esperienze

Lodi

Fondo di solidarietà per le famiglie

Un percorso di solidarietà e prossimità

«Il Fondo di solidarietà per le famiglie non è “solo” un contributo economico. È un insieme di storie, di volti, di incontri. Un intreccio di relazioni che cercano di contrastare difficoltà e solitudine. Un desiderio di comunità che vuole essere presente anche per chi “non ha voce”, con l’atteggiamento e lo sguardo di chi si impegna a condividere.

Il Fondo di solidarietà è soprattutto un richiamo verso nuovi “modelli di ben-essere” che, rispettosi della dignità di ogni persona, chiedono di ripensare seriamente al modo di vivere, consumare, risparmiare, interagire con gli altri, perché il vero benessere è costituito da quella ricerca del bene comune che da senso alla vita propria ed altrui».

Un percorso diocesano di solidarietà e prossimità

Il 19 febbraio 2009 con decreto del Vescovo, Monsignor Giuseppe Merisi, e con stanziamento della Diocesi di Lodi di 50.000,00 euro nasce il Fondo di Solidarietà per le Famiglie. Costituito come Fondo non autonomo all’interno dell’Ente Diocesi di Lodi, con statuto e regolamento proprio, esso ha carattere straordinario, integrativo e temporaneo. Si rivolge alle famiglie che abitano sul territorio, in difficoltà per la perdita del lavoro, a causa della crisi economica-occupazionale. Il perdurare della crisi ha fatto si che l’iniziativa, nata con un carattere emergenziale di risposta immediata alle difficoltà di tante famiglie nel far fronte ai problemi di sussistenza quotidiana, continua ancora oggi.

Questa iniziativa non sostituisce la quotidiana attenzione di solidarietà prestata dalla comunità cristiana soprattutto attraverso la Caritas.

Il Fondo di solidarietà non nasce come intervento di esclusivo sostegno sociale, ma come iniziativa ecclesiale, di vicinanza, attenzione alla famiglia, conoscenza e soprattutto prossimità. Esso vuole essere un segno e insieme uno strumento di speranza per attraversare la crisi.

Campo di intervento: famiglia-lavoro-fragilità-carità

L’intervento è indirizzato prevalentemente a situazioni di disoccupazione, mentre si provvede a forme temporanee di integrazione al reddito per nuclei familiari che presentano forti riduzioni dell’orario lavorativo, cassa integrazione o particolari fragilità, correlate alla crisi in atto.

    1. €. Raccolti 2.131.265,60 (fine maggio 2014)
    2. €. Assegnati e quasi totalmente erogati (€. 2.047.500,00 – di cui €. 122.900 recuperati dalle variazioni delle situazioni)
    3. n° Famiglie destinatarie dei contributi (1649 domande esaminate, 1075 accolte) 

Soggetti coinvolti: la Comunità (azioni integrate e sinergiche)

Il Fondo di solidarietà ha coinvolto diversi soggetti sociali: ecclesiali, civili, finanziari. L’iniziativa ha promosso una rete ecclesiale di prossimità coinvolgendo direttamente le parrocchie (che accolgono le domande), i Vicariati (che esaminano le richieste), una segreteria generale e un consiglio di gestione (per il coordinamento, la valutazione e l’approvazione del sostegno). Inoltre si è posta a complemento/integrazione delle iniziative promosse sul territorio dalle pubbliche istituzioni, con l’intento di attivare stretta sinergia a tutti i livelli con i vari organismi competenti. Lo spirito che anima questa iniziativa opera sicuramente nel senso di favorire quella connessione che consolida il tessuto sociale del territorio; occasione di crescita civile e di esercizio della sussidiarietà. Tale sinergia  si è verificata anche dal punto di vista economico. Infatti in molti hanno ritenuto utile e significativo contribuire ad alimentare il Fondo diocesano a favore delle famiglie in difficoltà: Parrocchie e Associazioni, Istituti di credito, Fondazioni Bancarie, imprese e cittadini.

Soggetti coinvolti

  1. 123 parrocchie coinvolte (delle quali 107 hanno accolto domande per il Fondo)
  2. 8 vicariati (tutti): hanno valutato le domande
  1. Enti ecclesiali: Ufficio famiglia, Azione Cattolica, Acli
  2. Enti civili coinvolti: Comuni, Provincia (protocolli d’intesa)
  3. Fondazioni Bancarie
  4. Istituti di Credito (micro-credito)
  5. Imprese e cittadini
  6. Quotidiano locale “Il Cittadino” 

Soggetti destinatari, finalità dell’iniziativa, strumenti

L’iniziativa è nata per sostenere le famiglie provate duramente dalla crisi e dalla perdita occupazionale, ma si potrebbe dire che la vera destinataria dell’iniziativa è l’intera comunità, chiamata a:

  • offrire risposte concrete ai bisogni delle persone e delle famiglie;
  • mettersi insieme per ricostruire solidarietà richiamando la responsabilità di tutti;
  • tornare a ragionare di economia in termini etici;
  • ripensare agli stili di vita da promuovere e sollecitare quali sobrietà, condivisione, fraternità.

