esperienze

Como

Non rubiamoci il futuro

Corso di formazione all’etica ambientale per insegnanti

In un momento in cui il pensiero è posto ai margini dell’esperienza umana e comunitaria, l’aspetto educativo diventa una delle leve più incisive per il cambiamento e per la costruzione di una società umanamente più equa e che guardi oltre un orizzonte puramente economicistico. Come ha ricordato la Conferenza Episcopale Europea: educare è già credere al futuro, sia nella sua esistenza sia nella capacità di costruirlo e orientarlo, con solidarietà e responsabilità.

In quest’ottica, il Servizio alla Pastorale Sociale, del Lavoro e Custodia del Creato della Diocesi di Como, in collaborazione con l’Ufficio per la pastorale della Scuola e dell’Università ha organizzato per il 2013 e riproposto anche per gli anni seguenti, un corso di formazione per insegnanti dal titolo “Non rubiamoci il futuro”, un progetto educativo alla responsabilità e custodia del creato. L’iniziativa ha visto il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Como, dell’ente Provincia di Como, del Comune di Como, dell’UCIIM (Unione Cattolica Italiana Insegnanti Medi) e dello Sportello Scuola & Volontariato.

Il corso propone ai docenti delle Scuole Secondarie di Secondo grado un percorso sulle tematiche dell’Etica ambientale alla luce delle attuali riflessioni ed elaborazioni in merito. Partendo dalla situazione attuale, si sono ripercorse alcune tappe costitutive della “questione ambientale”; successivamente dalla riflessione su alcune grandi figure del ‘900, dal rapporto tra l’uomo e la natura e dall’identificazione dei grandi temi della cultura ambientale, si è arrivati a tratteggiare i lineamenti di un’etica ambientale fondata su una nuova concezione del mondo, dell’essere umano e del reciproco rapporto.

Durante il corso è stata fornita un’ampia bibliografia sui temi trattati, oltre a materiale didattico di supporto; al termine è stato rilasciato un attestato di partecipazione.

Questo corso di formazione ha costituito il primo passo per un percorso che la Diocesi di Como, su iniziativa del Servizio alla Pastorale Sociale, del Lavoro e Custodia del Creato, ha avviato per la costituzione di un Centro di Etica Ambientale (C.E.A.) per le province di Como e Sondrio. Il progetto ha lo scopo di coinvolgere le parrocchie, le istituzioni territoriali e l’intera società civile in una riflessione e un dialogo per collaborare alla costruzione di un pensiero etico e di giustizia che abbia al centro la custodia del creato, una migliore condizione istituzionale per lo sviluppo e la promozione della persona umana.

C.E.A. si propone di avviare un laboratorio comune con le istituzioni pubbliche, le associazione professionali e imprenditoriali, allo scopo di elaborare progetti e sviluppare strategie propositive, attraverso l’ideazione di attività di ricerca, riflessione, dibattito, sensibilizzazione e formazione, attente ai nuovi scenari dell’evoluzione della problematica ambientale.

Il lavoro del C.E.A. di Como-Sondrio si svilupperà in stretta sinergia con il C.E.A. di Bergamo, attivo già da anni, e con quelli che stanno nascendo nelle altre Diocesi Italiane.

I temi sviluppati nelle due giornate di formazione sono stati:

  • Il dibattito attuale sulla civiltà moderna
  • La nascita della questione ambientale
  • I protagonisti dell’etica ambientale del ‘900
  • I grandi temi dell’etica ambientale

Campo di intervento

Trasmissione della fede, cura educativa, fratellanza, custodia del creato

Soggetti coinvolti

Pastorale Sociale, del Lavoro e Custodia del Creato, Ufficio per la pastorale della Scuola e dell’Università, Ufficio Scolastico Provinciale di Como, ente Provincia di Como, Comune di Como, UCIIM (Unione Cattolica Italiana Insegnanti Medi), Sportello Scuola & Volontariato

Soggetti destinatari, finalità dell’iniziativa, strumenti

Insegnanti delle scuole secondarie di secondo grado.

Frutti sul territorio

Si ancora in una fase iniziale dell’esperienza per cui stiamo ancora facendo una attenta valutazione della ricaduta.

Difficoltà e criticità incontrate

Difficoltà per una sinergica e costruttiva collaborazione con la pastorale ordinaria.

Problemi per una capillare diffusione dell’iniziativa nei vari plessi scolastici.

Riflessioni conclusive e prospettive

L’iniziativa è sicuramente da ripetere (come si sta facendo) perché si nota una scarsa conoscenza delle problematiche e della necessita di una informazione, formazione e sensibilità rispetto a questioni di etica ambientale.

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