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Concordia - Pordenone

Lo spirito non va in vacanza

Umanizzare il tempo libero con i media cattolici

La Parrocchia di Bibione (provincia di Venezia, Diocesi di Concordia-Pordenone) è situata in una località turistica dell’Alto Adriatico. Mediamente la cittadina ha sei milioni di presenze, delle quali in gran parte giovani e famiglie. Tenendo conto di questi numeri e di questa tipologia di turisti, la parrocchia ha cercato di individuare e quindi attuare una serie di iniziative per coinvolgere i turisti e offrire loro un “tempo libero” di incontro, riflessione e preghiera. In questo progetto fin da subito sono stati inseriti i mass media cattolici, Avvenire e il settimanale diocesano Il Popolo, TV2000 e Radio in Blu e, in questi ultimi anni, Famiglia Cristiana e Credere.

Tenuto conto che il turista durante la vacanza ha più tempo libero proprio perché “liberato” dalle tante incombenze della vita quotidiane, la Parrocchia è riuscita a offrire un ventaglio di iniziative variegate cercando così di individuare vari interessi: dal teatro, ai concerti d’organo, alle conferenze con Testimoni, alle notti di adorazione eucaristica con disponibilità di confessori, alla proposta di Sante Messe nelle varie lingue (italiano, tedesco, slovacco e polacco). I numeri delle presenze alle singole iniziative confermano l’interesse della gente e altresì le Categorie Imprenditoriali del territorio ritengono ormai la proposta culturale e spirituale della Parrocchia un “valore aggiunto” alla proposta turistica, tanto da servirsi delle iniziative stesse per la promozione turistica. A questa collaborazione, va aggiunto l’apporto e il sostegno del Comune di San Michele al T., al quale appartiene Bibione, e alla Regione Veneto, oltre naturalmente alla Diocesi e agli Uffici nazionale della CEI per la pastorale del turismo-tempo libero-sport, Progetto Culturale, Ufficio comunicazioni sociali.

L’iniziativa è portata avanti da un gruppo di volontari della Parrocchia (una quarantina, composto prevalentemente da adulti ma anche da un gruppo di ragazzi e giovani impegnati nella gestione di un book shop, con la vendita di libri di ispirazione cristiana) e, grazie al forte legame con la Direzione e Redazione di Avvenire, si riesce a individuare e contattare Testimoni grazie ai quali riflettere sui temi del momento. La collaborazione con i mass media cattolici è un punto forte della proposta, convinti che i mass-media rappresentano un ottimo strumento di informazione e soprattutto formazione per una vita cristiana, sapendo allenare i lettori a leggere e interpretare la realtà alla luce del Vangelo e della Dottrina Sociale della Chiesa.

L’iniziativa è giunta alla sua VIII edizione, tenendo conto che c’è stato un anno “0” dal quale tutto ha preso il via.

I destinatari dell’Iniziativa sono naturalmente i turisti che trascorrono le loro vacanze a Bibione. Una permanenza che negli anni si è andata restringendosi, passando dai 15 giorni agli 8 giorni, quando va bene. Possiamo riconoscere che la proposta è una gettata a largo raggio, e nella sua varietà riesce, nel suo piccolo, a rivolgersi e intercettare credenti e non credenti, tanto da rivelarsi in un certo senso un felice “cortile dei gentili”: teatro, ad esempio, sempre di carattere sacro sia per la nostra specificità sia per non metterci in competizione con il territorio, ha una risposta media tra le 300 e le 1.500 presenze; i concerti d’organo in chiesa una presenza tra le 100 e le 400 presenze; gli incontri con i Testimoni hanno una risposta tra le 50 e le 1000 persone, con una vendita dei libri dell’Autore della serata con una media di almeno 100 pezzi a serata. Le notti bianche di adorazione eucaristica, dalle ore 20 del giovedì alle ore 8 del venerdì, hanno il loro picco durante la lectio divina sul Vangelo della domenica (media di 200 persone), e richiedono la presenza di almeno tre confessori tra le ore 21 e le ore 24. Durante la notte un sacerdote è sempre disponibile: aspetto singolare, è che molti turisti vivono questo appuntamento quale momento annuale per accostarsi alla Confessione, ed è un riferimento per quanti nel cuore della notte o alle prime luci dell’alba terminano o iniziano il lavoro.

