esperienze

Nola

Giornata della gioventù

Educare alla fede

La nostra diocesi di Nola da circa quattro anni, sulla base di una lettura attenta del territorio e alla luce di indicazione maturate dopo tante iniziative rivolte al mondo degli adulti, sta portando avanti tutta una serie di esperienze che tendono a coinvolgere le famiglie , gli adulti e le nuove generazioni. Nello specifico alcune parrocchie della nostra diocesi offrono , accanto al percorso di catechesi dei bambini, possibilità di coinvolgimento e di formazione anche per i genitori che chiedono per i loro figli il sacramento del battesimo e quello della prima comunione. I tempi e le modalità sono diverse da parrocchia a parrocchia. Ci sono alcune parrocchie che prediligono i tempi forti e la forma dell’incontro. Altre , invece, coinvolgono i genitori in un percorso di formazione che dura tutto l’anno pastorale e adottano forme di comunicazione che vanno dal semplice incontro a momenti di preghiera.

I soggetti destinatari sono le famiglie e il mondo degli adulti .

Lo scopo dell’iniziativa è duplice; da un lato si vuole rendere le famiglie attive all’interno della comunità parrocchiale; dall’altro lato si cerca di far maturare l’idea che tutto il mondo degli adulti e non solo la parrocchia è coinvolto nella grande missione di “educare alla fede” delle nuove generazioni.

Ci sono apprezzabili risultati in quanto si è registrato un coinvolgimento maggiore, più responsabile e convinto delle famiglie accanto ad una fede più matura dei ragazzi. Quando comunità parrocchiale e famiglia camminano sullo stesso binario i frutti sono sotto gli occhi di tutti.

Viene riportata  l’esperienza dell’Azione Cattolica. 

Storia

La Pastorale Giovanile da molti anni propone ai giovani del territorio la Giornata Diocesana della Gioventù (GDG). Nel 2012 in sinergia con il Progetto Policoro la GDG è stata organizzata in maniera diversa dalle precedenti, non più la sola veglia di preghiera ma una giornata di workshop. I promotori dell’iniziativa sono stati i membri della Consulta della PG e quelli dell’équipe diocesana del Progetto Policoro; l’organizzazione dell’ evento, inoltre, ha visto coinvolti  anche i giovani delle parrocchie e dei centri d’incontro (Istituto Salesiano Don Bosco, Istituto Mazzarello) della città di Torre.

Soggetti destinatari, finalità d’iniziativa

I soggetti destinatari dell’iniziativa sono stati i giovani di tutto il territorio diocesano. L’obiettivo era lanciare un seme di speranza ai giovani torresi; da qui lo slogan della giornata: TOWER HOPE (torre della speranza).

Frutti sul territorio

Un gruppo di ragazzi che ha partecipato a Tower Hope dopo dei percorsi di formazione come animatori hanno costituito l’associazione culturale SMILE ANIMATION che propone attività nel campo dell’animazione e dell’arte. Grazie al loro spirito giovanile e allegro hanno trasformato una palestra comunale in disuso in una ludoteca che accoglie bambini e ragazzi tutto l’anno: d’inverno dopo la scuola, d’estate tutto il giorno. L’obiettivo principale che la Smile Animation persegue è quello di creare una rete che metta insieme tutte le risorse umane del territorio in modo da poter svolgere con competenza un’ ampio ventaglio di attività. 

Eventuali difficoltà e criticità incontrate

È innegabile che in molte delle nostre parrocchie i gruppi dei giovani sono in crisi e la presenza di giovani all’Eucaristia domenicale presenta un vuoto preoccupante. Tuttavia si cerca di vivere questo momento di “assenza” con speranza, senza indulgere a facili e generalizzate accuse nei confronti del mondo giovanile, ma senza neppure assecondare con rassegnato fatalismo la graduale erosione numerica della presenza dei giovani nella Chiesa.

Difficoltà e criticità relative al coinvolgimento delle famiglie e degli adulti

Le difficoltà riscontrate sono essenzialmente tre:

  1. L’idea che la parrocchia è l’unica responsabile della trasmissione della fede .
  2. La convinzione che l’ annuncio è un fatto privato rivolto a pochi destinatari e non un fatto che riguarda tutti ,soprattutto, gli adulti.
  3. L’idea di avere a disposizione un modello di impianto e di trasmissione valido per ogni luogo e situazione.

Proposte per superare le difficoltà 

Per superare le difficoltà sono stati pensati e realizzati percorsi di formazione per operatori pastorali, i quali possono da un lato aiutare a creare nelle parrocchie una mentalità di corresponsabilità e di collaborazione, dall’altro  lato possono trasmettere un’idea sana di fede che non sia fede intellettuale ma fede vissuta e testimoniata.

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