertura ad un orizzonte più ampio di quello locale.

Le prospettive, alle quali stiamo lavorando, sono:

– il costante ampliamento della Rete;

– il potenziamento del sito web;

– il mantenimento del convegno nazionale della Rete, al momento a scadenza biennale;

– l’avvio di iniziative di formazione a livello seminariale;

– la richiesta di incontri con i vescovi per realizzare quanto previsto da LG 37 e presentare punti di vista sui problemi della vita ecclesiale.

 

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