Bibione è un’unica parrocchia che si sviluppa lungo 8 km di arenile: alla chiesa parrocchiale, si affiancano altre cinque Cappelle: vi si celebrano in totale nei giorni festivi 19 Sante Messe, con una presenza media di circa 12mila fedeli; mentre nei giorni feriali sono sei le Messe. Si aggiungono poi, in domenica, due Messe in lingua tedesca, una in lingua polacca e una in lingua slovacca. L’impegno più oneroso è presso la chiesa Parrocchiale, per il gran numero di fedeli che vi partecipano, con una media per Messa di circa 700 fedeli. Durante le Messe, sia feriali che festive, almeno due sacerdoti assicurano la disponibilità delle confessioni, ed è un servizio sempre richiesto.

Il ventaglio di proposte, la puntualità settimanale delle iniziative lungo l’intera estate ha fatto della Parrocchia un vero punto di forza della proposta estiva. Ed è in questo contesto che va letto l’impegno della Parrocchia stessa nel promuovere la conoscenza e la distribuzione dei mass media cattolici, spesso non conosciuti dai nostri stessi cristiani.

Capita spesso che parroci chiamino in parrocchia per ringraziare del servizio che si presta a favore dei turisti e per aver fatto conoscere il quotidiano Avvenire o l’importanza del settimanale diocesano: talvolta i parroci non se la sentono di premere su alcuni aspetti, e il servizio che giunge attraverso la pastorale del turismo in chiave culturale si rivela un grande aiuto.

La proposta all’inizio era legata esclusivamente al Parroco grazie a un affiato gruppo di volontari, impegnati soprattutto nella manovalanza organizzativa. Negli anni, man mano che crescevano, i ragazzi han lasciato il loro impegno, dedicandosi alla stagione estiva, e questo non assicura continuità. A livello diocesano c’è un forte sostegno da parte del Vescovo e dei singoli Uffici, ma al sostegno verbale non corrisponde ancora un coinvolgimento attivo nell’organizzazione della proposta, in quanto il ritmo della stagione estiva corre su un binario diverso dal ritmo della pastorale estiva delle parrocchie dell’entroterra.

Nonostante questo, va maturandosi la consapevolezza di creare un’equipe per l’organizzazione e la gestione dell’evento estivo, tenendo conto che questo ha il suo più importante e qualificante supporto nel quotidiano Avvenire, dal quale prende il nome l’intero progetto. Certamente l’iniziativa mostra come un progetto culturale “popolare” possa essere proposto attraverso una pastorale del turismo e del tempo libero, riuscendo a raggiungere quanti magari non partecipano alla vita ordinaria delle parrocchie.

Siamo convinti che la proposta estiva sia un grande contributo per il turista e per l’intera città: certo, è una proposta “di parte” e forse “di nicchia”, ma questo non toglie che nel panorama italiano l’iniziativa “Bibione guarda all’Avvenire” quale “possibile modello” per una pastorale del turismo, e non solo. Sappiamo bene che molti usi e costumi vengono plasmati proprio dai mass-media: l’iniziativa della Parrocchia in questo versante esprime un chiaro impegno affinché la conoscenza e la promozione del nostri mass media sia un veicolo/un’occasione per lasciarsi plasmare nel rispetto di quel nuovo umanesimo che per noi trova origine e riferimento in Gesù, l’Uomo nuovo. È ormai risaputa la necessità di una nuova evangelizzazione, a causa anche di un analfabetismo di ritorno della nostra gente; ma sappiamo altresì che sono pochi coloro che comunque partecipano a incontri di catechesi. Il promuovere i mass media cattolici può divenire un ottimo strumento e un’ottima occasione per una formazione permanente della nostra gente. È su questi due versanti, pastorale del turismo in chiave spirituale-liturgico e in chiave culturale, che la parrocchia si sta muovendo attraverso questa iniziativa. Forse i numeri non sono di grande portata, se pensiamo alla media di 200mila presenze settimanali, ma certamente ormai Bibione, come stanno pubblicizzando gli operatori turistici, è legata non solo a spiaggia, terme, sport, ma anche alla parrocchia.

E talvolta la forza del pensiero è più forte della forza dei numeri.

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