esperienze

Spoleto - Norcia

Ritornare alla Parola

Dalla parola ascoltata alla parola vissuta e testimoniata

La Chiesa diocesana di Spoleto-Norcia ha avvertito il bisogno di interrogarsi su come favorire  l’incontro con Cristo, per giungere ad una sempre più piena conoscenza di Lui. La riflessione è stata portata avanti in maniera allargata e non soltanto in seno al Consiglio presbiterale. In occasione dell’Assemblea diocesana, infatti, sono stati coinvolti tutti i fedeli laici che hanno dato un contributo  significativo, valutando il confronto con la Parola un momento imprescindibile della vita del credente e individuando nella lectio divina una forma efficace di avvicinamento ad essa. Nella Lettera Pastorale “Vogliamo vedere Gesù”, venivano già  evidenziati la necessità e l’invito «a  tornare alle fonti, alimentandosi alla Parola di Dio». Si è trovato inoltre conforto nelle  parole di Papa Francesco ad Assisi (ottobre 2013): «È la Parola di Dio che suscita la fede, la nutre, la rigenera. E’ la Parola di Dio che tocca i cuori, li converte a Dio e alla sua logica che è così diversa dalla nostra; è la Parola di Dio che rinnova continuamente le nostre comunità».

Toccati da queste riflessioni, a conclusione dell’Assemblea diocesana, veniva confermata l’importanza e la necessità dell’esercizio della lettura orante della Parola. Già in diverse parrocchie  è stata fatta l’esperienza  di raccogliersi attorno ad essa per  ascoltare ciò che dice. Bisogna ritornare alla Parola per ascoltare, ricevere e cercare insieme, nella stessa comunità di salvezza.

Campo di intervento

L’obiettivo  è quello di offrire a tutti la possibilità di avvicinamento alla lectio divina come strumento di conoscenza, di crescita spirituale, di trasmissione della fede.

Soggetti coinvolti

I sacerdoti, nei tempi forti, si incontrano a livello vicariale; in diverse parrocchie la lectio divina, rivolta a tutti, è ormai prassi consolidata; in altre è attuata nei tempi forti; presso il Centro giovanile, a cadenza quindicinale, partecipano i giovani;  un gruppo di coppie di sposi si incontra a cadenza quindicinale.

L’Archidiocesi propone inoltre una guida online, semplice ed immediata, per accostare ed approfondire personalmente la parola di Dio del giorno ed alimentare la riflessione e la preghiera.

Frutti sul territorio

La lectio divina aiuta a crescere non soltanto nella conoscenza del testo sacro ma anche nella comunione, nel sentirsi Chiesa. Il senso ecclesiale si fa più forte poiché il confronto con la Parola spinge all’impegno, un impegno più maturo ed efficace.  Si diceva inoltre che coppie di sposi vivono il momento della lectio, ed è nella e dalla Parola infatti che la famiglia  scopre la sua identità, la sua vocazione e la sua finalità. Accostarsi alla Parola aiuta gli sposi cristiani a realizzare, costruire, vivere, testimoniare la bellezza, la ricchezza e la dignità della chiamata  cui hanno risposto celebrando il sacramento del matrimonio. L’invito alle famiglie allora è quello di vivere il Vangelo affinché l’esperienza cristiana si faccia dono per la comunità e per tutte quelle famiglie che hanno bisogno di udire, di vedere, di toccare con mano che la Parola di Gesù, accolta e realizzata, conduce ad una vita buona e bella.

Da questo cammino di preghiera e di ascolto e da altre attività programmate dall’Ufficio di Pastorale della famiglia, è scaturita una bella iniziativa: la “Festa della Famiglia”. Ormai da due anni viene vissuta come momento di socializzazione, di catechesi, di festa e di celebrazione, e come occasione privilegiata per far risuonare la bellezza ed il ruolo imprescindibile della famiglia. È una giornata per dare visibilità alla famiglia, nella consapevolezza che mettendola al centro della vita culturale, sociale e politica si pone un fondamento solido per il bene e la crescita di tutti. Uno degli aspetti più significativi nell’organizzazione della Festa è il coinvolgimento di tutti i settori della Pastorale, di Associazioni e Movimenti, delle Istituzioni, dei Servizi sociali e della cittadinanza. Fra gli obiettivi vi è quello di vivere le dimensioni dell’accoglienza, della festa e della missione attraverso momenti formativi, laboratori, pranzo insieme, giochi e spettacolo per bambini, tempo di ascolto e riflessione per ragazzi e giovani e infine la Celebrazione della Messa con l’affidamento delle famiglie della diocesi alla Vergine Maria.  La Festa della Famiglia è posta a conclusione dell’anno pastorale che inizia con l’Assemblea diocesana. È pertanto sintesi e coronamento di un anno di cammino e un modo per coinvolgere e mettere in rete un numero sempre  crescente di famiglie.

Allo stesso modo i giovani, con l’ascolto della Parola e attraverso altre iniziative inserite nel contesto di una formazione permanente offerta dal Servizio di Pastorale giovanile e vocazionale, sono aiutati a dare senso e significato al tempo e all’esistenza e divengono sempre più parte attiva nella nostra Chiesa. Le relazioni umane rese più vere da una maggiore conoscenza di Cristo si rafforzano grazie a momenti informali e ad esperienze più strutturate, come la “Vacanza estiva” con l’Arcivescovo. Si tratta di un  tempo privilegiato per vivere tempi di deserto, di ascolto profondo della Parola di Dio e per crescere nelle dimensioni dell’amicizia, della fraternità e della comunione. Fortemente motivati, si impegnano per il rinnovamento della catechesi (metodo dell’ACR) rivolta ai ragazzi dai sei ai quattordici anni; organizzano e animano iniziative di aggregazione e di festa come il “Party-con-me” ove è previsto uno spazio significativo per l’ascolto della Parola e per la  preghiera. Obiettivo dell’iniziativa è quello di avviare o rafforzare il cammino post-cresima con l’intento di crescere alla scuola di Gesù, “stando dalla sua parte”, perché è Lui che dona gioia alla vita, la gioia vera che è bello condividere.

Eventuali difficoltà e criticità

Fin quando non si comprende pienamente l’importanza di accogliere e fare spazio alla Parola, vi è la difficoltà nell’essere costanti all’incontro con essa.

Eventuali proposte per superare il nodo problematico

L’atteggiamento da tenere è quello di chi persevera e l’impegno, quindi, è aiutare le persone a maturare la consapevolezza che la Parola è il fondamento irrinunciabile, prima di tutto per coloro che svolgono un ruolo attivo nella Chiesa. Per questo, la lectio divina è il primo momento ed il centro di ogni appuntamento importante: convocazione del Consiglio pastorale diocesano, dei Consigli parrocchiali…

Riflessioni conclusive e prospettive

Tutto ciò che è stato descritto è l’esempio di una pastorale integrata e la prospettiva è quella di proseguire su questa strada con sempre maggiore impegno per vivere una esperienza di Chiesa bella e gioiosa.

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