esperienze

Foggia - Bovino

Voglia di oratorio

Fra tradizione e innovazione

Da circa mezzo secolo a Foggia gli oratori  guidati dai Salesiani e Giuseppini del Murialdo, rispettivamente con la parrocchia-oratorio del Sacro Cuore di Gesù e la congregazione dei Giuseppini con l’opera San Michele Arcangelo, hanno contribuito, con carismi diversi e affini, ad educare ed evangelizzare migliaia di giovani foggiani.

In particolare nell’ultimo decennio l’opera del Sacro Cuore di Gesù di Foggia, affidata ai salesiani don Bosco, per conoscere e rispondere con più forza ai crescenti e nuovi bisogni della gioventù, ha intensificato il suo progetto di rinnovamento  strutturale e metodologico, in linea con gli sforzi di riquotazione dell’oratorio, che sono in atto nella comunità cristiana, e nel ricordo degli appelli di Paolo VI, che incoraggiava l’opera dell’oratorio, dicendo: «È la scuola della bontà e della pietà; è il laboratorio delle coscienze giovanili, è l’allenamento ai grandi doveri della vita; è la tessitura delle buone amicizie..; è veramente un vivaio di uomini sani, onesti, intelligenti e attivi» («L’Osservatore Romano» 24-1-1964), e di Giovanni Paolo II, che invitava a promuovere luoghi di aggregazione per una formazione umana e cristiana dei giovani, e a rilanciare gli oratori, adeguandoli alle esigenze dei tempi, come ponti tra la chiesa e la strada, con particolare attenzione per chi è emarginato e attraversa momenti di disagio («L’Osservatore Romano», 28-29 agosto 2000 e 7 aprile 2001).

La comunità educativa pastorale del Sacro Cuore ha inteso focalizzare l’ attenzione sulla realtà educativa dell’oratorio, al fine di promuovere un’educazione riqualificata e incisiva agli effetti della maturazione della personalità di ragazzi e giovani che lo frequentano.  Una attenzione  “contagiosa” che in tempi e modi diversi ha coinvolto numerose altre parrocchie della diocesi. Un nuovo desiderio di oratorio, un progetto work in progress che promosso dall’opera del Sacro Cuore continua a crescere.

Campo di intervento

Trasmissione della fede, cura educativa, valorizzazione dei luoghi di spiritualità o di vita, sostegno all’unita della persona, affettività, fragilità, carità cittadinanza, dialogo lavoro, fratellanza, festa custodia del creato…

L’Oratorio salesiano ha molteplici campi di intervento : è casa che accoglie, scuola che avvia alla vita, cortile in cui incontrarsi da amici, chiesa che evangelizza. Un luogo educativo per la formazione integrale dei giovani, che cura la crescita umana e cristiana della gioventù. 

Soggetti coinvolti

L’intera comunità educativa pastorale dell’opera (composta da laici e religiosi) che  in un percorso intergenerazionale, opera in rete con le istituzioni, l’agenzie educative del territorio (in primis la famiglia), le realtà del terzo settore (associazioni, cooperative, ecc) a favore dei giovani.

Soggetti destinatari

I ragazzi/e della città di foggia in particolare i  più bisognosi del territorio parrocchiale.

Finalità dell’iniziativa

Obiettivo educare e evangelizzare la gioventù.

Strumenti

Percorsi formativi, ludico-sportivi, iniziative culturali e artistiche. 

Eventuali altre iniziative scaturite da questa esperienza

In questi anni si è sviluppata una nuova attenzione all’oratorio, da parte dell’intera città che ne  riconosce il suo importante valore come ponte tra la strada e la chiesa.

La diocesi in primis è stata attenta a questa sensibilità ed in tempi e modi diversi ha iniziato un percorso di riflessione iniziato da  Sua Eccellenza Mons. Francesco Pio Tamburrino – Arcivescovo Metropolita di Foggia-Bovino nella Sua prima lettera pastorale “Cerchiamo insieme la vita  – Itinerari pastorali per i Giovani” -Foggia, 28 settembre 2004.

il nostro Amato Arcivescovo nel suo primo scritto rivolgeva un accorato invito ai fedeli:

“Le parrocchie mettano in risalto il valore dell’oratorio quale istituzione privilegiata per avvicinare ragazzi, adolescenti e giovani, offrendo loro un’educazione umana e cristiana ricca di valori e aperta all’impegno. Esso dovrebbe essere istituito, dove manca. L’oratorio deve essere caratterizzato da una potente unità di valori e di progetto che si possono sperimentare nella multiforme e variegata diversità di attività, iniziative e persone in esso presenti. La pastorale oratoriana costituisce un unico processo con una unica finalità: la promozione integrale dei giovani e del loro mondo. Fà leva su un unico soggetto animatore: la Comunità.

