esperienze

Ravenna - Cervia

La novena di Pentecoste

Nella chiesa di San Giustina

In preparazione al prossimo Convegno ecclesiale nazionale, sollecitati anche dalle documentazioni inviate dalla C.E.I. ed organi promotori e dalla Consulta Nazionale delle Aggregazioni laicali, la Consulta delle aggregazioni laicali della Diocesi di Ravenna-Cervi, sentito anche il parere dell’Arcivescovo Mons. Lorenzo Ghizzoni, propone l’iniziativa della celebrazione della Novena di Pentecoste, a livello cittadino, nella chiesa di Santa Giustina, che ormai si ripete da quattro anni e precisamente dal 2011. Questa iniziativa è nata  durante i periodici incontri della Consulta, anche dal desiderio di voler essere segno di unità nella Diocesi tra  associazioni, gruppi e movimenti, consapevoli di quanta fatica ogni realtà faccia nel ritagliarsi spazi di apertura e di comunione durante l’anno, perché molto presi dalle proprie attività.

Convinti però della novità della proposta, si scelse un traccia da sviluppare nei nove giorni prima di Pentecoste, poi le varie realtà vengono divise in “formazioni” che realizzeranno e, successivamente animeranno, almeno due serate della Novena. In particolare vengono scelti i temi indicati dall’Arcivescovo per l’anno pastorale:

  • 2011 – FRATERNITÀ E CORRESPONSABILITÀ
  • 2012 – COMUNIONE NEL CAMMINO VICARTIALE
  • 2013 – ANNO DELLA FEDE, IL CREDO APOSTOLICO
  • 2014 – RINNOVARSI NELLA FEDE: camminiamo insieme sulle orme degli apostoli, per una “nuova evangelizzazione” delle nostre terre.

La gioia  che si è potuta sperimentare è stata la possibilità di conoscere chi condivide la stessa fede, ma in un altro cammino, secondo un diverso carisma particolare. Inoltre il lavorare in equipe, “costringe” a cercarsi, incontrarsi, decidere insieme e fare una breve deviazione, senza per questo perdere la propria identità, del cammino del proprio gruppo, movimento o associazione per andare verso gli altri.

È iniziata così la realizzazione di un avvicendamento di percorsi che altrimenti sarebbero restati sempre paralleli senza mai incontrarsi. Anche i sacerdoti ed assistenti sostengono con la loro presenza e collaborazione questa esperienza ecclesiale .  Quello che si vive è qualcosa di unico per i nostri gruppi e per le nostre stesse persone

Lavorare insieme non è facile, soprattutto quando si è abituati a metodi diversi, ma il problema che si è potuto evidenziare è che la maggior parte delle persone aderenti ad ogni realtà ecclesiale partecipa alla Novena nelle serate in cui è la propria realtà ad animarla.

La soluzione per arginare il problema della partecipazione è stata suggerita dallo Spirito Santo con la scelta più bella: quella del nascondimento. Si è deciso di non fare apparire in alcun modo gli “animatori” della serata, né lo stesso libretto preparato come sussidio per l’assemblea, riporti i nomi o le sigle ed infine nel periodo della novena sono stati sospesi tutti gli incontri dei gruppi.

In conclusione la novena di Pentecoste è e rimane un momento forte di comunione tra le diverse realtà ecclesiali della Diocesi.

È una esperienza positiva, perché costituisce un elemento forte di rottura rispetto alla prassi precedente.

È un arricchimento reciproco in cui si dà con entusiasmo e in cambio si riceve tanto: una crescita nella fraternità, nella condivisione, nella comunione e nella preghiera.

La propria partecipazione non è legata esclusivamente al gruppo di  riferimento ma all’appartenenza alla comunità ecclesiale che prega e invoca il dono dello Spirito per tutti.

 

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