Tipologie di contributi:

  1. Fondo perduto;
  2. Forme di micro-credito a tasso agevolato;
  3. Prestito della Speranza promosso dalla CEI;
  4. Voucher solidali

Frutti sul territorio: “la fantasia della Carità” (Novo Millennio Ineunte n. 50)

Le parrocchie della Diocesi oltre ad alimentare il Fondo Diocesano attraverso le donazioni, hanno anche promosso iniziative di solidarietà integrative a livello locale, coinvolgendo e sensibilizzando al problema la comunità intera, in particolare le famiglie, i giovani e il volontariato.

Esperienze attivate:

  1. Famiglie in rete: costituzione di Fondi locali integrativi per famiglie;
  2. Famiglie che si prendono cura: interventi di accompagnamento attraverso famiglie “tutor” che cercano di vivere la dimensione della prossimità;
  3. Momenti di riflessione e di preghiera;
  4. Un regalo che vale doppio: in occasione di feste/circostanze particolari sostituzione dei doni con un’offerta mirata, spiegando con un biglietto il significato del gesto;
  5. “Dieci per dieci”: offerta di €.10 al mese per dieci mesi per supportare il Fondo di solidarietà parrocchiale finalizzato a sostenere le famiglie in difficoltà;
  6. Giovani hanno inciso e venduto un CD il cui ricavato è stato destinato sempre al sostegno delle famiglie colpite dalla crisi;
  7. Attivazione di un’indagine per conoscere la situazione occupazionale dei cittadini. Il tavolo promosso dalla parrocchia, ha coinvolto sindacati, Comune, Caritas e associazioni locali, con lo scopo di conoscere la situazione reale dei cittadini per cercare di offrire risposte mirate;
  8. Si è costituita l’associazione di solidarietà “La Goccia” che si compone di singoli e di famiglie che si autotassano mensilmente con lo scopo di aiutare famiglie e persone povere presenti sul territorio;
  9. Proposte promosse dall’Azione Cattolica diocesana per ragazzi, giovani e adulti. In particolare il fondo “La Dimora” ha attivato forme di sostegno economico ed accompagnamento per le famiglie segnalate dal fondo di Solidarietà in collaborazione con i parroci;
  10. Per far fronte alle necessità più immediate, tantissime parrocchie   raccolgono e distribuiscono generi alimentari.

Eventuali difficoltà e criticità incontrate

Nella valutazione delle domande pervenute al Fondo di solidarietà e nell’accompagnamento delle famiglie ci si è accorti di quanto bisogno ci sia di azione educativa nei confronti della povertà economica e povertà nei comportamenti. Un’azione pedagogica, che deve mirare a sanare fragilità  quali la difficoltà a risparmiare, a pianificare il pagamento dei debiti, a organizzare il bilancio familiare; ma allo stesso tempo a vincere le povertà comportamentali quali il ricorso alla finzione, all’astuzia, all’espediente di breve respiro per ottenere il risultato sperato. È certamente un lavoro lungo che domanda pazienza e forza di persuasione. Queste emergenze sono occasione di incontro e contatto con queste povertà che offrono l’opportunità di promuovere comportamenti virtuosi che guidano chi più ha bisogno fuori dall’emergenza e favoriscono una compiuta costruzione delle identità personali. 

Eventuali proposte per superare il nodo problematico: attivazione di nuovi processi

Il Consiglio di gestione del Fondo Diocesano non ha mancato di sollecitare anche l’ente pubblico e le parti sociali alla realizzazione di politiche attive, alla necessità di umanizzare sempre di più il mondo lavorativo, ad un fisco più equo, a contrastare la logica del provvisorio  e ad una maggior coesione sociale. 

Riflessioni conclusive e prospettive

“La speranza cristiana mostra in modo particolare la sua verità nella fragilità”, la Chiesa sarà sempre “Chiesa di popolo”, inserita a tutti gli effetti dentro le vicende quotidiane della gente, con il desiderio di “educare alla vita buona del Vangelo”

Il Fondo di Solidarietà per le Famiglie ha cercato di realizzare un percorso di solidarietà vissuto a livello diocesano attraverso una progettualità condivisa,  una prossimità concreta nelle parrocchie, una positiva collaborazione con le istituzioni del territorio. L’iniziativa del nostro Vescovo ha ulteriormente richiamato la comunità cristiana a prendere coscienza del dovere della solidarietà, perché di fronte alle difficoltà, la comunità cristiana non può mai mancare, con il proprio apporto ispirato alla dottrina sociale della Chiesa, così come sul fronte operativo non può permettere che si estingua la compassione, qualità tipicamente umana potenziata dal Vangelo. Per questo motivo il Fondo non offre soltanto un aiuto nell’emergenza, ma lancia un messaggio, ha una pretesa educativa: non è possibile uscire dalla crisi cambiando le regole, magari dell’economia, senza puntare su quei valori che la Chiesa stessa ha contribuito a immettere nel circuito di una virtuosa convivenza civile: giustizia, solidarietà, sobrietà. La giustizia che risponde alla destinazione universale dei beni. La solidarietà che chiama tutti a mettersi insieme per ricostruire un tessuto sociale più coeso e per questo più resistente alle tensioni ricorrenti. La sobrietà che pone un’ipoteca etica quando si ragiona di economia, per non cedere alla assolutizzazione del profitto, per riconoscere regole  comuni e per aprire anche il mercato alla logica della gratuità e del dono. È sempre più necessario ripensare agli stili di vita da promuovere e sollecitare nel segno della sobrietà e  condivisione: una vita sobria, proprio perché non scontata, ha ancora qualcosa da dire, soprattutto a chi cerca fatti di Vangelo.

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