…Le comunità parrocchiali investano nell’oratorio, perché esso oggi può essere lo spazio e l’ambiente per rispondere alla sfida giovanile odierna”. (cfr. lettera pastorale “Cerchiamo insieme la vita  – Itinerari pastorali per i Giovani” -Foggia, 28 settembre 2004 -CAPITOLO III Nel grembo della Diocesi -g) Itinerari “forti” di fede per i giovani……. 57 –  * Oratori parrocchiali )

Attenzione continuata negli anni e ribadita nella lettera pastorale “Il vangelo della carità: eredità e impegno della chiesa” Foggia, novembre 2010 – (cfr. 5. I giovani e le attività dell’oratorio pag.140) e proseguita nella visita pastorale alle comunità della diocesi.

Accogliendo questo appello negli ultimi  anni diverse parrocchie hanno attivato e desiderano attivare nelle loro opere gli oratori.

Es.  Chiesa San Filippo Neri – chiesa dell’Immacolata – chiesa Sant’Alfonso – chiesa San Paolo – chiesa Spirito Santo, inoltre numerose associazioni e realtà dell’intero territorio diocesano hanno realizzato le tradizionali attività dell’oratorio come ad es. l’estate ragazzi (attività –giochi formativi che si realizzano durante il periodo estivo). 

Eventuali difficoltà e criticità incontrate

• la necessità di luoghi e strutture
• la carenza di risorse economiche, umane e metodologiche
• il bisogno di una comunità educante e di un progetto educativo e non solo di singoli educatori
• la difficoltà a dare continuità e quotidianità alle positive iniziative realizzate con i ragazzi  

Eventuali proposte per superare il nodo problematico 

Realizzare sinergie educative a favore dei giovani:

ad intra tra le realtà delle comunità ( associazioni, catechisti, operatori pastorali, sacerdoti)
ad extra  tra le diverse agenzie educative (gli oratori, la famiglia, le scuola, le istituzioni, ecc)

• una scuola specifica di formazione per animatori di oratorio
• il coinvolgimento dell’intera comunità parrocchiale – una comunità educativa, composta di adulti e giovani, corresponsabili nel portare avanti il discorso educativo, che fanno la scelta preferenziale del metodo esperienziale, che permette di sperimentare i valori teoricamente proposti, così che si possa «imparare facendo» lo stile di vita cristiana.

Riflessioni conclusive e prospettive

Nel corso degli ultimi anni nell’opera salesiana del Sacro Cuore, non sono mutati i principi ispiratori di don Bosco, né i tratti caratteristici, ma le situazioni socio-educative e i fenomeni culturali che hanno modificato la condizione giovanile richiedendone il loro aggiornamento.

Alcune manifestazioni sono:

– è nata una nuova concezione del tempo libero che occupa sempre di più la vita dei giovani, in quantità, in pluriformità di possibilità e risorse, con le nuove possibilità educative o di svuotamento delle persone (consumismo), fino a divenire una caratteristica culturale;

– sono sorti nuovi ambienti ed agenzie educative: lo sviluppo dello sport, del turismo giovanile, la musica, i mezzi di comunicazione sociale, l’aumento dell’associazionismo culturale, sociale, ricreativo, religioso…offrono nuove possibilità di protagonismo giovanile;

– le stesse istituzioni scolastiche si sono preoccupate di integrazioni molteplici che vanno al di là degli aspetti strettamente didattici, con un maggiore inserimento nel territorio e con varietà di attività nel tempo libero;

– si è incrementata la lontananza-estraneità tra giovani e Chiesa, tra vita giovanile e le istituzioni educative e pastorali, che trovano difficoltà ad essere una proposta evangelica significativa per gli adolescenti e i giovani.

Una missione quella dell’oratorio che sviluppa nell’importante campo dell’educazione informale, cioè più libera e spontanea di quella scolastica istituzionale.

Tra le esperienze più significative realizzate negli ultimi anni dall’oratorio del Sacro Cuore:

La nascita in seno all’oratorio dell’associazione di promozione sociale “SACRO CUORE”

nata nel dicembre del 2007 da un gruppo di animatori e giovani laureati dell’Oratorio accompagnati da alcuni salesiani, allo scopo di promuovere l’animazione culturale e sociale dei giovani del territorio ma anche di gruppi familiari e di anziani mediante una programmata serie di attività nel campo culturale, artistico e ricreativo, per lo sviluppo umano e cristiano della persona.

L’Oratorio in sinergia con l’omonima  associazione ha proposto interessanti progetti, tra i quali:

Sacro Cuore lab comunication

Un progetto “work in progress” nato dal desiderio dei responsabili dell’associazione di fornire le conoscenze e gli strumenti per formare i giovani al complesso mondo della comunicazione, fornendo competenze per interagire ed informare, educando, come diceva Don Bosco, alla buona stampa e alle buone prassi nel comunicare.

