esperienze

Savona - Noli

Il Melograno + Ecce Homo

Un gemellaggio fra redazioni

Il gemellaggio è stato promosso nel 2009 da alcuni giovani attivi in parrocchia, molti dei quali impegnati nell’ambito dell’Azione cattolica, che,  incoraggiati dal catechista che li ha preparati alla Cresima, avevano realizzato due anni prima un giornalino parrocchiale denominato “Il Melograno”, gestito da una redazione di ragazzi, adulti e bambini. Con la prospettiva di formarsi nell’ambito della pastorale delle Comunicazioni sociali e di creare legami con altre iniziative simili, tramite la rete internet è stato individuato il sito della parrocchia siciliana “Ecce Homo” di Cinisi (diocesi di Monreale), che realizzava da tempo un giornalino omonimo.

Campo di intervento

Il gemellaggio, fondato sulle visite annuali che le due redazioni si scambiano, della durata ognuna di quattro o cinque giorni, propone in ogni tappa (ne sono già state realizzate otto), momenti di vita fraterna e conoscenza della vita ecclesiale e civile dei rispettivi territori. Si organizzano quindi, in ogni soggiorno, ospitalità nelle famiglie dei componenti le redazioni, momenti di preghiera, incontri con figure significative/testimoni della fede, incontri di formazione nell’ambito della pastorale delle Comunicazioni sociali e dell’educazione alla legalità.

Significativa inoltre la condivisione del progetto del gemellaggio con i rispettivi pastori delle due diocesi coinvolte, i parroci don Giancarlo Frumento e don Pietro D’Aleo e i vescovi monsignor Vittorio Lupi e monsignor Michele Pennisi, successore di monsignor Salvatore Di Cristina, il quale già aveva conosciuto e apprezzato l’esperienza.

Soggetti coinvolti

Oltre agli incontri specifici compresi di volta in volta nel programma, in ogni tappa vengono organizzate anche iniziative aperte alla comunità, agli operatori pastorali, ai gruppi presenti in parrocchia, con particolare riferimento al catechismo; si tratta di momenti di convivialità, di scambio di doni, di preghiera, di laboratorio. In tali situazioni prevale l’impegno a raccontare quanto vissuto e ad educare soprattutto i più piccoli. Con loro, in particolare nella diocesi di Savona-Noli, viene realizzato in parrocchia un incontro mensile, nel quale fanno riunione di redazione, conoscono testimoni della fede e dei valori civili, vivono esperienze di fraternità.

Da menzionare poi il legame delle due redazioni con i rispettivi giornali diocesani (“Il Letimbro” e “Giornotto”) e l’amicizia realizzata nel tempo con numerose persone, in campo ecclesiale e civile, che rappresentano punti di riferimento nel cammino del gemellaggio. “Tutor” dell’iniziativa è ad esempio la giornalista Chiara Genisio, vicepresidente della Federazione italiana dei settimanali cattolici. Importante è anche l’amicizia con Giovanni Impastato, fratello di Peppino, ucciso dalla mafia nel 1978; il gemellaggio ha favorito la realizzazione a Cinisi ogni anno di un’iniziativa di preghiera in occasione dell’anniversario di quel fatto criminale.

Soggetti destinatari, finalità dell’iniziativa, strumenti

Obiettivo del gemellaggio è crescere in umanità ed essere testimoni di Gesù per comunicare il Vangelo nel mondo di oggi.

Realizzano il viaggio previsto nel gemellaggio i giovani delle rispettive parrocchie, a partire dai 14 anni; da segnalare però sul territorio anche il ruolo delle famiglie, dei bambini e degli operatori pastorali coinvolti per gestire l’accoglienza e la permanenza nelle rispettive parrocchie. In tale contesto va considerata l’attività ordinaria di formazione proposta dalle redazioni durante l’anno, che coinvolge in genere tutte le età e soprattutto i gruppi di catechismo, ai quali viene chiesto di raccontare nel giornale parrocchiale quanto vissuto durante il loro cammino formativo.

Strumenti principali del gemellaggio sono ad esempio i due giornali cartacei parrocchiali omonimi, nel quale trovano spazio cronaca della vita parrocchiale, articoli di formazione e spiritualità, pagine realizzate dai ragazzi e dai bambini. Si segnala in particolare che “Il Melograno” di Savona è stato registrato presso il Tribunale e dispone quindi di un direttore responsabile. Esiste inoltre a Savona un inserto denominato “SOS” realizzato dai giovani.

Frutti sul territorio

Primo frutto sui rispettivi territori è la condivisione del progetto da parte delle due comunità parrocchiali, coinvolte in un percorso di crescita umana e fondata sui valori cristiani. Importante poi il collegamento con le diocesi.

Nello specifico, diversi sono stati gli incontri pubblici realizzati negli anni: convegni, incontri di preghiera, scambio di testimonianze con altri gruppi giovanili presenti sul territorio. A titolo di esempio, facciamo cenno all’incontro realizzato nel mese di gennaio del 2014 a Savona con un gruppo giovanile che ha vissuto un campo estivo presso un bene confiscato alla mafia; la presenza dei ragazzi siciliani ha permesso un importante scambio di testimonianze, che ha facilitato non poco il consolidamento del gemellaggio e ha sottolineato la costante attenzione delle due redazioni alla formazione su temi civili quale ad esempio l’impegno per la legalità.

Altro evento di rilievo è stata, nel mese di aprile del 2013, la visita nel quartiere di Brancaccio a Palermo e l’incontro con il parroco don Maurizio Francoforte, il quale ha presentato ai giovani la storia del beato don Pino Puglisi e ha guidato una visita ai luoghi da lui frequentati, a partire dal “Centro Padre Nostro”.  

Riflessioni conclusive e prospettive

Gli incontri mensili di redazione rivolti ai bambini, in particolare a Savona, hanno lo scopo anche di far maturare la consapevolezza dell’importanza dell’amicizia con i giovani di Cinisi. La testimonianza offerta dai ragazzi che nel corso del tempo hanno vissuto l’esperienza del gemellaggio rappresenta per i bambini un punto di riferimento, nella prospettiva di invitarli a realizzare il viaggio appena possibile.

Dal punto di vista diocesano, l’esperienza realizzata può essere stimolo ad esempio nell’ambito della pastorale delle Comunicazioni sociali e di quella giovanile, al fine di incentivare nei gruppi la prospettiva del racconto della vita cristiana sul territorio.

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