esperienze

San Miniato

Una coppia di sposi

Esperienza mariana di evangelizzazione

Siamo una coppia di sposi, Ettore Salassa e Daniela Conti, sposati dal 1983 e genitori di cinque figli, di età compresa tra i 18 e i 29 anni. Abitiamo a San Miniato (Pisa) dal 1999 nella parrocchia di San Pietro alle Fonti (La Scala). Attraverso un’esperienza di preghiera di impronta fortemente mariana e di confronto con la Parola di Dio, siamo stati testimoni della riscoperta gioiosa della fede da parte di diversi giovani e adulti, che a loro volta si sono fatti evangelizzatori e testimoni di speranza nella nostra Diocesi e oltre.

Un breve cenno alla nostra storia. Da sempre condividiamo l’appartenenza al G.A.M. (Gioventù Ardente Mariana). Per motivi di lavoro, ormai quindici anni fa, ci siamo trasferiti da Torino a San Miniato. Avevamo da sempre contribuito, in prima linea, con gioia e responsabilità, alla trasmissione della fede, ovunque il Signore ci avesse posto, sia nel movimento che a servizio nelle Diocesi di turno. Ma quando ci siamo dovuti imbattere nel trasferimento in Toscana, le prove non sono davvero mancate.

Arrivavamo dal vissuto di fede di grandi città come Roma e Torino, ed essere catapultati e trovarsi in una realtà di provincia, in un territorio dove la storia ha schiacciato tanti valori cristiani e di semplice fede non è stato facile. Non ci siamo persi di animo e fin dall’inizio, sentendo più che mai viva e pulsante la nostra chiamata ad essere missionari, abbiamo cercato in tutta la famiglia di testimoniare e di evangelizzare.

I primi anni sono stati duri. Più volte avevamo la sensazione di lanciare un boomerang che, puntualmente, ci tornava indietro ferendoci e facendoci male. Finché la grazia di Dio ha voluto che, il 14 maggio 2006, in un incontro del collegamento mariano nella Cattedrale di San Miniato, fossimo chiamati a dare la nostra testimonianza di famiglia mariana, davanti al nostro vescovo mons. Fausto Tardelli e al card. Giovanni Battista Re. Da quel momento partì la nostra avventura di dar vita a cenacoli di preghiera mariana in terra Toscana.

Nell’autunno successivo formammo un piccolissimo gruppo di famiglie e adulti che, una volta alla settimana, si riuniva nella nostra casa a recitare il Rosario con la Parola di Dio in cenacolo di preghiera. Ben presto il numero degli aderenti si moltiplicò e mons. Carlo Ciattini, allora nostro parroco, ora Vescovo della Diocesi di Massa Marittima – Piombino, ci dette la possibilità di pregare nella cappellina del Centro Diocesano Vocazioni, dove, con nostra grande gioia, avremmo sempre avuto Gesù Eucarestia presente nel tabernacolo.

Dalla preghiera incessante di tutti noi, nacque poi il gruppo dei giovani, l’ala trainante del movimento. Dal 2007, tutte le settimane, il lunedì e il mercoledì, alle ore 21.30, si incontrano rispettivamente in cenacolo di preghiera il gruppo dei giovani e il gruppo famiglie-adulti. Non si può nascondere che sul territorio abbiamo dovuto iniziare proprio da zero o – come si dice – dall’ABC della fede. La maggior parte delle anime, sia giovani che adulti, accostatisi alla nostra realtà, pregava sì ma non aveva ancora compreso l’importanza dei Sacramenti della Confessione e della Comunione, della partecipazione alla Messa domenicale.

Ma in questi anni abbiamo visto, toccato con mano, la potenza di Dio. Tante anime sono passate attraverso i nostri gruppi trovando ristoro, consolazione e pace, scoprendo la forza di mettersi a disposizione e a servizio delle proprie parrocchie. Altri continuano e si sentono chiamati nel movimento e, attingendo ad una formazione sempre più profonda, prestano la loro esperienza dove il Signore li chiama.

In questi anni i giovani sono diventati animatori di cenacoli di preghiera e di missioni di evangelizzazione casa per casa richieste dai parroci del territorio. Dallo scorso dicembre, è iniziato il gruppetto settimanale dei “Bucaneve”, che riunisce i fanciulli più piccoli dai 5 ai 10 anni. I bambini rispondono con gioia e le famiglie sono entusiaste.

Dal gennaio 2014 ha preso il via anche il gruppo, sempre più numeroso, dei giovanissimi, di età compresa tra gli 11 e i 16 anni che, settimanalmente, si incontrano in una parrocchia della diocesi. Insieme a questi appuntamenti, periodicamente, animiamo i primi venerdì e i primi sabati del mese là dove ci viene richiesto e, una domenica al mese, ci ritroviamo per la giornata di ritiro. Nelle grandi occasioni, ultima in ordine di tempo la Canonizzazione dei due Santi Papi, vediamo con gioia che i giovani si mettono volentieri a disposizione della Chiesa per il volontariato e l’animazione.

Un nostro grande desiderio sarebbe quello di poter entrare negli ospedali, nelle case di cura, nelle carceri (come riescono a fare gli aderenti al movimento nelle altre regioni d’Italia).

Campo di intervento

Preghiera e lectio biblica, trasmissione della fede in famiglia e in parrocchia, primo annuncio ed evangelizzazione.

Soggetti coinvolti

Giovani, coppie, famiglie. Operatori pastorali nelle parrocchie e servizi ecclesiali.

Soggetti destinatari, finalità dell’iniziativa, strumenti

Giovani e adulti in cerca di un’esperienza di fede, famiglie. bambini. Evangelizzazione e formazione cristiana. Preghiera del S. Rosario e meditazione della Parola di Dio.

Frutti sul territorio

Nascita cenacoli di preghiera, anche giovanili; servizi di animazione in parrocchia; testimonianze nel mondo del lavoro.

Eventuali difficoltà e criticità incontrate

Secolarizzazione e indifferenza religiosa, distacco dalle tradizioni cristiane sul territorio, crisi delle famiglie minate da problemi affettivi, economici e relazionali, visione appannata del Sacramento del Matrimonio, relativismo etico, non valorizzazione della Messa domenicale.

Eventuali proposte per superare il nodo problematico

Evangelizzazione casa per casa, contatti con persone in ricerca, aiuto alle persone e alle famiglie in difficoltà, formazione di cenacoli di preghiera, coinvolgimento nella pastorale parrocchiale e diocesana.

Riflessioni conclusive e prospettive

In queste poche righe abbiamo cercato di rendervi partecipi dell’immenso “dono” che lo Spirito Santo ha fatto in questo luogo servendosi anche di noi, piccoli strumenti, per poter avvicinare tante anime a Gesù ed accompagnarle, comprendendole, nel cammino verso la “Verità tutta intera”.

“Non lasciatevi rubare la speranza” dice papa Francesco. E noi continueremo con forza a spianare la strada al Signore laddove Lui ci porrà.

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