esperienze

Lodi

Laboratorio di Impegno Civile

Dal MEIC a l'AC lodigiani

Nato nel 2008 in ambito ecclesiale (a partire da un appello diffuso da MEIC – Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale e Azione Cattolica) con il desiderio di contribuire a una presa di coscienza del proprio ruolo decisivo da parte dei cittadini e delle loro espressioni associate, il Laboratorio di Impegno Civile (il cui nome non a caso è da sempre legato all’acronimo “LaICi”), ha da subito assunto, e nel corso del tempo mantenuto e rafforzato, una fisionomia autonoma, con un riferimento preferenziale alle questioni più strettamente legate al Lodigiano e al suo futuro, pur non trascurando la necessità di riflettere sulle tendenze più generali in grado di orientarlo e di condizionarlo (in negativo o in positivo).

Fase 1 (2008-2010) – Un’idea di futuro per la nostra terra: gli Stati Generali del Lodigiano

Da qui il lavoro articolato per gruppi tematici, che ne ha segnato il primo anno di attività ed è culminato, in prossimità della tornata di elezioni amministrative del 2009, nella presentazione pubblica del documento “Vivere il presente, costruire il futuro”, la cui eco positiva ha poi spinto il Laboratorio a darsi un obiettivo più ambizioso e impegnativo (annunciato nel manifesto “Verso la città futura”, settembre 2009), quello cioè di dare vita, coinvolgendo le forze più vive del territorio e orientandole a una condivisione di idee e obiettivi per il futuro, all’esperienza degli Stati Generali del Lodigiano.

Per arrivare a questo obiettivo, il Laboratorio ha da una parte lavorato al documento preparatorio della convocazione, dall’altra delegato alcuni dei suoi componenti a dare vita a un comitato promotore, allargandolo poi ad alcune persone, con ruoli di rilievo in ambito sociale, sindacale, ecclesiale, sanitario, economico e politico.

Il Laboratorio e il comitato promotore, con il supporto del quotidiano locale “Il Cittadino” (che prima della convocazione generale ha ospitato una cinquantina di interventi sul tema “Idee per il Lodigiano del futuro”) hanno fatto precedere la prima edizione degli Stati Generali da incontri mirati, dedicati a presentare il senso e lo spirito dell’iniziativa, da una parte al mondo dell’associazionismo sociale, culturale, economico ed ecclesiale, dall’altra alle principali istituzioni del territorio, ai rappresentanti delle forze sociali e dei partiti politici del Lodigiano.

A questa prima tornata di incontri (aprile-maggio 2010) hanno fatto seguito due incontri pubblici (nel mese di giugno 2010) proposti con l’intento di mettere a fuoco il quadro in cui si collocava l’iniziativa e di mettere in luce alcune buone prassi da proporre ai partecipanti alla prima edizione degli Stati Generali, tenuta il 1-2 ottobre 2010, in cui si è data voce a tante visioni del Lodigiano del futuro.

Fase 2 (2011-2013) – Dalle idee ai problemi e alle soluzioni: i tavoli tematici e il Libro Bianco per il Lodigiano del futuro

Subito dopo la prima edizione degli Stati Generali, nel novembre 2010 sono stati costituiti sette “Tavoli tematici”, con gruppi di lavoro che si sono incontrati regolarmente fino a maggio 2011, a cadenza mensile, con l’obiettivo di stendere l’ossatura e i contenuti di ciò che poi avrebbe costituito la struttura portante del “Libro Bianco per il Lodigiano del futuro”.

Esso ha poi materialmente visto la luce in occasione della seconda edizione degli Stati Generali (19 ottobre 2012).

Al termine della seconda edizione, pur nell’incertezza sul destino della Provincia e sulla futura esistenza e natura di un ente che ne ereditasse le competenze, è stata delineata la prospettiva della costruzione dell'”Assemblea del Lodigiano”.

Pur con questo importante obiettivo sullo sfondo, in attesa di sviluppi decisivi e definitivi sul fronte istituzionale (ad oggi non ancora completati) l’anno successivo (2012-2013) è stato dedicato a un lavoro meno visibile, con l’obiettivo di diffondere sul territorio lo strumento e le idee del Libro Bianco.