Numerose e svariate le attività in cantiere a favore dei giovani, iniziative pensate con percorsi di formazione differenziati, a seconda delle età dei partecipanti, mirate in particolare alla conoscenza e al corretto utilizzo dei moderni strumenti di comunicazione e informazione, per fornire le conoscenze e gli strumenti (culturali e materiali) per formare i giovani al complesso e sempre più importante “mondo della comunicazione”

“Progetto musicaLab”

Un laboratorio permanente per creare musical, un progetto che coinvolge adolescenti e giovani nella realizzazione di uno spettacolo in tutte le sue componenti e tappe: sceneggiatura, scenografia, coreografia, regia, costumi, promozione, ecc, fino alla messa in scena .

Iniziativa nata con l’obiettivo di  aggregare attraverso l’esperienza del musical adolescenti e giovani e dare spazio al sano protagonismo giovanile, valorizzando attraverso la formazione le attitudine artistiche dei ragazzi  : canto, ballo, recitazione, grafica, ecc

“Educare ai servizi per minori”

Far conoscere, guidare, accompagnare e sostenere i ragazzi che desiderano acquisire competenze e strumenti per operare in modo qualificato in progetti a favore dei minori.

Informare, formare e aggiornare  i ragazzi sul mondo del terzo settore, in modo particolare sulle diverse forme di finanziamento per progetti a favore dei minori.

Sostenere economicamente e nello studio i ragazzi svantaggiati che desiderano formarsi come educatori nell’ambito dei servizi sociali.

“Dopo-scuola in oratorio”

Servizio di socializzazione denominato “Centro Aperto Polivalente” – Dopo-Scuola in Oratorio previsto nell’Area “Responsabilità Familiare” del piano sociale di zona del comune di Foggia, progetto per il coinvolgimento di 40 minori, segnalati dal Servizio Sociale d’Ambito, articolato in laboratori didattico-ricreativi,   artistico/culturali, gioco/sport, ecc.

In ciascuna attività cerchiamo di:

– rispondere ad una necessità della vita dei giovani, scoprendo e sviluppando le loro intrinseche possibilità educative;

– stabilire obiettivi formativi secondo il Progetto Educativo Pastorale Salesiano dell’opera salesiana, privilegiando quelle di maggior contenuto e ricchezza;

– coordinarla ed aprirla agli altri ambienti e realtà del territorio per non perdere la visione dell’insieme.

L’oratorio che nella sua azione educativa va rinnovandosi nelle strutture, nelle strategie aggregative e formative (la sua funzione sociale e formativa è pure riconosciuta sul piano legislativo e regionale e nazionale), non vive arroccato in un’autosufficienza, ma, come espressione della comunità ecclesiale, si pone quale cittadella aperta alla collaborazione con le varie agenzie educative, quali la scuola, la famiglia i gruppi e le associazioni, in dialogo con le realtà sociali del territorio e del quartiere e in particolare con gli oratori e centri giovanili della zona o vicariato nell’ottica di un piano di «pastorale giovanile d’insieme». Si tratta di promuovere un’azione integrata, sinergica e più completa a beneficio di ragazzi, adolescenti e giovani. Ci piace sottolineare in particolare il benefico contributo in campo educativo che proviene dalla viva collaborazione oratorio-famiglia: questa «familiarizza l’oratorio», donandogli lo «spirito di famiglia», ma a sua volta lo spirito dell’oratorio rifluisce in famiglia, così che dalla reciproca interazione traggono beneficio i ragazzi e i genitori e gli educatori.

È inoltre necessario procedere, nei campi formali e informali educativi, nella direzione di una educazione diffusa. A tutti gli educatori operanti sul territorio, sia in campo religioso che civile,  lavorando in «rete», offrendo il proprio contributo, armonizzandolo con quello degli altri, in vista della costruzione dei bravi cittadini e buoni cristiani.

Nel 2013 i Vescovi italiani ci hanno consegnato la Nota pastorale sul valore e la missione degli oratori “Il laboratorio dei talenti” (cfr. Conferenza Episcopale Italiana -Commissione Episcopale per la cultura e le comunicazioni sociali -Commissione Episcopale per la famiglia e la vita ) nel contesto dell’educazione alla vita buona del Vangelo che sottolinea, nel contesto del decennio dedicato all’educazione alla vita buona del vangelo, l’importanza del nostro apostolato per il quale anche noi “stiamo assistendo ad un crescente interesse”.

Fare oratorio oggi significa per noi quindi ritrovare e riscoprirne la dimensione missionaria generativa, cara ai suoi fondatori. Non pensiamo si possa parlare di Oratorio senza il cortile, la strada, la città; spetta a noi trovare i nuovi modi, tempi, spazi, linguaggi per abitare le nuove periferie dove, nell’impegno quotidiano e con lo stile gioioso dell’oratorio, potremmo portare Gesù e la sua misericordia nella VITA dei ragazzi.

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