esperienze

Conversano - Monopoli

Chiesa in uscita

Giovani evangelizzatori nelle periferie esistenziali

L’esperienza di Chiesa “in uscita”, a livello diocesano, ha avuto inizio lo scorso anno, in occasione della GMG a Rio (già precedentemente sperimentata con due parrocchie e con un’associazione diocesana). Promotore è stato il Servizio Diocesano per la Pastorale Giovanile che ha coinvolto giovani e adulti da tutta la diocesi.

Campo di intervento

Evangelizzazione e valorizzazione dei luoghi di vita.

“Secondo annuncio”, in spiaggia ai giovani “lontani”, in carcere ai giovani reclusi (così in palestra, al bar, nelle scuole di danza). Partendo dall’ascolto della vita, dalla condivisione degli spazi e degli interessi/hobby/sport, passando per “dubbi di fede”, domande, critiche…, si giunge all’annuncio, si raccolgono intenzioni di preghiera e si invita o si coinvolge in un tempo di preghiera e di catechesi.

Ma tutto con un’attenzione: mentre si evangelizza ci si lascia evangelizzare, ci si impegna a cogliere il Vangelo nella vita dell’altro… .

Soggetti coinvolti

Laici, seminaristi, diaconi e giovani presbiteri – non senza qualche adulto (laici e presbiteri) perché sostenuti dalla convinzione che è fondamentale che la Pastorale Giovanile si faccia con la comunità.                                                                      

Soggetti destinatari, finalità dell’iniziativa, strumenti

  • Gli incontri sono solitamente destinati ai giovani “lontani” o impediti a frequentare le comunità parrocchiali – senza trascurare i giovani vicini.
  • Alla base di tutto c’è “la gioia dell’evangelizzazione”, il desiderio di accorciare le distanze .
  • La finalità è l’annuncio disinteressato del Vangelo, la testimonianza di come Gesù “fa venire la voglia di essere migliori” e rende bella la vita; far sentire la vicinanza e l’I-Care della Chiesa per tutti.

Frutti sul territorio 

  • Sinergia e comunione tra i giovani di diverse parrocchie, gruppi, associazioni e movimenti;
  • interazione fra giovani, adulti e i presbiteri;
  • laboratori di collaborazione e di comunione;
  • suscitato desiderio di esperienze simili (nelle diverse zone pastorali);
  • provocata attenzione verso la valorizzazione dei luoghi di vita e le “periferie esistenziali”. 

Eventuali difficoltà e criticità incontrate

  • Ci si accorge che questi incontri offrono belle occasioni di annuncio, se pur circoscritte a brevi momenti.
  • Fatica nel farsi coinvolgere da parte di non pochi presbiteri, parrocchie e associazioni.

Eventuali proposte per superare il nodo problematico

  • Aiutare le comunità a coinvolgersi e a organizzare proposte di accompagnamento per chi incontrano.
  • Racconto delle esperienze ai presbiteri e ai consigli pastorali parrocchiali seguito dalla proposta di una sperimentazione parrocchiale, sostenuti (non sostituiti) dal Servizio diocesano per la Pastorale Giovanile (a proposito, si sta costruendo il Progetto “Sicomori nei paraggi” – volto ad aiutare le parrocchie a vivere in “uscita”).

Riflessioni conclusive e prospettive

  • “Uscire” è faticoso, ma ne vale al pena: mentre si annuncia Gesù, si cresce nella fede; mentre si ascoltano e si incontrano gl’altri (dove vivono…), si ri-conoscono fratelli e destinatari importanti (non “vuoti a perdere”) dell’annuncio; non meno, evangelizzando si viene evangelizzati.
  • Prospettive: nuove proposte di “uscita” curando ancor più il coinvolgimento di presbiteri, comunità parrocchiali e associazioni… . Un’attenzione tutta particolare la si sta ponendo sulle famiglia. Nella prossima esperienza di “evangelizzatori di spiagge e di piazze” (luglio 2014) introdurremo la novità: famiglia cristiana in “uscita” (genitori e figli verso genitori e figli).

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