Campo di intervento

L’iniziativa ha un riferimento preferenziale alle questioni più strettamente legate al Lodigiano e al suo futuro, pur non trascurando la necessità di riflettere sulle tendenze più generali in grado di orientarlo e di condizionarlo (in negativo o in positivo).

Si mantiene in dialogo con tutti i soggetti del territorio e tocca tutti i temi e le questioni legate al bene comune del territorio.

La visione di fondo e le prospettive che animano il Laboratorio sono in sintonia con la Dottrina Sociale della Chiesa, salvaguardando allo stesso tempo la distinzione tra ecclesiale e civile, senza confondere i livelli.

Soggetti coinvolti

Il Laboratorio è stato promosso ed è guidato da persone provenienti da esperienza associativa ecclesiale (MEIC e Azione Cattolica) e tuttora impegnate in essa; composto inizialmente da un gruppo stabile di 30/40 persone, ha dato vita a un comitato promotore, composto da persone, con ruoli di rilievo in ambito sociale, sindacale, ecclesiale, sanitario, economico e politico.

Dopo la prima edizione degli Stati Generali sono stati costituiti sette “Tavoli tematici” (130 persone), che si sono incontrati regolarmente fino a maggio 2011, a cadenza mensile per la redazione del Libro Bianco.

Destinatari

Gli incontri mirati che hanno preceduto la prima edizione degli Stati Generali si sono rivolti al mondo dell’associazionismo sociale, culturale, economico ed ecclesiale, alle principali istituzioni del territorio, ai rappresentanti delle forze sociali e dei partiti politici del Lodigiano (una cinquantina di interventi, che avevano come tema “Idee per il Lodigiano del futuro”). Hanno fatto seguito due incontri pubblici molto partecipati.

La prima edizione degli Stati Generali ha visto la partecipazione di circa 300 persone.

La seconda edizione degli Stati Generali (19 ottobre 2012), che ha presentato e distribuito pubblicamente il Libro Bianco, ha visto la partecipazione di circa 350 persone, tutte rappresentanti dei principali soggetti sociali ed ecclesiali del territorio.

Ha fatto seguito un lavoro meno visibile, con incontri pubblici sparsi sul territorio con l’obiettivo di diffondere lo strumento e le idee del Libro Bianco, anche in collaborazione con il MEIC.

Finalità

L’iniziativa esprime il desiderio di contribuire a una presa di coscienza del proprio ruolo decisivo da parte dei cittadini e delle loro espressioni associate; coinvolgendo le forze più vive del territorio e orientandole a una condivisione di idee e obiettivi per il futuro. L’obiettivo è stato quello di ripensare alle forme e ai contenuti di un impegno a servizio del Lodigiano, inteso come sistema territoriale.

La dinamica messa in moto è ben rappresentata dal principio della democrazia partecipativa che presuppone la cittadinanza attiva.

La parola motto dell’iniziativa è INSIEME. “Insieme possiamo fare grandi cose per questo territorio. Insieme, amministratori ed amministrati, decisori nei vari ambiti (economico, sociale, politico, ecclesiale) e cittadini. Ciò che deve unire queste due componenti fondamentali della società non può che essere il desiderio condiviso di guardare al bene comune più che al proprio, al futuro di tutti coloro che  abitano il Lodigiano e non solo a quello del proprio quartiere o del proprio paese o città. Con un orizzonte quindi che abbraccia l’intero territorio.”

Strumenti

Un valido strumento di informazione e di sensibilizzazione sull’iniziativa è stato il quotidiano locale “Il Cittadino” che ha costantemente accompagnato nella proposta dei contenuti e nella comunicazione dei programmi.

Lo stile del confronto è stato perseguito nel lavoro dei tavoli tematici e nei numerosi incontri pubblici o riservati a associazioni, istituzioni e ambiti del territorio interessati all’iniziativa.

