esperienze

Testimoni del risorto

Evangelizzazione da persona a persona

Testimoni del risorto

Per il non credente onesto, Cristo è l’imprescindibile della storia. Per il credente, oltre a questo, è anche l’indispensabile alla vita. Essere discepoli di Cristo autenticamente, perciò, è dare testimonianza di umanesimo, come dichiara la Gaudium et Spes: “Chiunque segue Cristo, l’uomo perfetto, diventa anche lui più uomo”.

Riflettere oggi su umanesimo, emergenza educativa e libertà, per la Chiesa significa accompagnare ciascuno (come singolo o inserito in una comunità) a trovare la strada della propria vocazione, ad esercitare la propria libertà, nella relazione con gli altri ma senza perdere identità e unicità proprie.

Oggi percepiamo sempre più una società impotente a decidere sul proprio cammino, una società esposta alla rapacità di forze che non controlla, in cui la politica non riesce ad indicare linee di tendenza e progetti che vadano oltre la successiva tornata elettorale. Questa sfiducia, spesso, ricade anche sulla Chiesa, vista da molti solo come un’organizzazione terrena e, dunque, attraversata dai medesimi processi degenerativi della società “laica”. In questa “globalizzazione negativa”, mentre aumenta il senso di insicurezza e di impotenza, si affievoliscono i legami umani, si inaridisce la solidarietà, ed il messaggio evangelico appare come astratto, lontano, forse consolatorio, ma realizzabile solo in un “altrove” utopico.

Nel mondo globalizzato in cui viviamo aumentano sì le opportunità di incontro, di scambio e di crescita, ma anche quelle di isolamento, di sfruttamento e di povertà. Alle situazioni tipiche di sofferenza, si aggiungono le nuove povertà, iniquità, diseguaglianze, distruzione del creato.

Tutto questo rende più drammatica quella che è stata definita l’“emergenza educativa” e rende urgente intervenire coniugando evangelizzazione ed educazione, perché la prima non sia solo una formale partecipazione alla vita della Chiesa nel momento dei primi sacramenti; occorre, perciò, considerare i rischi di una educazione che non si apra all’esplicita evangelizzazione.

Narrazione di un’esperienza positiva

Più che un’esperienza particolare, si vuole segnalare un CRITERIO adottato nell’esperienza del Movimento TR.

Si parte da un’evangelizzazione “da persona a persona”, come scrive lo stesso Papa Francesco nella Evangelii Gaudium , per arrivare alla costituzione di un Gruppo -Comunità secondo un progetto messo a disposizione di tutti i gruppi locali (Cenacoli TR).

Dall’ EVANGELII GAUDIUM – Lettera Enciclica di Papa Francesco

“……. c’è una forma di predicazione che compete a tutti noi come impegno quotidiano. Si tratta di portare il Vangelo alle persone con cui ciascuno ha a che fare, tanto ai più vicini quanto agli sconosciuti. È la predicazione informale che si può realizzare durante una conversazione ed è anche quella che attua un missionario quando visita una casa. Essere discepolo significa avere la disposizione permanente di portare agli altri l’amore di Gesù e questo avviene spontaneamente in qualsiasi luogo, nella via, nella piazza, al lavoro, in una strada”. (E. G. n.127).

“In questa predicazione …….. il primo momento consiste in un dialogo personale, in cui l’altra persona si esprime e condivide le sue gioie, le sue speranze, le preoccupazioni per i suoi cari e tante cose che riempiono il suo cuore. Solo dopo tale conversazione è possibile presentare la Parola …”. (E.G., n.128).