Frutti sul territorio

Il percorso ricordato, che si è arricchito strada facendo di incontri, di proposte, di idee è sfociato in due grandi convocazioni estese a tutto il territorio (ottobre 2010 e ottobre 2012), chiamate appunto STATI GENERALI DEL LODIGIANO. Questi due momenti hanno rappresentato il punto più alto di ascolto e confronto tra i cittadini ed i rappresentanti delle istituzioni locali e  il punto di partenza per ulteriori nuovi sviluppi, approfondimenti, incontri che hanno condotto alla realizzazione del frutto più maturo del lavoro di questi anni: il Libro Bianco per il Lodigiano del futuro.

Un volume di 240 pagine  che ha rappresentato un grande esercizio di scrittura collettiva fatta non da tecnici ma da cittadini appassionati. Ovviamente non dilettanti sprovveduti ma persone dotate di specifiche conoscenze e competenze sulle singole materie trattate.

In questo libro, frutto del lavoro volontario di tante persone, cosa davvero unica nel suo genere, si trovano analisi dense, idee e proposte operative che sviluppano in maniera approfondita tutti gli aspetti della vita del nostro territorio: ambiente e sostenibilità, economia e lavoro, consumo critico e consapevole, beni comuni e pubblica amministrazione, nuovo welfare, sistema formativo, integrazione, sport e cultura, legalità e sicurezza. Di questi aspetti se ne colgono le criticità e le problematiche e ne individuano le soluzioni. Analisi ed idee messe a disposizione del Lodigiano per indicare una strada e per proporre un metodo di lavoro che consiste soprattutto nel generare nuove alleanze tra tutti gli attori del territorio per pensare e progettare il futuro. Per questo nel Libro si propone anche un Patto per il futuro del Lodigiano in cui si sintetizzano gli atteggiamenti di fondo da condividere con i cittadini e le realtà associate del territorio.

L’attivazione di nuovi processi

L’agenda che vedrà ancora protagonista anche nei prossimi anni il Laboratorio prevede alcuni momenti e passaggi che, in connessione tra loro, possono costituire da una parte l’occasione per un effettivo rilancio del Laboratorio, dall’altra la base sulla quale costruire una nuova edizione degli Stati Generali e definire un’ Agenda per il Lodigiano che possa essere largamente condivisa, divenendo la piattaforma per il lavoro da svolgere sul campo nei prossimi anni, anche attraverso la costituzione di quella “Assemblea del Lodigiano” già immaginata nel 2012.

La terza edizione degli Stati Generali del Lodigiano costituirà il nucleo centrale della nuova convocazione, insieme alla proposta dell’Assemblea che nel frattempo sarà stata strutturata e condivisa nella sua idea e nel suo intento con le principali forze sociali, politiche ed economiche del territorio, così come già avvenuto nel 2010 per l’inaugurazione dell’esperienza degli Stati Generali.

Riflessioni conclusive e prospettive

La nuova stagione di lavoro e presenza del Laboratorio si intende articolare lungo alcuni assi portanti:

  • l’avvio di una costante e perseverante azione puntuale di monitoraggio e di intervento critico (in senso anche e soprattutto propositivo) su quanto accade o si progetta di realizzare nel Lodigiano;
  • lo studio, l’elaborazione e la proposta di soluzioni concrete ed attuabili sui principali temi all’ordine del giorno nella vita del nostro territorio, con “tavoli tematici” focalizzati sull’obiettivo di affrontare singole questioni e proporre idee e percorsi per la loro soluzione;
  • il coinvolgimento diretto di chi, condividendo la visione di fondo e le prospettive che animano il Laboratorio, esercita ruoli di responsabilità o decisionali; questo mai a titolo di rappresentanza, ma sempre su base personale;
  • l’attenzione costante all’inclusione a pieno titolo, nel suo operare, di persone giovani, naturalmente più propense alla riappropriazione di opportunità che garantiscano di poter accedere a un’esperienza di vita piena, serena, solidale e di qualità;
  • l’obiettivo prioritario della coesione sociale, da conseguire attraverso l’inclusione e la convivialità delle differenze, nella reciprocità di diritti e doveri, strettamente intrecciata con una coesione territoriale che si rende sempre più ineludibile intorno alle grandi scelte;
  • l’impegno a suscitare e stimolare il confronto e il dibattito sulle grandi questioni che attraversano il presente;
  • il recupero di una soggettività propria e di una spiccata libertà di espressione e di opinione sui fatti che riguardano il territorio.

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