PROGETTO FORMATIVO DEL MOVIMENTO “TESTIMONI DEL RISORTO”

“Il PROGETTO COMUNITARIO è un mezzo decisivo nella costruzione della comunità cristiana, in quanto esprime la globalità della vita della comunità nelle quattro grandi AREE DELLA MATURAZIONE NELLA FEDE ADULTA, presenti nell’esperienza della Chiesa: Koinonia (Comunione e fraternità), Martyria (Annuncio e testimonianza), Diakonia (Servizio e Impegno), Liturgia (Celebrazione della fede) …………………. Il Progetto Comunitario è molto più che mettere in comune i progetti personali, …….. esso esprime l’identità della comunità ed i propri obiettivi, sorti dalla fede comune.” (Prof. Don Luis Roson Galache – Decano facoltà di Filosofia Università Pontificia Salesiana – Guida Spirituale del Movimento “Testimoni del Risorto”).ì

Nodi problematici

Alcuni nodi problematici, tutti espressione del mondo globalizzato: la già citata “emergenza educativa”, i migranti, le donne.

  • La prima ha come obiettivo l’urgenza di educare ad un modo alternativo di vivere ed operare in riferimento all’oggi. Un nuovo modo di vivere, che vuol dire articolare gli interventi su tre ambiti particolari: quello della solidarietà, della gratuità e della legalità che, da eccezioni, come ancor oggi sono anche nella Chiesa, diventino regola. Un nuovo modo di operare che vuol significare: operare in rete, operare per la formazione di una coscienza cristiana (cfr. intervento del Papa al mondo della scuola), operare per la formazione all’amore (di singoli, famiglie, associazioni).
  • L’immigrato clandestino è la figura in cui si incontrano e si unificano le paure; l’immigrato che frequenta le Caritas ma non le Chiese, i cui figli vediamo nelle scuole ma non negli oratori.
  • La donna, al vertice dell’economia e della politica in qualche caso, ma ancora, anche nella società italiana, soggette a sfruttamento, considerate nella Chiesa in funzione ancillare.

Vie attivate per il superamento delle difficoltà

Sulle vie attivate per il superamento delle difficoltà, in parte già segnalate sopra, il Movimento ha riflettuto nella sua assemblea generale di aprile 2014.

Dalle conclusioni dei vari gruppi di lavoro emergono alcune proposte condivise:

* Incontriamoci sull’uomo” e cresciamo nella capacità di far capire che i valori cristiani costituiscono un valore aggiunto se presentati in maniera adatta all’oggi.

* Giornate dedicate a temi inerenti la famiglia per una maggiore consapevolezza delle spinte della società e una migliore conoscenza del pensiero della Chiesa – corso di formazione per famiglie.

* Educare a vivere il lavoro come vocazione.

Bisogno di informazione e formazione sui temi centrali del nostro tempo, perché conoscere è indispensabile per agire con consapevolezza e concretezza.

* Formazione da realizzare con i giovani, su temi scelti soprattutto da loro.

*Impegno nell’associazionismo laico, per fare rete e far sì che le istanze della società acquistino più forza e possano realizzarsi, anche nel confronto costruttivo con le istituzioni.

* Incontri nazionali finalizzati all’informazione/formazione sull’ambiente nei due aspetti dell’ecologia ambientale e dell’ecologia umana.

* Incontri formativi sulla difesa della vita: aborto chirurgico e farmacologico, fecondazione artificiale, utero in affitto, eutanasia e fine vita, contraccezione (Evangelium Vitae – GPII – marzo 1995).

* VIA LUCIS: essere diffusori creativi di questa forma di preghiera che è il condensato della spiritualità pasquale. Questo tipo di celebrazione, voluta da Don Sabino Palumbieri SdB, fondatore del TR, è stata inserita dal 2000 tra le forme di preghiera suggerite dalla Chiesa (insieme alla Via Crucis ed al Rosario) ed in 14 quadri ripercorre il cammino dalla risurrezione di Gesù alla Pentecoste.

* Collaborare nelle iniziative di volontariato attuate a livello locale sul territorio come singoli o come Cenacolo

*TR “ in uscita” : essere collaborativi nella Chiesa locale con coraggio evangelico, proponendosi per un servizio concreto di apostolato, vissuto da veri testimoni di gioia, di coraggio, di comunione, in missionarietà condivisa …

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